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Home » Spettacolo » Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania: “Sono molto orgogliosa”

Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania: “Sono molto orgogliosa”

La motivazione del presidente Begaj: per aver diffuso la fama dei concittadini a livello internazionale con la sua musica

Barbara Berti
28 Novembre 2022
Il sindaco di Tirana Erion Veliaj e la pop star Dua Lipa (Instagram)

Il sindaco di Tirana Erion Veliaj e la pop star Dua Lipa (Instagram)

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Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania. Il presidente dell’Albania Bajram Begaj ha concesso la cittadinanza alla pop star britannica di origine albanese Dua Lipa per quello che ha definito “il ruolo dell’artista nel diffondere la fama degli albanesi a livello internazionale attraverso la sua musica”. Begaj ha sottolineato che a Lipa è stata concessa la cittadinanza in vista del 110esimo anniversario dell’indipendenza dell’Albania dall’impero ottomano (28 novembre).

Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania (Instagram)
Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania (Instagram)

“Sarò anch’io un albanese con i documenti” sono le parole di Lipa prima di pronunciare il giuramento di cittadinanza al municipio di Tirana, mentre subito dopo – via social – ha condiviso la sua gioia. “Grazie presidente Bajram Begaj e grazie sindaco Erion Veliaj per questo onore. Ho ottenuto la mia cittadinanza albanese! Grazie, mi sento molto orgogliosa” scrive sul suo profilo Instagram la cantante postando una serie di scatti della cerimonia a cui ha partecipato con un look elegante e glamour, indossando un completo che ha mixato i trend più gettonati di stagione. L’artista si è quindi fatta scattare una fototessera, prendere le impronte digitali e ha firmato un modulo di richiesta di carta d’identità e passaporto. “Felice che oggi, alla cerimonia di giuramento della cittadinanza albanese ho avuto il piacere di conoscere una ragazza come te, nobile, talentuosa e orgogliosa delle sue radici” sono, invece, le parole del sindaco che proprio nella giornata del 28 novembre è impegnato con i festeggiamenti per l’anniversario dell’indipendenza e tra questi ci sarà anche una performance dell’artista.

 

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Un post condiviso da Erion Veliaj (@erionveliaj)

Dua Lipa (27 anni) è nata a Londra da genitori albanesi immigrati dal Kosovo Anesa e Dukagjin Lipa. Ha iniziato a cantare a cinque anni ed è stata musicalmente influenzata da suo padre, ex cantante e chitarrista di un gruppo rock. La cantante ha cominciato a farsi notare su YouTube quando aveva 14 anni, prima con cover poi con inediti Il suo album di debutto, “Dua Lipa”, pubblicato nel 2017 contiene singoli di successo come “New Rules” e “IDGAF” . Da lì non si è più fermata. “Future Nostalgia”, suo secondo lavoro uscito a fine marzo 2020, dopo una sola settimana raggiunse la prima posizione della classifica britannica degli album, trainato dai singoli “Don’t Start Now”, “Physical”, “Break My Heart” e “Levitating”. Nel corso della sua carriera si è aggiudicata diversi riconoscimenti musicali, tra i più importanti dei quali figurano tre Grammy (nel 2019 come Miglior nuovo artista) e sei BRIT Award.

La felicità di Dua Lipa nel diventare cittadina onoraria dell'Albania (Instagram)
La felicità di Dua Lipa nel diventare cittadina onoraria dell’Albania (Instagram)

Le sue radici albanesi

Dua Lipa ha sempre menzionato le proprie origini di albanese kosovara come parte integrante della propria cultura. Nel 2016 insieme al padre ha fondato la “Sunny Hill Foundation”, associazione di beneficenza in sostegno dei cittadini del Kosovo che nelle sue intenzioni è destinata a fornire ai giovani artisti senza possibilità economiche un luogo dove esercitarsi (sale prove, palestre di danza). Collateralmente figura anche il “Sunny Hill Festival”, manifestazione canora che si tiene dal 2018 a Pristina, dal cui sindaco ha ricevuto le chiavi della città in segno di riconoscimento per i servizi resi.

Dua Lipa (Instagram)
Dua Lipa (Instagram)

Tante le iniziative, poi, portate avanti con altri artisti sempre per la sua terra d’origine. Per esempio, nel novembre 2019, dopo il sisma in Albania, Dua Lipa e altre celebrità del mondo musicale come Rita Ora e Bebe Rexha, con cui condivide le origini, rivolsero un appello ai fan affinché inviassero donazioni in soccorso dei terremotati rimasti senza sostegno logistico. La cantante fa anche parte del gruppo di artisti che nel 2018 si esibirono a Roma a un evento dell’ambasciata albanese in Italia dedicato alla memoria di Scanderbeg, considerato l’eroe nazionale dell’Albania.

