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Home » Spettacolo » Tom Hardy, “cattivo” solo nei film: “Aiuto i giovani che vogliono riprendere in mano la propria vita”

Tom Hardy, “cattivo” solo nei film: “Aiuto i giovani che vogliono riprendere in mano la propria vita”

Filantropo, vegano e amante degli animali: l'attore britannico, con un passato di droghe e furti, è oggi uno dei divi più richiesti

Barbara Berti
15 Settembre 2022
L'attore britannico Tom Hardy, 45 anni il 15 settembre (Instagram)

L'attore britannico Tom Hardy, 45 anni il 15 settembre (Instagram)

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Bello e dannato. Ma con il cuore d’oro. E’ l’attore e produttore cinematografico britannico Tom Hardy che il 15 settembre compie 45 anni. Oggi è uno dei divi più acclamati e richiesti – tanto che si fa il suo nome per il prossimo James Bond – ma il suo passato è tormentato. Nato nel quartiere londinese di Hammersmith, è poi cresciuto a East Sheen, figlio unico di Anne, artista e pittrice di estrazione cattolica irlandese, e di Edward “Chips” Hardy, commediografo.

L’attore e produttore cinematografico britannico Tom Hardy (Instagram)
L’attore e produttore cinematografico britannico Tom Hardy (Instagram)

L’età dell’adolescenza è stata complicata tra droghe e piccoli crimini: 11 anni sniffava la colla, due anni più tardi è passato agli acidi, quindi è diventato dipendente di crack e alcol. A 15 anni è stato espulso da scuola per furto, reato che commetterà ancora tanto che sempre minorenne è stato arrestato per aver rubato un auto. “Mi sarei venduto mia madre per quel crack. Ero un ragazzaccio, sono stato fortunato a non aver contratto l’epatite o l’Aids” ha dichiarato in passato ricordando come “l’unica cosa che mi ha salvato è stata la recitazione”. Hardy, come ha raccontato, ha iniziato per rendere orgoglioso il padre. “Oggi sono cosi fortunato che lo faccio di mestiere, lo adoro e imparo qualcosa ogni giorno” ha detto in più interviste.

Tom Hardy è nato il 15 settembre 1977 a Londra (Instagram)
Tom Hardy è nato il 15 settembre 1977 a Londra (Instagram)

Sì, oggi, è tra gli attori britannici più eclettici, talentuosi e affascinanti tanto che nel 2018 la classifica Glamour UK lo ha incoronato l’uomo più sexy dell’anno. Ma di momenti difficili ne ha attraversati parecchio. Nel 2003, a ventisei anni, è stato trovato riverso in una pozza di sangue e vomito nel famoso quartiere di Londra Soho, privo di coscienza. In seguito ha dichiarato: “Mi è servito di lezione. Nella morte, sono rinato”. Una rinascita che, però, non salva il matrimonio con la prima moglie Sarah Ward che nel 2004 decide di divorziare. L’attore in quel periodo comincia a disintossicarsi. Decide di dedicarsi completamente all’attività fisica, allenandosi con i Marines e praticando jujitsu e capoeira, discipline che ancora oggi continua a seguire.

L'attore Tom Hardy è ambasciatore dell’associazione di recupero “Prince’s Trust” (Instagram)
L’attore Tom Hardy è ambasciatore dell’associazione di recupero “Prince’s Trust” (Instagram)

La svolta della vita (professionale e non solo) arriva nel 2010: ottiene il ruolo di Eames, un falsario in grado di cambiare aspetto nei sogni altrui, un personaggio di rilievo nel film fantascientifico di Christopher Nolan “Inception”. Due anni dopo, lo stesso regista lo chiama per interpretare il villain Bane nel film “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”, terzo capitolo della saga su Batman. Tornerà a lavorare con Nolan nel 2017 per il film “Dunkirk”. Nel 2015 quasi ruba la scena a Leonardo Di Caprio, suo grande amico, sfiorando l’Oscar in “Revenant”.

