
Alan Cumming è un attore e regista scozzese naturalizzato statunitense
“L'America di Trump è un incubo per la comunità LGBTQI+. Potrebbe diventare difficile viverci”, ha detto Alan Cumming, attore britannico, naturalizzato statunitense, che ha ricevuto sabato a Torino il premio Stella della Mole, messo in palio dal Museo nazionale del cinema per personalità di rilievo nel mondo del cinema e dello spettacolo. Cumming è ospite del Lovers Film Festival, il più importante festival su temi LGBTQI+ d'Europa, in corso a Torino diretto da Vladimir Luxuria.
Il carisma di Alan Cumming
Attore straordinario per carisma ed eclettismo, capace di passare da “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrick al Marvel Cinematic Universe, vincitore di un BAFTA – l'Oscar britannico – di tre Emmy Awards e di due Tony Awards, gli Oscar del teatro, Cumming è anche editorialista per il “Wall Street Journal”, autore di un romanzo e di due mémoir. Dirige un festival teatrale nella sua nativa Scozia, di cui sostiene la lotta per l'indipendenza dall'Inghilterra.
La battaglia per i diritti
Apertamente bisessuale, Cumming si è sempre battuto per i diritti della comunità queer. È stato fidanzato per due anni con l'attrice Saffron Burrows, e si è sposato due volte. La prima, dal 1989 al 1993, con l'attrice Hilary Lion, e la seconda, nel 2007, con l'illustratore Grant Shaffer, con il quale vive attualmente a New York. Ufficiale dell'Ordine dell'Impero britannico dal 2009, ha restituito il riconoscimento nel 2023 come segno di protesta contro la “tossicità dell'Impero britannico”.

Le critiche a Trump
Parlando con la stampa a Torino, Cumming non ha nascosto la sua avversione all'America trumpiana, esprimendo preoccupazioni per la deriva omofoba negli Stati Uniti. “Io sono scozzese, mi muovo fra la Scozia e New York, che è una città a sé, un microcosmo diverso dal resto del paese”, ha detto Cumming. “Ma è fuori di dubbio che la situazione in America sia molto cambiata. È un vero e proprio incubo per le persone transessuali, per le persone di colore, per la comunità queer in generale. Sono consapevole che presto, anche per me, potrebbe diventare difficile vivere negli Stati Uniti, anche in quanto figura pubblica, a causa di questo governo”.

“Mi piace rappresentare la comunità queer; queer non è solo una parola, rappresenta una sensibilità”, ha detto Cumming. “Nei miei ruoli cerco sempre di evidenziarla, anche nei personaggi etero, come quello che ho interpretato nella serie tv 'The Good Wife'. O con la conduzione del reality 'The Traitors', che è molto queer”.
“Le uniche notizie che ormai sentiamo – ha proseguito – sono contro la comunità LGBTQIA+, piuttosto che di economia o diritti umani. Mi domando come sia possibile che le persone a cui piace questo show, dove interpreto un conduttore molto androgino, molto queer, possano apprezzarlo così tanto dopo aver magari votato questo governo”.
L’Italia e la vergogna
Poi Cumming ha fatto riferimento all'Italia. “La vergogna. Parliamo della vergogna, sentimento che caratterizza paesi molto legati alla religione, come l'Italia. La vergogna attacca la comunità queer, ma dobbiamo combatterla. È nascosta, ma divora le persone. Da sempre lotto contro la vergogna”.
Un film può fare la differenza
Alan Cumming ha presentato al Lovers Film Festival il film “Drive Back Home” di Michael Clowaterin. Il film è ispirato a una storia vera, ambientato nell'inverno del 1970. Un uomo guida fino al Canada per fare uscire di prigione il fratello gay, con il quale da anni non ha più alcun rapporto.
Parlando del film, Cumming ha detto: “È ambientato in un'epoca in cui i diritti gay non esistevano. Ho cercato di capire che cosa significasse vivere in Canada negli anni '70 da persone omosessuali. È un piccolo, importante film di cui sono molto orgoglioso”. Fra poco, Alan Cumming tornerà a interpretare il mutante Nightcrawler nel nuovo “Avengers”.