Nel luglio 2020, con un tweet, ha espresso il desiderio che Macedonia, Montenegro, Serbia, Kosovo e Grecia si unissero a fare parte di una Grande Albania, corredandolo con l’immagine di una mappa ritenuta rappresentare la diffusione geografica dell’etnia albanese nei Paesi balcanici. Il messaggio ha provocato immediate e accesissime polemiche visto il dibattuto e non ancora risolto status diplomatico di alcune tra le nazioni menzionate, tanto che una fazione filoserba sulla rete non esitò a bollare Dua Lipa con l’epiteto di “fascista” e propugnatrice dell’espansionismo albanese. La cantante, sempre tramite i social, ha spiegato di non aver mai avuto la minima intenzione di promuovere qualsivoglia rivendicazione territoriale, separatismo etnico od odio nazionalistico ma di incoraggiare chiunque a essere fiero delle proprie radici culturali.

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  • Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, ha vissuto in Ungheria, in Germania e negli Stati Uniti, prima di raggiungere Milano e lì restare. Il suo romanzo “La guerra di H”, un romanzo fortemente ispirato a fatti realmente accaduti.

L’autrice indaga in maniera del tutto nuova e appassionante un momento drammatico, decisivo della storia del nostro continente: la Seconda guerra mondiale. A raccontare l’ascesa e la disfatta del Nazismo è stavolta la voce di un bambino tedesco, che riporta con semplicità e veracità le molte sofferenze patite dal suo popolo durante il conflitto scatenato da Hitler, focalizzando l’attenzione del lettore sul drammatico paradigma che accomuna chiunque si trovi a vivere sulla propria pelle una guerra: la sofferenza. Pagine toccanti, le sue, tanto più intense perché impregnate di fatti reali, emozioni provate e sentite dai protagonisti e condivise da quanti, tuttora, si trovano coinvolti in un conflitto armato. La memoria collettiva è uno strumento potente per non commettere gli stessi errori. 

"Imparai poco alla volta – scrive il piccolo Heinrich Stein, protagonista del romanzo – che nel nostro strano Paese la verità aveva più volti con infinite sfumature”.

👉Perché una storia così e perché ora?
“Ho incontrato il protagonista di questa mia storia molto tempo fa, addirittura negli anni ’50, ossia in un’epoca che portava ancora gli strascichi della guerra. Diventammo amici, parlammo di Hitler e della miseria della Germania. Poco per volta, via via che ci incontravamo, lui aggiungeva ricordi, dettagli, confessioni. Per anni ho portato dentro di me la testimonianza di questa storia che si arricchiva sempre più di dettagli. Molte volte avrei voluto scriverla, magari a quattro mani con il mio amico, ma lui non se la sentiva. Io stessa esitavo ad affrontare questa storia che racconta una famiglia tedesca in forte sofferenza in una Germania ferita e umiliata. La gente ha etichettato tutto il popolo tedesco durante il nazismo come crudele per antonomasia. Non si pensa mai a quanto la gente comune abbia sofferto, alla fame e al freddo che anche il popolo tedesco ha patito”.

✍ Caterina Ceccuti

#lucenews #giornodellamemoria #27gennaio
  • È dalla sua camera con vista affacciata sull’Arno che Ornella Vanoni accetta di raccontare un po’ di sé ai lettori di Luce!, in attesa di esibirsi, sabato 28 gennaio sul palco della Tuscany Hall di Firenze, dov’è in programma una nuova tappa della nuova tournée Le Donne e la Musica. Un ritorno atteso per Ornella Vanoni, che in questo tour è accompagnata da un quintetto di sole donne.

Innanzitutto come sta, signora Vanoni?
“Stanca, sono partita due mesi dopo l’intervento al femore che mi sono rotto cadendo per una buca proprio davanti a casa mia. Ma l’incidente non mi ha impedito di intraprendere un progetto inaspettato che, sin da subito, mi è stato molto a cuore. Non ho perso la volontà di andare avanti. Anche se il tempo per prepararlo e provare è stato pochissimo. E poi sono molto dispiaciuta“.

