Luciana Littizzetto bacchetta lo slogan: "La mamma non si tocca"

La comica commenta a 'Che tempo che fa' la campagna pubblicitaria censurata di Control e relativa polemica: “I bambini dovrebbero comprare un sex toy per le loro madri?“

di LETIZIA CINI -
14 maggio 2023
La mamma non si tocca

La mamma non si tocca

Luciana Littizzetto tira le orecchie alla campagna pubblicitaria incriminata. E per una volta ha ragione lei, la Lucianina nazionale, dissacrante ancora un pochino di più nel suo monologo da piccolo schermo durante 'Che tempo che fa' in onda domenica sera su RaiTre Animata dalla certezza di essere - con Fabio Fazio - a fine mandato in Rai, spinge sull'acceleratore hot e facendo un riferimento diretto all'annuncio arrivato nel pomeriggio, esclama: “Fabio, abbiamo solo tre puntate”, come a dire: “Lasciami parlare”. E poi fa il gesto del ‘vaffa”. Durante la puntata di questa sera, 14 maggio, Festa della Mamma,  l'attrice - fra la descrizione di un iceberg fallico e la lettura della consueta letterina (questa volta rivolta agli infermieri) - ha puntato il dito sulla campagna social “La mamma non si tocca. O forse si“. Facendo sudare le sette camicie dell’imbarazzo al conduttore, la comica torinese ha detto la sua sullo slogan divisivo della campagna Happy Mothers’ Day, che - ha detta dei creativi - "tenta di sradicare i tabù sulla sessualità femminile, in particolare quella delle madri". "Sei cartelloni non verranno affissi nelle città, perché sono stati bloccati da due enti", ha spiegato l’agenzia di marketing che l’ha creata. “Ma non ci fermiamo. Il piacere è un diritto di tutti”.

Luciana Littizzetto e la campagna censurata

“Niente da dire sull’utilizzo dei sex toys - ha detto Lucianina sotto lo sguardo terrorizzato del povero Fazio - , ma vi immaginate se al posto di un orsetto di pelouche nel pacchetto che il bambino consegna alla mamma in occasione della sua festa uscisse il ’verme rosa’ vibrante...". "E quando parlo di vibrazioni non mi riferisco alla band musicale“, ha sottolineato ammiccando. “Ma non potevano lanciarla - quella campagna - in occasione della festa della Donna?“, si chiede ancora la comica. Effettivamente se c’è qualcosa che i figli non amano immaginare è proprio la propria mamma - esteso a papà e genitori -alle prese con i propri impulsi erotici. In genere la reazione è la frase... “che schifo!“. Quindi brava Luciana!, per una volta l’hai detta giusta e speriamo che quei manifesti che propongono “una donna dal volto languido, che lascia capire cosa sta succedendo ai piani bassi - come hai detto tu - restino una brutta pagina creativa, nata con l’idea di far discutere. Nel giorno sbagliato, poi. Per la Festa della Mamma, si può osare anche regalando un libro.

La provocazione

Non stupisce quindi che l’idea di una madre, per quanto sessualmente attiva, possa ricevere il proprio giocattolo erotico non dall’amato/a, non dall’amante, ma dalla propria prole, faccia accapponare la pelle ai più. E non stupisce che continui a far discutere questa infelice campagna Happy Mothers’ Day di Control Italia - azienda che produce preservativi e sex toys - lanciata dall’agenzia Together in occasione della Festa della Mamma.
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“La mamma non si tocca“, la pubblicità censurata di Control. È polemica: “I bambini dovrebbero comprare un sex toy per le loro madri?“

Lo slogan

La mamma non si tocca. O forse sì”. Di fianco allo slogan in stampatello bianco, un dildo rosa e il viso di una donna in un momento di soddisfazione evidente. “Quest’anno falle un regalo che le farà davvero piacere”, recita il cartellone. Un cartellone che però è rimasto solo un’immagine digitale: la campagna di Control infatti era destinata alle affissioni, oltre che ai social, ma è stata bloccata perché ritenuta “non idonea”. L’azienda ha raccontato di essere stata censurata, così di averla convertita in una campagna esclusivamente online, dove il dibattito si è spostato, tra chi grida al cattivo gusto e chi assicura di trovarla innovativa.

Le affissioni bloccate da due enti

“La campagna originaria prevedeva sei diversi scatti di madri, tutte riprese in momenti di piacere”, ha raccontato a Sky TG24 una delle manager di Together, “ma una volta visionata, due diversi enti hanno deciso di bloccarla”. Alla richiesta "chi in particolare ha fermato le affissioni", l'agenzia ha scelto di non citare gli enti coinvolti. Quello che è certo è che la prima “non-affissione” convertita in post non ha lasciato indifferenti né donne né uomini". "Nel complesso, spiega Together, la maggioranza dei commenti è positiva. I detrattori sono in maggior parte uomini e piuttosto retrogradi, con commenti che minacciano la sessualità femminile”. Sarà... Per quello che conta, questa volta siamo d'accordo con Luciana.

Il post

"Questa affissione non è mai uscita e il motivo non vi piacerà - recita il post Insta di Control Italia - . Per la Festa della mamma volevamo rompere un tabù che da troppo tempo esiste e dire a chiare lettere che, sì, anche le mamme possono provare piacere. Ma proprio come dice il nostro messaggio, l’immagine stereotipata e anacronistica della mamma non si tocca, tanto che la nostra campagna non si può promuovere sui canali social e non è potuta diventare una vera affissione. Noi abbiamo deciso di farla uscire lo stesso, amplificandola attraverso il media più importante: le persone. Se anche voi credete che il piacere sia un diritto di tutti, condividete. Una società senza pregiudizi è il miglior regalo che possiamo fare a tutte le mamme."