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Eurovision 2022: Mahmood e Blanco posano per la stampa con look eccentrici e genderless
Gli artisti queer e le tematiche sociali
Tutta l’Europa (o quasi) è pronta a scatenarsi sullo stesso palco. Ma tra ballate folkloristiche, rock e melodie 'canoniche' ci sarà spazio per affrontare anche temi sociali importantissimi, che molti/e artisti/e presenteranno sia nei testi sia nelle coreografie. E anche se non sono tutte tra i/le favoriti/e alla vittoria, non vanno comunque sottovalutati i nobili intenti e la loro potenzialità di farsi conoscere da un pubblico enorme e variegato come quello del contest europeo. Ecco quindi quali sono i/le cantanti e le band da tenere d'occhio, anzi d'orecchio: Armenia – Rosa Linn, Snap: la giovane cantante, super popolare in patria, ha l'onere e l'onore di riportare il suo Paese all'Eurovision dopo essersi ritirato nel 2021. Nel brano parla della volontà di reagire, di andare avanti nella vita dopo aver raggiunto il punto di rottura, dimenticando la persona che ci ha fatto soffrire. Un tema classico, ma riproposto in chiave attuale, spiegando le difficoltà legate al liberare la mente. Australia – Sheldon Riley, Not The Same: un pezzo intenso e commovente, che il giovane cantante porta a Torino dopo aver trionfato a "Eurovision: Australia Decides" – e dopo aver partecipato a ogni talent musicale in patria –, puntando tantissimo sull'esibizione. Non manca certo il tema: il brano tratta infatti di autismo e scoperta della propria identità. Islanda – Systur, Með Hækkandi Sóll: le tre sorelle islandesi Sigga, Beta e Elín, nate in una famiglia di musicisti, portano sul placo dell'Eurovision il loro stile che più retrò non si può, anche nei look un po' country e un po' hippie. Ma hanno saputo dare spettacolo già prima dell'inizio della gara, sfilando sul turquoise carpet con la bandiera trans. Forse non tra le performance sonore più memorabili, ma potrebbero stupire. Israele – Michael Ben David, I.M.: il brano parla di accettarsi per come si è (la traduzione è appunto "io sono"), celebrando forse più di tutti gli altri in gara l'estetica camp tanto apprezzata all'Eurovision Song Contest. E ancora il raccontare in musica le difficolta di crescere come ragazzo gay in Israele rendono I.M. un pezzo che potrebbe trovarsi benissimo nella tracklist di Drag Race. Visto il tema potrebbe essere tra le sorprese più apprezzate dal pubblico, anche quello più giovane.
La band lettone dei Citi Zēni all'Eurovison con "Eat your salad", un inno per promuovere uno stile di vita e alimentazione sostenibili

Konstrakta, cantante serba, all'Eurovision canta "In Corpore Sano"
L'Eurovision e la guerra in Ucraina
L'unione fa la forza e mai come quest'anno un evento come l'Eurovision appare come una tappa importante anche a livello sociale e politico, visto il conflitto in Ucraina che, se da una parte ha spezzato i rapporti tra Europa e Russia, dall'altra ha il 'merito' di rinsaldare i legami tra i paesi che chiedono, anche attraverso la musica, l'immediato cessate il fuoco e la pace. La guerra, ovviamente, ha avuto effetti anche sull'evento stesso: il cantante della Russia è stato costretto al ritiro dopo l'invasione delle truppe del Cremlino, mentre gli ucraini della Kalush Orchestra sono tra i favoriti nei sondaggi sia per ragioni geopolitiche ma anche per la loro canzone, Stefania (dal nome della madre di uno dei componenti), che tra folklore e dance appare giustissima per i canoni dell'eurofestival. "È un brano su mia madre - racconta il frontman Oleh Psiuk -. Non le ho mai dedicato una canzone e non sono affatto sicuro che la nostra relazione sia stata particolarmente intensa in passato, ma so che si merita questa canzone. Questa è la cosa migliore che abbia mai fatto per lei".
Gli ucraini Kalush Orchestra presentano all'Eurovision la canzone "Stefania", dedicata alla mamma del frontman (ANSA)
Lo spot contro l'odio digitale
Durante la settimana dell'Eurovision la Polizia di Stato, in collaborazione con la Rai ed insieme ad alcuni artisti e cittadini, si impegna a promuovere, attraverso una serie di iniziative, i valori di uguaglianza, tolleranza e rispetto del prossimo, oltre a quello importantissimo della tutela delle vittime di odio.Ogni diversità è una unicità: è questo il messaggio che la Polizia vuole trasmettere attraverso lo spot “Vittime di odio” realizzato dal Dipartimento della pubblica sicurezza e dalla tv di Stato in occasione dell’evento musicale che avrà luogo a Torino fino a sabato 14 maggio."Alcuni amici per insulti ricevuti sui social sono entrati in depressione e non ne sono usciti". Usate la Rete con responsabilità! Con artisti @Eurovision ed insieme a #Rai diffondiamo cultura contro #odioonline#ESC2022 #eurovision #vittimediodio @EurovisionRai @RaiperilSociale https://t.co/8pTXFSAURd
— Polizia di Stato (@poliziadistato) May 10, 2022
Nel capoluogo piemontese lo spot sarà diffuso presso lo stand dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, e il truck della Polizia di Stato “Una vita da social”, all’interno dell’ Eurovision Village al Parco del Valentino, dove personale specializzato, insieme ai giovani e agli artisti, realizzeranno dei video messaggi per accendere un faro sulle diverse forme di discriminazione. Le testimonianze saranno diffuse sui canali social ufficiali della Polizia, di Rai per il Sociale e di Eurovision Rai.Durante la settimana di @Eurovision, in collaborazione con #Rai, insieme ad artisti #Eurovision2022 e cittadini diffonderemo i valori di uguaglianza e rispetto del prossimo e di tutela delle #vittimediodio#TheSoundOfBeauty, #ESC2022, #Hatevictims @RaiperilSociale @EurovisionRai https://t.co/ixWzZ669iq
— Polizia di Stato (@poliziadistato) May 9, 2022