Gli anni difficili della malattia, l’intervento e il sogno di diventare mamma. Emma Marrone, ospite a Le Iene, ha raccontato i difficili anni vissuti a causa del tumore che si è ripresentato per ben tre volte. Una malattia scoperta, quasi per caso, nel 2019 quando una sua collega di lavoro le chiese di accompagnarla a una visita ginecologica. “Una volta lì – spiega la cantante – mi propose di fare la stessa visita, assicurandomi che la dottoressa era brava. L’ho vista cambiare colore in viso e da lì è stato un inferno. Ho avuto paura di morire più di una volta”. Nonostante questo, Emma ha ancora il sogno di diventare mamma: “Non ho fatto in tempo a congelare gli ovuli – racconta – ma potrei ancora poter avere figli. Ho l’utero”.
Questo, però, in Italia non basta. Perché la cantante è single e nel nostro Paese non è permesso avere figli attraverso la fecondazione assistita alle donne che non hanno un compagno.
La legge italiana
Un punto su cui Emma – e come darle torto – è stata molto critica: "Una stronzata enorme. Io ho 39 anni e tutti gli strumenti per essere madre: economici, psicologici, sostegno della famiglia, ma siccome non ho un compagno non ho il diritto di diventare madre. Mi piacerebbe avere dei figli sapendo che tutte le donne potrebbero averne diritto, non mi piace pensare che sia sempre e solo una questione economica”. Ma le sue affermazioni non sono passate inosservate e sul web, come purtroppo spesso capita, hanno iniziato a piovere insulti e offese. “Cultura del piagnisteo”, “Vai dove si può fare, i soldi non ti mancano” e ancora “Non ti si accolla nessuno” sono solo alcune delle critiche arrivate dai cosiddetti ‘hater’.
La risposta di Emma, però, non è tardata ad arrivare e, ripubblicando il pezzo pubblicato su un quotidiano, ha scritto: “I commenti sotto questo articolo sono abominevoli e ignoranti. Rappresentano perfettamente la deriva di questa società. Le peggiori restano le 'donne'. Mi vergogno per voi”.
La cantante salentina, comunque, non era la prima volta che affrontava il tema dell’impossibilità per le donne single di diventare madre in Italia. Già lo scorso anno, in un’intervista a Vanity Fair, aveva detto: “Perché per essere madre devo avere un partner? Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un compagno. Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque. Sono single, ma non sola, ho tante famiglie. Per carattere posso stare senza compagno, ma non senza una comunità di affetti. Poi trovare un uomo mica è facile”.