Quattro studenti universitari insieme nella stessa casa, ognuno con la sua storia, in cerca della propria identità. E’ questa la trama di “Confusi”, la nuova serie in dieci puntate disponibile su Raiplay dal 23 dicembre, per la regia di Piergiorgio Camilli.
Gen Z dove il pubblico di riferimento si può ritrovare grazie a un linguaggio veloce, smart e contaminato da social network. “L’idea di raccontare la vita di quattro ventenni, che si ritrovano a vivere insieme e si misurano con la vita senza più l’intermediazione dei genitori, è nata dal desiderio di rappresentare con leggerezza il momento in cui si inizia a diventare ‘grandi’ e anche se ci si sente talvolta un po’ ‘confusi’ è un momento di crescita unico e bellissimo, anche per dare voce ai propri desideri, alle proprie idee, alle proprie paure” sottolinea Elena Capparelli, direttore di RaiPlay.
Prodotta da Blu Yazmine e accompagnata dalle musiche e dalla sigla di Alfa, tra i più giovani e promettenti cantautori prodotti dalla sorprendente scuola genovese, la serie racconta i ventenni di oggi con un taglio ironico ma con sguardo lucido, descrivendo una Generazione Z allergica alle definizioni e alle etichette. Sono aperti, curiosi, inclusivi, fluidi, liberi, ma anche incerti su chi sono e cosa diventeranno. Cercano la loro strada e si confrontano con le prove della vita con “orgogliosa” confusione. “Per Blu Yazmine la realizzazione di questo programma è stata una sfida bellissima e anche una grande opportunità – dichiara Ilaria Dallatana, Ceo di Blu Yazmine -. La ricerca di un mix di linguaggi diversi tra loro per raccontare una generazione così interessante e con tanto da dire di sé è stata, nella sua complessità, molto divertente e stimolante. Abbiamo trovato quattro giovani talenti che, siamo sicuri, il pubblico amerà come li abbiamo subito amati noi”.
“Confusi” racconta le storie di Nicole, Maria Grazia, Stefania e Ludovico che si trovano per caso a condividere la stessa abitazione a Milano, all’inizio del primo anno di università. Hanno vite diverse alle spalle, individualità differenti, sogni e bisogni distanti, ma sono tutti ugualmente confusi. La storia è un affresco, quindi, della