I ventenni di oggi che rapporto hanno con il mondo del lavoro? Ruota intorno a questa domanda “Summer Job”, il primo reality show disponibile sulla piattaforma Netflix dal 16 dicembre. Prodotto da Banijay Italia, il programma prova a raccontate la Generazione Z che, almeno in parte, non considera più il lavoro come un percorso obbligato nella vita, anzi se possibile prova a scansarlo il più a lungo o inventarselo a modo proprio. Ad accompagnare in questo viaggio i dieci concorrenti, tra i 18 e i 23 anni, è l’attrice Matilde Gioli. “Volevamo un'idea completamente nuova, con un linguaggio adatto. E siamo partiti dalla volontà di raccontare questa generazione” spiega Giovanni Bossetti, manager per i contenuti italiani non fiction di Netflix.
Invitati ad una vacanza da sogno, convinti che tutto ciò che devono dimostrare è la loro inesauribile capacità di divertirsi, godersi la vita, vantarsi di svicolare da tutti gli aspetti negativi, prima di tutto il lavoro, i dieci protagonisti della Gen Z scoprono dopo 24 ore che la sfida è tutt'altra. La vacanza esclusiva dovranno infatti guadagnarsela, costretti, se vogliono continuare, a svolgere umili mansioni. Il premio, oltre 100.000 euro per il vincitore, è una lezione di vita per tutti. “È stata un’esperienza incredibile ma ho detto subito di sì perché mi ha colpito la grande sensibilità degli autori. Ho apprezzato davvero lo spirito che è dietro questo reality” sostiene Gioli. E aggiunge: “Ho fatto per la prima volta una cosa in diretta e ho avvertito una sensazione di adrenalina forte, un rapporto umano vero che si consuma al momento. Gli attori non si prestano a condurre programmi perché hanno paura di fare confusione e, invece, penso che si dovrebbero testare le proprie capacità”.
Il reality è ambientato in Messico e i concorrenti alloggiano in una esclusiva villa sulla riviera Maya visto che credono di essere lì per una vacanza spensierata. La vacanza c'è ma ha un prezzo: i ragazzi dovranno affrontare la loro prima esperienza lavorativa. Negli otto episodi di “Summer Job”, quindi, i partecipanti, divisi in gruppetti, ciascuno affidato ad un datore di lavoro, dovranno svolgere le mansioni assegnate e guadagnarsi la paga settimanale. Lavori come camerieri, assistenti al rifugio per animali, addetti alla manutenzione e al giardinaggio. Insomma, i classici lavoretti che hanno caratterizzato le estati di tanti giovani per raggranellare un po' di soldi durante le vacanze. “Il nostro intento di partenza non è un progetto educativo, qui non c'è un confronto con gli adulti, raccontiamo un pezzo della società attuale” spiega Fabrizio Ievolella, Chief Executive Officer di Banijay Italia.