Tom Hardy nel film "Inception" (Instagram)
Tom Hardy nel film “Inception” (Instagram)

Sullo schermo è in grado di cambiare pelle come i suoi personaggi, al punto da diventare irriconoscibile. I suoi ruoli più noti sono ‘tipacci’ psicotici, minacciosi e violenti. Oggi oltre ad essere un grande attore, è impegnato nel sociale. Dal 2012, insieme alla moglie, l’attrice Charlotte Riley, è ambasciatori di Bowel Cancer Uk tanto che per Natale 2015 ha aderito alla campagna “Decembeard” (parola che unisce “dicembre” con “barba” in inglese) che invitava a non radersi e a far crescere la barba per sensibilizzare le persone sul tumore dell’intestino. “Anche se la malattia viene diagnosticata a più di 40.000 persone ogni anno solo nel Regno Unito, non se ne parla ancora abbastanza. La consapevolezza del cancro intestinale è troppo bassa, quindi aderisco alla campagna di Bowel Cancer Uk perché voglio contribuire a cambiare questa situazione. E’ un ente di beneficenza che ha bisogno del nostro sostegno per salvare vite umane e partecipando a ‘Decembeard’, si può fare la differenza” dichiarò ai tempi della campagna.

Tom Hardy: nel 2018 la classifica Glamour UK lo ha incoronato l’uomo più sexy dell’anno (Instagram)
Tom Hardy: nel 2018 la classifica Glamour UK lo ha incoronato l’uomo più sexy dell’anno (Instagram)

Filantropo, vegano e amante degli animali: è attivo nell’Animal Liberation Movement, l’organizzazione no profit a cui si è unito nel 2017 per la campagna contro il maltrattamento dei cani e per promuovere l’adozione di animali da compagnia, realizzando uno spot accanto a uno dei suoi cani. Il sex symbol è anche ambasciatore dell’associazione di recupero “Prince’s Trust”, fondata da Re Carlo III nel 1976 per sostenere i giovani vulnerabili. “Voglio aiutare le persone. Sono veramente grato per le cose che mi sono successe nella mia vita e cerco di aiutare i giovani che vogliono riprendere in mano la propria vita. Sono stato fortunato a non fare una brutta fine. Recitare mi ha aiutato a rimanere sobrio e a diventare una persona migliore” ha dichiarato qualche tempo fa.

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  • Aumentano, purtroppo, gli episodi di bullismo e cyberbullismo. 

I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. 

Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020. Il fenomeno sembra interessare più i ragazzi delle ragazze sia nella vita reale (il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine) sia in quella virtuale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).

Il 52% è pienamente consapevole dei reati che commette se intraprende un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Un 26%, invece, dichiara di non saperne nulla della gravità del reato. Intervistati, con risposte multiple, sui motivi che spingono ad avere comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri, il 54% indica il body shaming. 

Mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.

Ma come si comportano se assistono a episodi di bullismo? Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a queste situazioni, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%. 

Un calo drastico, che forse potrebbe essere spiegato con una minore empatia sociale dovuta al distanziamento sociale e al lockdown, che ha impedito ai minori di intessere relazioni profonde. Migliora, invece, la percentuale degli insegnanti che, rendendosi conto di quanto accaduto, intervengono prontamente (46% contro il 40% del 2020). Un 7%, però, dichiara che i docenti, sebbene si rendano conto di quanto succede, non fanno nulla per fermare le prepotenze.

I giovanissimi sono sempre più iperconessi, ma sono ancora in grado di legarsi?

#lucenews #giornatacontroilbullismo
  • “Non sono giorni facilissimi, il dolore va e viene: è molto difficile non pensare a qualcosa che ti fa male”. Camihawke, al secolo Camilla Boniardi, una delle influencer più amate del web si mette ancora una volta a nudo raccontando le sue insicurezze e fragilità. In un post su Instagram parla della tricodinia. 

“Se fosse tutto ok, per questa tricodinia rimarrebbe solo lo stress come unica causa e allora dovrò modificare qualcosa nella mia vita. Forse il mio corpo mi sta parlando e devo dargli ascolto."

