La storia di Willy Monteiro in un corto d’animazione a Venezia: “Vogliamo portarlo nelle scuole”

Debutterà il 31 agosto, fra gli eventi collaterali della Mostra del Cinema, il corto d’animazione in 3d “Willy – different is good” realizzato dagli studenti della Side Academy di Verona

di Redazione Luce!
29 agosto 2024
Willy Monteiro

A sinistra Willy Monteiro Duarte, a destra un frame del corto d'animazione a lui dedicato

Ricordiamo tutti Willy Monteiro Duarte. Come potremmo dimenticarlo? Giovane vittima, a 21 anni, della cattiveria, dell’atroce disumanità sociale, della mascolinità tossica, mortale. 

Pestato a morte nel 2020 a Colleferro, vicino Roma, per aver cercato di difendere un amico. In questi anni sono stati vari i riconoscimenti per il giovane Willy, nel tentativo di chiedergli “perdono” come collettività. 

Ora a rendergli omaggio – e a riscrivere la sua storia – è anche un corto d'animazione in 3d “Willy - Different is good” che debutterà il 31 agosto fra gli eventi collaterali alla Mostra del Cinema di Venezia. A realizzarlo sono stati una settantina di studenti della Side Academy di Verona (specializzata nell'insegnare l'arte digitale per il settore cinematografico, del videogame e pubblicitario), guidati da un'insegnante come Sarah Arduini, che era nel team Premio Oscar per gli effetti speciali nel film Disney “Il libro della giungla”.

"L'idea di dedicare a Willy il corto a sfondo sociale che avevamo in cantiere mi è venuta sia per la rabbia che aveva suscitato in me quella storia, sia per Willy stesso. Nella foto di lui sorridente - spiega all'ANSA Stefano Siganakis fondatore e direttore generale della Side Academy oltre che direttore artistico del corto - con quel viso solare... ritrovavo anche per età tanti nostri allievi. Così ho proposto l'idea e mi hanno subito detto tutti di si”. L'intento comune era “rendere omaggio, nel massimo rispetto a questo ragazzo che ha segnato i cuori di molti di noi”.

La storia in chiave di favola sociale ("c'è il finale che tutti avremmo voluto” anticipa Siganakis) rivive attraverso le peripezie di un piccolo alieno, minacciato da bulli, che non vogliono solo umiliarlo, ma anche riprendere con un video il pestaggio per poi diffonderlo sui social. “Non volevamo andare a toccare troppo da vicino la vicenda - sottolinea -. Volevamo essere il più delicati possibile nel rievocare una storia che è stata tragica. Per questo abbiamo scelto una via più leggera ma con un significato morale importante”. Del progetto “abbiamo parlato da subito anche alla famiglia Monteiro Duarte e in particolare la sorella di Willy ci ha sempre molto supportato”. Ora ci sarà l'impegno per far arrivare il corto “nelle scuole di ogni ordine grado perché pensiamo sia una storia con un messaggio importante contro contro il bullismo, il razzismo e anche e soprattutto il cyberbullismo, una piaga che si sta sempre più diffondendo”.