Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Spettacolo » Francesco Arca: “Non sono un maschio alfa, ho accettato le mie fragilità”

Francesco Arca: “Non sono un maschio alfa, ho accettato le mie fragilità”

Monologo dell'attore a "Le Iene" dove racconta di essere cresciuto in una famiglia di sole donne, rifiutando ogni stereotipo dell'uomo forte

Barbara Berti
18 Gennaio 2023
L'attore e modello Francesco Arca (Instagram)

L'attore e modello Francesco Arca (Instagram)

Share on FacebookShare on Twitter

No, Francesco Arca non è un maschio alfa. Sguardo magnetico, fisico scolpito, affasciante e bello. Ma l’abito non fa il monaco perché il toscano – è originario di Siena – è ben lontano da essere ‘l’uomo che non deve chiedere mai’. Ed è lo stesso attore a svelare la sua parte più intima durante un intenso monologo a “Le Iene” (nella puntata del 17 gennaio). Classe 1979, Arca ha mostrato un suo lato inedito e personale raccontando l’importanza che hanno avuto le donne nella sua formazione: “Sono nato a Siena e sono cresciuto con mia nonna Lorenza, mia mamma Morena e mia sorella Consuelo. Tutte donne, perché io papà l’ho perso troppo presto. Le mie donne mi hanno insegnato tutto: a fidarmi del mio intuito, a essere generoso, a rispettare gli altri” dice l’attore che oggi è felicemente accompagnato da Irene Capuano, la sua compagna, da cui ha avuto due figli, Maria Sole e Brando Maria.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Le Iene (@redazioneiene)

Nel corso del monologo, l’attore di “Fosca Innocenti” – la serie in onda su Canale 5 attualmente alla seconda stagione con Vanessa Incontrada – mette in discussione l’immagine tossica del maschio alfa e ne prende le distanze: “Le mie donne mi hanno insegnato soprattutto a stare in contatto con le mie emozioni, crescendo con loro ho imparato a dubitare del cliché dell’uomo forte, l’uomo che vive senza dubbi e indecisioni, il classico stereotipo del maschio alfa” dice l’ex tronista di “Uomini e donne” specificando: “Eppure può essere che alcuni di voi abbiano questa immagine di me, ma devo confessarvi che non è così. A me basta una foto dei miei figli per farmi commuovere fino alle lacrime, vado in crisi ogni volta che devo affrontare un’intervista o un discorso intimo, un po’ come questo”.

Francesco Arca con la famiglia, i figli e la compagna Irene Capuano (Instagram)
Francesco Arca con la famiglia, i figli e la compagna Irene Capuano (Instagram)

E proprio sul tema delle fragilità della vita, Arca si è soffermato, emozionandosi: “Vivo ogni istante con il dubbio di non essere all’altezza, ecco nella vita ho scelto di accogliere queste mie paure, le mie fragilità, di accettare che ci sarà sempre qualcuno migliore di me a fare qualcosa e ho scelto me, come sono, con la mia forza, la mia fragilità, la mia gioia e anche la mia tristezza. Provateci, perché è il regalo più grande che potete farvi”.

Un monologo che è arrivato dritto al cuore di tanti telespettatori, compresa la compagna Irene Capuano, al suo fianco da oltre 10 anni, che ha commentato il post del video de “Le Iene” scrivendo “Fiera di te” e pubblicando alcune storie in cui era intenta a riprendere i momenti più intensi dell’intervento della sua dolce metà. Tra gli altri commenti anche quello di Laura Chiatti, con cui in passato ha avuto una relazione. L’attrice ha scritto: “Tu sei magia”.

Potrebbe interessarti anche

Centro associazioni contro le nuove linee guida dell'ISS (Ph: Angsa Bologna)
Scienze e culture

Cento associazioni contro l’ISS: “Così taglierete il diritto alla cura di migliaia di bambini autistici”

2 Febbraio 2023
Cos'è il greenwashing
Scienze e culture

Allarme greenwashing: ecco di cosa si tratta. “Mancano informazione e controllo”

31 Gennaio 2023
Una scena del cortometraggio a luci rosse con Michel Houellebecq
Lifestyle

Lo scrittore più famoso di Francia si dà al porno: video a luci rosse choc

30 Gennaio 2023

Instagram

  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
No, Francesco Arca non è un maschio alfa. Sguardo magnetico, fisico scolpito, affasciante e bello. Ma l’abito non fa il monaco perché il toscano – è originario di Siena – è ben lontano da essere 'l'uomo che non deve chiedere mai'. Ed è lo stesso attore a svelare la sua parte più intima durante un intenso monologo a “Le Iene” (nella puntata del 17 gennaio). Classe 1979, Arca ha mostrato un suo lato inedito e personale raccontando l'importanza che hanno avuto le donne nella sua formazione: “Sono nato a Siena e sono cresciuto con mia nonna Lorenza, mia mamma Morena e mia sorella Consuelo. Tutte donne, perché io papà l’ho perso troppo presto. Le mie donne mi hanno insegnato tutto: a fidarmi del mio intuito, a essere generoso, a rispettare gli altri” dice l’attore che oggi è felicemente accompagnato da Irene Capuano, la sua compagna, da cui ha avuto due figli, Maria Sole e Brando Maria.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Le Iene (@redazioneiene)

Nel corso del monologo, l’attore di “Fosca Innocenti” – la serie in onda su Canale 5 attualmente alla seconda stagione con Vanessa Incontrada - mette in discussione l'immagine tossica del maschio alfa e ne prende le distanze: “Le mie donne mi hanno insegnato soprattutto a stare in contatto con le mie emozioni, crescendo con loro ho imparato a dubitare del cliché dell’uomo forte, l’uomo che vive senza dubbi e indecisioni, il classico stereotipo del maschio alfa” dice l’ex tronista di “Uomini e donne” specificando: “Eppure può essere che alcuni di voi abbiano questa immagine di me, ma devo confessarvi che non è così. A me basta una foto dei miei figli per farmi commuovere fino alle lacrime, vado in crisi ogni volta che devo affrontare un'intervista o un discorso intimo, un po' come questo”.
Francesco Arca con la famiglia, i figli e la compagna Irene Capuano (Instagram)
Francesco Arca con la famiglia, i figli e la compagna Irene Capuano (Instagram)
E proprio sul tema delle fragilità della vita, Arca si è soffermato, emozionandosi: “Vivo ogni istante con il dubbio di non essere all'altezza, ecco nella vita ho scelto di accogliere queste mie paure, le mie fragilità, di accettare che ci sarà sempre qualcuno migliore di me a fare qualcosa e ho scelto me, come sono, con la mia forza, la mia fragilità, la mia gioia e anche la mia tristezza. Provateci, perché è il regalo più grande che potete farvi”. Un monologo che è arrivato dritto al cuore di tanti telespettatori, compresa la compagna Irene Capuano, al suo fianco da oltre 10 anni, che ha commentato il post del video de “Le Iene” scrivendo “Fiera di te” e pubblicando alcune storie in cui era intenta a riprendere i momenti più intensi dell'intervento della sua dolce metà. Tra gli altri commenti anche quello di Laura Chiatti, con cui in passato ha avuto una relazione. L’attrice ha scritto: “Tu sei magia”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto