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Home » Spettacolo » Il Dono, il nuovo corto Disney per Natale dedicato ai legami tra fratelli e alla famiglia allargata

Il Dono, il nuovo corto Disney per Natale dedicato ai legami tra fratelli e alla famiglia allargata

Una favola silenziosa a sostegno dell'associazione Make-A-Wish che si occupa di realizzare sogni e desideri di bambini malati

Barbara Berti
4 Novembre 2022
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)

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Un toccante tributo ai legami tra fratelli e alla famiglia allargata per il Natale della Disney. Dopo il corto “Reflect“, da qualche giorno, su tutte le piattaforme social della nota casa di produzione di Topolino, è disponibile “Il Dono”, un cortometraggio (tre minuti circa) che sostiene ancora una volta l’associazione Make-A-Wish – che si occupa di realizzare sogni e desideri di bambini malati – e che è legato ai due precedenti, del 2020 e 2021, “Lola” e “The Stepdad” che raccontano i cambiamenti nella vita di una famiglia durante le festività. La trilogia intitolata “Dalla mia famiglia alla tua” ha già raggiunto oltre 190 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto “Il Dono” (Instagram)

“Il Dono” è una favola silenziosa e quotidiana, che riesce a commuovere senza proferire una sola parola. La protagonista è Ella, la piccola di casa in una famiglia allargata che nei giorni di Natale si sente un po’ trascurata dalla mamma, di nuovo incinta. Il fratello più grande Max, la aiuta a uscire da quel momento un po’ difficile (anche grazie anche all’aiuto del peluche di Topolino che si illumina al buio) e alla fine il nuovo arrivato in casa riporta l’armonia.

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto “Il Dono” (Instagram)

I dialoghi nella storia sono assenti per consentire alla musica di guidare le emozioni. Nella versione italiana di quest’anno il brano “Tutto e ancor di più” che fa da colonna sonora al cortometraggio è interpretato dall’attrice Diana Del Bufalo (già voce di Isabela Madrigal in “Encanto” del 2020). “Io canto da tutta la vita, ma la mia voce pulita e chiara non andava bene per dei dischi e sono grata a Disney per avermi dato l’opportunità di esprimerla in modo così adatto in questo cortometraggio così dolce” è il commento dell’attrice italiana.

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto “Il Dono” (Instagram)

“Il Dono”, inoltre, rappresenta anche una vera e propria caccia al tesoro, dal momento che al suo interno sono presenti non meno di nove ‘easter-egg’, rimandi e citazioni ad altre pellicole del grande impero Disney, dai film d’animazione fino al Marvel Cinematic Universe. Tra i vari ‘easter-egg’ spicca il dolcissimo disegno ispirato a “Frozen” sulla maglia del cane Sanka durante la scena del pattinaggio sul ghiaccio, realizzato da una dolcissima ragazzina di 12 anni, Sienna dal Regno Unito, che sogna di diventare una fashion designer.

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto “Il Dono” (Instagram)

La trilogia “Dalla mia famiglia alla tua”

“Lola”, il primo cortometraggio di Natale realizzato da Disney, è stato presentato nel 2020. In questo primo capitolo i fan hanno incontrato per la prima volta Nicole e sua nonna Lola, scoprendo la profondità del loro legame, rafforzato anche dalle tradizioni natalizie tramandate di generazione in generazione.

“Un Nuovo Papà” il secondo capitolo del Natale 2021, seguiva Nicole, ormai cresciuta e diventata mamma, e i suoi bambini Max ed Ella mentre davano il benvenuto in famiglia al nuovo marito di Nicole e padre acquisito dei bambini. Al centro della narrazione, uno speciale libro di favole per celebrare la magia che si crea quando si trascorre del tempo insieme.

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto “Il Dono” (Instagram)

Nelle storie, “c’è sempre il filo conduttore di Topolino, capace di unire le generazioni (attraverso un peluche che passa tra grandi e piccoli) e che si fa portavoce del Natale, rievocando anche la felicità che abbiamo provato in tanti in famiglia riunirci e vedere a Natale un film Disney” spiega Jay Visconti, General Manager Consumer Products, Games and Publishing Italy e Vice President Emea Retail Channel Strategy della Disney. Anche quest’anno c’è un racconto globale. “Il nostro obiettivo è rappresentare una famiglia in grado di conquistare il pubblico di tutto il mondo. Siamo grati a tutti per il supporto ricevuto per questa campagna natalizia e speriamo davvero che i fan e le famiglie apprezzino anche quest’ultimo, toccante capitolo della trilogia” sono le parole di Sarah Fox, vicepresidente del reparto marketing e comunicazione Disney.

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto “Il Dono” (Instagram)

L’impegno sociale di Disney

Con “Il Dono” prosegue anche la collaborazione della Disney con l’organizzazione Make-A-Wish. “Dal 1980, abbiamo realizzato con loro più di 145mila fra momenti speciali e desideri di bambini affetti da gravi malattie. Con i primi due corti dal 2020, abbiamo raccolto per loro oltre 4 milioni di dollari con donazioni e prodotti a tema. Il nostro obiettivo è continuare a donare ancora tanti momenti speciali ai bambini alle prese con il delicato processo di guarigione” fanno sapere dalla Disney che invita i fan di tutto il mondo a dare il proprio supporto a Make-A-Wish.

Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto “Il Dono” (Instagram)

L’associazione è presente anche in Italia: la Onlus è nata nel 2004 a Genova, fondata da Fabio e Sune Frontani, in ricordo della loro Carlotta, scomparsa quando aveva solo dieci anni, a causa di una grave malattia. “Noi desideriamo onorare la sua memoria facendo quello che lei voleva fare: portare un momento di felicità e di speranza ai bambini che soffrono. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di impegnarci e di portare la meravigliosa missione di Make-A-Wish anche in Italia. Siamo sicuri che la nostra Carlotta è contenta di quello che stiamo facendo e sentiamo che è lei a guidarci dall’alto con il suo indimenticabile sorriso” spiegano i fondatori.

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Instagram

  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

#lucenews #isaacortman #minnesota #boyscout
Un toccante tributo ai legami tra fratelli e alla famiglia allargata per il Natale della Disney. Dopo il corto "Reflect", da qualche giorno, su tutte le piattaforme social della nota casa di produzione di Topolino, è disponibile “Il Dono”, un cortometraggio (tre minuti circa) che sostiene ancora una volta l'associazione Make-A-Wish - che si occupa di realizzare sogni e desideri di bambini malati - e che è legato ai due precedenti, del 2020 e 2021, “Lola” e “The Stepdad” che raccontano i cambiamenti nella vita di una famiglia durante le festività. La trilogia intitolata “Dalla mia famiglia alla tua” ha già raggiunto oltre 190 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
“Il Dono” è una favola silenziosa e quotidiana, che riesce a commuovere senza proferire una sola parola. La protagonista è Ella, la piccola di casa in una famiglia allargata che nei giorni di Natale si sente un po' trascurata dalla mamma, di nuovo incinta. Il fratello più grande Max, la aiuta a uscire da quel momento un po’ difficile (anche grazie anche all’aiuto del peluche di Topolino che si illumina al buio) e alla fine il nuovo arrivato in casa riporta l’armonia.
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
I dialoghi nella storia sono assenti per consentire alla musica di guidare le emozioni. Nella versione italiana di quest’anno il brano “Tutto e ancor di più” che fa da colonna sonora al cortometraggio è interpretato dall’attrice Diana Del Bufalo (già voce di Isabela Madrigal in “Encanto” del 2020). “Io canto da tutta la vita, ma la mia voce pulita e chiara non andava bene per dei dischi e sono grata a Disney per avermi dato l’opportunità di esprimerla in modo così adatto in questo cortometraggio così dolce” è il commento dell’attrice italiana.
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
“Il Dono”, inoltre, rappresenta anche una vera e propria caccia al tesoro, dal momento che al suo interno sono presenti non meno di nove ‘easter-egg’, rimandi e citazioni ad altre pellicole del grande impero Disney, dai film d'animazione fino al Marvel Cinematic Universe. Tra i vari ‘easter-egg’ spicca il dolcissimo disegno ispirato a "Frozen" sulla maglia del cane Sanka durante la scena del pattinaggio sul ghiaccio, realizzato da una dolcissima ragazzina di 12 anni, Sienna dal Regno Unito, che sogna di diventare una fashion designer.
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)

La trilogia “Dalla mia famiglia alla tua”

“Lola”, il primo cortometraggio di Natale realizzato da Disney, è stato presentato nel 2020. In questo primo capitolo i fan hanno incontrato per la prima volta Nicole e sua nonna Lola, scoprendo la profondità del loro legame, rafforzato anche dalle tradizioni natalizie tramandate di generazione in generazione. “Un Nuovo Papà” il secondo capitolo del Natale 2021, seguiva Nicole, ormai cresciuta e diventata mamma, e i suoi bambini Max ed Ella mentre davano il benvenuto in famiglia al nuovo marito di Nicole e padre acquisito dei bambini. Al centro della narrazione, uno speciale libro di favole per celebrare la magia che si crea quando si trascorre del tempo insieme.
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
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Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
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L'impegno sociale di Disney

Con “Il Dono” prosegue anche la collaborazione della Disney con l’organizzazione Make-A-Wish. “Dal 1980, abbiamo realizzato con loro più di 145mila fra momenti speciali e desideri di bambini affetti da gravi malattie. Con i primi due corti dal 2020, abbiamo raccolto per loro oltre 4 milioni di dollari con donazioni e prodotti a tema. Il nostro obiettivo è continuare a donare ancora tanti momenti speciali ai bambini alle prese con il delicato processo di guarigione” fanno sapere dalla Disney che invita i fan di tutto il mondo a dare il proprio supporto a Make-A-Wish.
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
Una scena del corto "Il Dono" (Instagram)
L’associazione è presente anche in Italia: la Onlus è nata nel 2004 a Genova, fondata da Fabio e Sune Frontani, in ricordo della loro Carlotta, scomparsa quando aveva solo dieci anni, a causa di una grave malattia. “Noi desideriamo onorare la sua memoria facendo quello che lei voleva fare: portare un momento di felicità e di speranza ai bambini che soffrono. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di impegnarci e di portare la meravigliosa missione di Make-A-Wish anche in Italia. Siamo sicuri che la nostra Carlotta è contenta di quello che stiamo facendo e sentiamo che è lei a guidarci dall’alto con il suo indimenticabile sorriso” spiegano i fondatori.
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