Geppi Cucciari non le manda a dire alla Rai: le frecciatine durante il Premio Strega

È Donatella Di Pietrantonio a vincere il Premio Strega 2024, ma anche la conduttrice è stata protagonista della serata, con battute sul ministro della Cultura Sangiuliano, sulla Rai e non solo

di SERENA VOTANO -
5 luglio 2024
Geppi Cucciari

Geppi Cucciari

Inarrestabile Geppi Cucciari che, durante la serata finale del Premio Strega 2024, vinto dalla scrittrice Donatella Di Pietrantonio con “L’età fragile” (edito da Einaudi), non ha risparmiato frecciatine nei confronti di alcuni esponenti del governo e della Rai.

Le frecciatine alla Rai

Prima fra tutte, all’inizio della trasmissione su Rai3, l’invito: “Applaudite, per favore, siamo in diretta e non si possono coprire i fischi”. La conduttrice e comica si riferisce ai fischi che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (grande assente della serata) ha ricevuto durante il Taobuk Festival di Taormina, coperti poi nel montaggio andato successivamente in onda su Rai1.

La conduttrice ha fatto presto, poi, a scoccare la seconda freccetta presentando il suo co-conduttore Pino Strabioli: “Hanno pensato che una conduttrice sebbene bella, preparata, impertinente, colta, multisfaccettata, non era abbastanza per i miliardi di telespettatori in ascolto. Ne serviva un altro: simpatico, competente, dotto, soprattutto che avesse una bella voce. Allora dai piani alti è arrivata questa proposta, ci mettiamo Pino. Io ho detto: va bene se ti chiami Pino in Rai va sempre bene”, riferendosi al conduttore Pino Insegno che, dopo il fallimento de L’Eredità, ha ottenuto la conduzione di Reazione a Catena.

Non poteva mancare un riferimento allo scrittore Antonio Scurati – ricordiamo il caso del suo monologo censurato dalla Rai lo scorso 25 aprile nel programma "Che sarà” di Serena Bortone, conduttrice che nei giorni scorsi ha ricevuto un provvedimento disciplinare consistente in una sospensione di sei giorni –. È stato lo stesso Pino Strabioli a toccare l’argomento, ricordando di aver già condotto un’edizione del Premio Strega, l’ultima nel 2019 vinta proprio da Scurati. “Hai detto Scurati? La tua serata finisce qua” ironizza Cucciari.

Geppi Cucciari e Pino Strabioli hanno condotto la diretta del Premio Strega 2024
Geppi Cucciari e Pino Strabioli hanno condotto la diretta del Premio Strega 2024

Ironia sul ministro Sangiuliano (assente)

Il momento che forse tutti i telespettatori stavano aspettando, però, era una (altra) frecciatina al ministro Sangiuliano che durante la finale del Premio Strega 2023 parlando dei libri in gara aveva detto: “Proverò a leggerli”. La conduttrice, sorpresa, aveva cercato di chiarire se li avesse letti. “Li ho letti perché ho votato, però voglio, come dire, approfondire questi volumi”, aveva spiegato il ministro. Ieri sera, durante l’intervista a Tommaso Giartosio – autore del romanzo “Autobiogrammatica”, edito da minimum fax – il conduttore Pino Strabioli riferendosi ai libri ha detto: “Li abbiamo letti”, fornendo l’assist perfetto per Cucciari che ha presto aggiunto: “Io lascerei stare questo tema, Pino” diventando la regina della serata.

L’assenza del ministro non è stata sufficiente a frenare l’animo dei conduttori. A rappresentare le istituzioni l’esponente di Fratelli d’Italia c’era il presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone. “Guardi, veramente. Una domanda a piacere, faccia lei. Non la interrogo. Di cosa vuole parlare? Dica quello che vuole. Una cosa a piacere, i confini dell’Umbria” ha detto Geppi Cucciari, passandogli la parola. E alla fine dell’intervento ha aggiunto: “Lasciamoci così, è andato tutto bene. Levagli il microfono. Non si sa mai. Grazie Federico, lo dico ad alta voce. E non ho aggiunto quello che ho pensato”.

Geppi Cucciari regina rella serata 

Scatenata, dicevamo irrefrenabile, la regina della serata che il pubblico del Premio Strega si aspettava. Scomoda per la Rai, comodissima nei suoi panni, sembra quasi dire: “È a rischio il mio futuro alla Rai? Ma chissene…”.

Ciò che conta, è la sua personale rivincita sempre elegante per ricordare che stiamo pur sempre assistendo alla cerimonia finale del Premio Strega. Perché sì, la letteratura è politica, è sociale, è manifesto, ma Geppi Cucciari è una ventata d'aria fresca per comprendere che è più importante non prendersi troppo sul serio e ridere di se stessi. E speriamo che il Premio Strega non faccia mai a meno di lei.