Per cosa?
“La morte dell’orso Juan Carrito, travolto e ucciso da un’auto cercava bacche e miele: la mia carissima amica Dacia (Maraini, ndr) l’altro giorno ha scritto una cosa molto bella dedicata a lui. Dovrò scrollarmi di dosso la malinconia e ricaricarmi in vista del concerto“.

Con lei sul palco ci sarà una jazz band al femminile con Sade Mangiaracina al pianoforte, Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani. Perché questa scelta?
“Perché sono tutte bravissime, professioniste davvero eccezionali. Non è una decisione presa sulla spinta di tematiche legate al genere o alle quote rosa, ma nata grazie a Paolo Fresu, amico e trombettista fantastico del quale sono innamorata da sempre. Tempo fa, durante una chiacchierata, Paolo mi raccontò che al festival jazz di Berchidda erano andate in scena tante musiciste bravissime. E allora ho pensato: ’Se sono così brave perché non fare un gruppo di donne? Certo, non l’ha fatto mai nessuno. Bene, ora lo faccio io“.

Il fatto che siano tutte donne è un valore aggiunto?
“In realtà per me conta il talento, ma sono felice della scelta: è bellissimo sentire suonare queste artiste, vederle sul palco intorno a me mi emoziona“.

L
  • Devanshi Sanghvi è una bambina di otto anni che sarebbe potuta crescere e studiare per gestire l’attività di diamanti multimilionaria appartenente alla sua facoltosissima famiglia, con un patrimonio stimato di 60 milioni di dollari.

Ma la piccola ha scelto di farsi suora, vivendo così una vita spartana, vestita con sari bianchi, a piedi nudi e andando di porta in porta a chiedere l’elemosina. Si è unita ai “diksha” alla presenza di anziani monaci giainisti. La bimba è arrivata alla cerimonia ingioiellata e vestita di sete pregiate. Sulla sua testa poggiava una corona tempestata di diamanti. Dopo la cerimonia, a cui hanno partecipato migliaia di persone, è rimasta in piedi con altre suore, vestita con un sari bianco che le copriva anche la testa rasata. Nelle fotografie, la si vede con in mano una scopa che ora dovrà usare per spazzare via gli insetti dal suo cammino per evitare di calpestarli accidentalmente.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #india #DevanshiSanghvi
  • Settanta giorni trascorsi in un mondo completamente bianco, la capitana dell’esercito britannico Harpreet Chandi, che già lo scorso anno si era distinta per un’impresa tra i ghiacci, è una fisioterapista che lavora in un’unità di riabilitazione regionale nel Buckinghamshire, fornendo supporto a soldati e ufficiali feriti. 

Ha dimostrato che i record sono fatti per essere battuti e, soprattutto, i limiti personali superabili grazie alla forza di volontà e alla preparazione. E ora è diventata una vera leggenda vivente, battendo il record del mondo femminile per la più lunga spedizione polare – sola e senza assistenza – della storia.

Il 9 gennaio scorso, 57esimo giorno del viaggio che era cominciato lo scorso 14 novembre, la 34enne inglese ha raggiunto il centro del Polo Sud dopo aver percorso circa 1100 chilometri. Quando è arrivata a destinazione nel bel mezzo della calotta polare era felice, pura e semplice gioia di aver raggiunto l’agognato traguardo: “Il Polo Sud è davvero un posto incredibile dove stare. Non mi sono fermata molto a lungo perché ho ancora un lungo viaggio da fare. È stato davvero difficile arrivare qui, sciando tra le 13 e le 15 ore al giorno con una media di 5 ore di sonno”.

Di Irene Carlotta Cicora ✍

#lucenews #lucelanazione #polosud #HarpreetChandi #polarpreet
Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania. Il presidente dell'Albania Bajram Begaj ha concesso la cittadinanza alla pop star britannica di origine albanese Dua Lipa per quello che ha definito “il ruolo dell'artista nel diffondere la fama degli albanesi a livello internazionale attraverso la sua musica”. Begaj ha sottolineato che a Lipa è stata concessa la cittadinanza in vista del 110esimo anniversario dell'indipendenza dell'Albania dall'impero ottomano (28 novembre).
Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania (Instagram)
Dua Lipa è cittadina onoraria dell’Albania (Instagram)
“Sarò anch'io un albanese con i documenti” sono le parole di Lipa prima di pronunciare il giuramento di cittadinanza al municipio di Tirana, mentre subito dopo – via social – ha condiviso la sua gioia. “Grazie presidente Bajram Begaj e grazie sindaco Erion Veliaj per questo onore. Ho ottenuto la mia cittadinanza albanese! Grazie, mi sento molto orgogliosa” scrive sul suo profilo Instagram la cantante postando una serie di scatti della cerimonia a cui ha partecipato con un look elegante e glamour, indossando un completo che ha mixato i trend più gettonati di stagione. L'artista si è quindi fatta scattare una fototessera, prendere le impronte digitali e ha firmato un modulo di richiesta di carta d'identità e passaporto. “Felice che oggi, alla cerimonia di giuramento della cittadinanza albanese ho avuto il piacere di conoscere una ragazza come te, nobile, talentuosa e orgogliosa delle sue radici” sono, invece, le parole del sindaco che proprio nella giornata del 28 novembre è impegnato con i festeggiamenti per l’anniversario dell’indipendenza e tra questi ci sarà anche una performance dell’artista.
 
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Dua Lipa (27 anni) è nata a Londra da genitori albanesi immigrati dal Kosovo Anesa e Dukagjin Lipa. Ha iniziato a cantare a cinque anni ed è stata musicalmente influenzata da suo padre, ex cantante e chitarrista di un gruppo rock. La cantante ha cominciato a farsi notare su YouTube quando aveva 14 anni, prima con cover poi con inediti Il suo album di debutto, “Dua Lipa”, pubblicato nel 2017 contiene singoli di successo come “New Rules” e “IDGAF” . Da lì non si è più fermata. “Future Nostalgia”, suo secondo lavoro uscito a fine marzo 2020, dopo una sola settimana raggiunse la prima posizione della classifica britannica degli album, trainato dai singoli “Don't Start Now”, “Physical”, “Break My Heart” e “Levitating”. Nel corso della sua carriera si è aggiudicata diversi riconoscimenti musicali, tra i più importanti dei quali figurano tre Grammy (nel 2019 come Miglior nuovo artista) e sei BRIT Award.
La felicità di Dua Lipa nel diventare cittadina onoraria dell'Albania (Instagram)
La felicità di Dua Lipa nel diventare cittadina onoraria dell'Albania (Instagram)

Le sue radici albanesi

Dua Lipa ha sempre menzionato le proprie origini di albanese kosovara come parte integrante della propria cultura. Nel 2016 insieme al padre ha fondato la “Sunny Hill Foundation”, associazione di beneficenza in sostegno dei cittadini del Kosovo che nelle sue intenzioni è destinata a fornire ai giovani artisti senza possibilità economiche un luogo dove esercitarsi (sale prove, palestre di danza). Collateralmente figura anche il “Sunny Hill Festival”, manifestazione canora che si tiene dal 2018 a Pristina, dal cui sindaco ha ricevuto le chiavi della città in segno di riconoscimento per i servizi resi.
Dua Lipa (Instagram)
Dua Lipa (Instagram)
Tante le iniziative, poi, portate avanti con altri artisti sempre per la sua terra d’origine. Per esempio, nel novembre 2019, dopo il sisma in Albania, Dua Lipa e altre celebrità del mondo musicale come Rita Ora e Bebe Rexha, con cui condivide le origini, rivolsero un appello ai fan affinché inviassero donazioni in soccorso dei terremotati rimasti senza sostegno logistico. La cantante fa anche parte del gruppo di artisti che nel 2018 si esibirono a Roma a un evento dell'ambasciata albanese in Italia dedicato alla memoria di Scanderbeg, considerato l’eroe nazionale dell’Albania. Nel luglio 2020, con un tweet, ha espresso il desiderio che Macedonia, Montenegro, Serbia, Kosovo e Grecia si unissero a fare parte di una Grande Albania, corredandolo con l'immagine di una mappa ritenuta rappresentare la diffusione geografica dell'etnia albanese nei Paesi balcanici. Il messaggio ha provocato immediate e accesissime polemiche visto il dibattuto e non ancora risolto status diplomatico di alcune tra le nazioni menzionate, tanto che una fazione filoserba sulla rete non esitò a bollare Dua Lipa con l'epiteto di “fascista” e propugnatrice dell'espansionismo albanese. La cantante, sempre tramite i social, ha spiegato di non aver mai avuto la minima intenzione di promuovere qualsivoglia rivendicazione territoriale, separatismo etnico od odio nazionalistico ma di incoraggiare chiunque a essere fiero delle proprie radici culturali.
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