Ambra Sabatini al Quirinale: “Grazie per aver pensato a me. Darò tutto per essere all'altezza”

Alla cerimonia dove il presidente della Repubblica ha consegnato le bandiere tricolori ai portabandiera olimpici e paralimpici, la campionessa di Porto Ercole ha ribatido il messaggio dello sport, “dove emozione e volontà sono protagonisti insieme”

di MARIANNA GRAZI -
13 giugno 2024

Questa mattina, nel corso della cerimonia al Quirinale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato la bandiera tricolore agli alfieri della squadra azzurra che la porteranno ai Giochi di Parigi 2024, Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, ed alle Paralimpiadi, sempre nella capitale francese, Luca Mazzone e Ambra Sabatini.

Il messaggio dello sport secondo Ambra Sabatini

“Quando mi hanno comunicato che sarei stata la portabandiera ho sentito tante cose diverse – dice la 22enne di Portoercole, la più giovane tra i quattro portabandiera –. Da un lato l’emozione, la fierezza, quel brivido che ti attraversa la schiena quando capisci che sarai tu a camminare in testa al gruppo sostenendo tra le mani la bandiera che ci rappresenta. Dall’altro, la convinzione, la volontà, quella spinta interiore che ho sempre sentito e che mi ha permesso di sognare in grande, dentro e fuori la pista, nello sport così come nella vita”. 

“Vorrei usare questo spazio, usare questa occasione non soltanto per ringraziare dal profondo del mio cuore di aver pensato a me, non soltanto per prendere la bandiera e promettere il mio meglio in ogni singola espressione – continua Ambra Sabatini nel suo discorso –; ma vorrei usare questo momento anche per condividere un messaggio, il messaggio dello sport, che è l’unico settore al mondo dove emozione e volontà sono protagonisti insieme e dove serve la forza di un sogno per tenere uniti sempre, con il sole o con la pioggia”.

Mattarella a atleti, nessuna previsione ma so del vostro impegno
Mattarella a atleti, nessuna previsione ma so del vostro impegno

La velocista paralimpica era ‘la piccola’ che sa fare la voce grossa tra i grandi, ma questa mattina, con accanto a Tamberi ed Errigo e al collega Luca Mazzone che con lei sfilerà alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi a fine agosto, a farsi sentire è stata anche tanta, tanta emozione, quella delle occasioni che non dimenticherai mai.

“Forse questo giorno è soltanto un grande sogno – aggiunge di fronte allo sguardo quasi paterno, affettuoso, del Capo dello Stato – o forse questa bellezza è il risultato di una scelta consapevole, una scelta che si ripete ogni mattino e che si realizza nei valori dello sport e nel desiderio di misurarsi, di confrontarsi e di competere l’uno contro l’altra senza smettere mai di sentirsi Fratelli e Sorelle d’Italia”. 

Pancalli: “A Parigi per ribadire l'importanza dello sport e il valore delle differenze”

La cerimonia al Quirinale di consegna dei Tricolore ai portabandiera
La cerimonia al Quirinale di consegna dei Tricolore ai portabandiera

“Ci troviamo qui a tre anni dai successi di Tokyo in un luogo iconico per lo sport italiano, il Quirinale, che ha portato sempre molta fortuna, per celebrare un momento importante attraverso il quale si avvia questo viaggio verso Parigi”. Lo ha dichiarato il presidente del Cip Luca Pancalli nel suo discorso durante la cerimonia di consegna del tricolore ai portabandiera della squadra italiana in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. 

"Ambra ha fatto parlare molto dei suoi successi e rappresenta una stella nel panorama paralimpico. Luca è alla sua sesta paralimpiade, un grande esempio di attaccamento alla maglia azzurra, sacrificio e determinazione – ha aggiunto –. Parigi è molto importante: sarà un'occasione per ribadire l'importanza dello sport e il valore delle differenze e delle diversità affinché questo Paese comprenda sempre più e sempre meglio quanto la diversità sia importante", ha tenuto poi a sottolineare Pancalli.

“Abbiamo già ottenuto due risultati: innanzitutto, per la prima volta nella storia, Rai 2 sarà la rete paralimpica per tutti i giorni dei Giochi, amplificando lo sforzo di Rai Sport e dandoci la possibilità di entrare nelle case degli italiani, per ottenere un risultato in più. Poi torneremo ad avere Casa Italia dopo l'edizione del Covid e abbiamo scelto un claim, physique du rôle, entrato nella consuetudine della lingua italiana, ma in modo provocatorio. Qualche anno fa nessuno avrebbe ritenuto che le nostre ragazze e i nostri ragazzi potessero avere il physique du rôle per fare gli atleti. Oggi sfido chiunque a dire il contrario. Avremo la più grande delegazione di tutti i tempi, questa è storia, saremo presenti in 17 delle 22 discipline paralimpiche”, ha concluso il numero uno del Cip.