La tricodinia è una sensazione dolorosa al cuoio capelluto, accompagnata da un bruciore o prurito profondo che, in termini medici, si chiama disestesia. Può essere transitoria o diventare cronica, a volte perfino un gesto quotidiano come pettinarsi o toccarsi i capelli può diventare molto doloroso. Molte persone – due pazienti su tre sono donne – lamentano formicolii avvertiti alla radice, tra i follicoli e il cuoio capelluto. Tra le complicazioni, la tricodinia può portare al diradamento e perfino alla caduta dei capelli. 

#lucenews #lucelanazione #camihawke #tricodinia
  • Dai record alle prime volte all’attualità, la 65esima edizione dei Grammy Awards non delude quanto a sorprese. 

Domenica 5 febbraio, in una serata sfavillante a Los Angeles, la cerimonia dell’Oscare della musica della Recording Academy ha fatto entusiasmare sia per i big presenti sia per i riconoscimenti assegnati. 

Intanto ad essere simbolicamente premiate sono state le donne e i manifestanti contro la dittatura della Repubblica Islamica: “Baraye“, l’inno delle proteste in Iran, ha vinto infatti il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo dal palco è stata nientemeno che  la first lady americana Jill Biden.

L’autore, il 25enne Shervin Hajipour, era praticamente sconosciuto quando è stato eliminato dalla versione iraniana di American Idol, ma la sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive nel Paese in rivolta ed è stato arrestato dopo che proprio questo brano, a settembre, è diventata virale generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

#lucenews #grammyawards2023 #shervinhajipour #iran
Bello e dannato. Ma con il cuore d’oro. E’ l’attore e produttore cinematografico britannico Tom Hardy che il 15 settembre compie 45 anni. Oggi è uno dei divi più acclamati e richiesti – tanto che si fa il suo nome per il prossimo James Bond – ma il suo passato è tormentato. Nato nel quartiere londinese di Hammersmith, è poi cresciuto a East Sheen, figlio unico di Anne, artista e pittrice di estrazione cattolica irlandese, e di Edward “Chips” Hardy, commediografo.
L’attore e produttore cinematografico britannico Tom Hardy (Instagram)
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Tom Hardy è nato il 15 settembre 1977 a Londra (Instagram)
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L'attore Tom Hardy è ambasciatore dell’associazione di recupero “Prince’s Trust” (Instagram)
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La svolta della vita (professionale e non solo) arriva nel 2010: ottiene il ruolo di Eames, un falsario in grado di cambiare aspetto nei sogni altrui, un personaggio di rilievo nel film fantascientifico di Christopher Nolan “Inception”. Due anni dopo, lo stesso regista lo chiama per interpretare il villain Bane nel film “Il cavaliere oscuro - Il ritorno”, terzo capitolo della saga su Batman. Tornerà a lavorare con Nolan nel 2017 per il film “Dunkirk”. Nel 2015 quasi ruba la scena a Leonardo Di Caprio, suo grande amico, sfiorando l’Oscar in “Revenant”.
Tom Hardy nel film "Inception" (Instagram)
Tom Hardy nel film "Inception" (Instagram)
Sullo schermo è in grado di cambiare pelle come i suoi personaggi, al punto da diventare irriconoscibile. I suoi ruoli più noti sono ‘tipacci’ psicotici, minacciosi e violenti. Oggi oltre ad essere un grande attore, è impegnato nel sociale. Dal 2012, insieme alla moglie, l’attrice Charlotte Riley, è ambasciatori di Bowel Cancer Uk tanto che per Natale 2015 ha aderito alla campagna “Decembeard” (parola che unisce “dicembre” con “barba” in inglese) che invitava a non radersi e a far crescere la barba per sensibilizzare le persone sul tumore dell'intestino. “Anche se la malattia viene diagnosticata a più di 40.000 persone ogni anno solo nel Regno Unito, non se ne parla ancora abbastanza. La consapevolezza del cancro intestinale è troppo bassa, quindi aderisco alla campagna di Bowel Cancer Uk perché voglio contribuire a cambiare questa situazione. E' un ente di beneficenza che ha bisogno del nostro sostegno per salvare vite umane e partecipando a ‘Decembeard’, si può fare la differenza” dichiarò ai tempi della campagna.
Tom Hardy: nel 2018 la classifica Glamour UK lo ha incoronato l’uomo più sexy dell’anno (Instagram)
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