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Ginnastica ritmica, due ex Farfalle azzurre denunciano: "Violenze e umiliazioni per non farci mangiare"

Nina Corradini: "Ora voglio proteggere le bambine più piccole: tutti devono sapere la realtà". Anna Basta: "Ho tentato due volte il suicidio"

di BARBARA BERTI -
31 ottobre 2022
Anna Basta, ex Farfalla azzurra

Anna Basta, ex Farfalla azzurra

Lo sport, soprattutto a certi livelli, richiede fatica e tanto sacrificio. Ma a tutto c’è un limite. Come hanno denunciato pubblicamente due atlete di ginnastica ritmica, Nina Corradini e Anna Basta, entrambe ex “Farfalle” della Nazionale. Nina Corradini, romana, 19 anni, ex ginnasta azzurra, ha lasciato nel 2021 la squadra delle “Farfalle” perché non riusciva a soddisfare le “pressioni mentali” delle allenatrici della Federginnastica, come ha raccontato in un’intervista. Le allenatrici, secondo quando denunciato dall’atleta, la incitavano a dimagrire per partecipare alle gare. “Me lo ricordo il giorno in cui ho trovato la forza di andare via, era il 14 giugno 2021. Avevo passato ogni minuto degli ultimi mesi precedenti a desiderare di scappare da lì. Ora voglio informare e proteggere le bambine più piccole: tutti devono sapere la realtà” dice l’atleta che era entrata nella squadra nel 2019. L’ex promessa della ginnastica ritmica, dalle allenatrici veniva considerata “solo una pedina. Non mi hanno mai chiesto come stessi”.
Nina Corradini, medaglia d’argento agli Europei juniores di Budapest nel 2017

Nina Corradini, medaglia d’argento agli Europei juniores di Budapest nel 2017

L’atleta veniva pesata ogni giorno “in mutande davanti a tutti, sempre dalla stessa allenatrice” che poi segnava i numeri su un quadernino e dava il giudizio. “Cercavo di mettermi ultima in fila, non volevo essere presa in giro davanti alla squadra. L’allenatrice mi ripeteva ogni giorno ‘vergognati’, ‘mangia di meno’, ‘come fai a vederti allo specchio? Ma davvero riesci a guardarti?’. Una sofferenza” racconta ancora la medaglia d’argento agli Europei juniores di Budapest nel 2017. Il rituale del peso diventa, così, un incubo che porta Corradini a non mangiare. “Mi pesavo 15 volte al giorno. Il lassativo mi disidratava e, non mangiando, non avevo più forze. Mi ammalavo, avevo poco ferro nel mio corpo. Una volta sono svenuta a colazione, ma le allenatrici mi hanno fatto andare lo stesso in palestra, pensavano fosse una scusa”. Tra le umiliazioni e il rapporto sbagliato con il cibo, Corradini trova la forza di dire basta e lasciare la squadra ma ancora sta facendo i conti con quelle ‘cicatrici’: “Faccio fatica a mangiare in pubblico, ma spero di dare voce a tutte le altre vittime di queste pressioni”.
L'ex Farfalla azzurra Anna Basta (Instagram)

L'ex Farfalla azzurra Anna Basta (Instagram)

E subito dopo, infatti, è arrivata un’altra denuncia pubblica, quella dell’ex compagnia di squadra, Anna Basta, 21 anni, bolognese. “Io e Nina abbiamo toccato il fondo insieme, io e Nina ci rialziamo insieme” scrive sul suo profilo Instagram postando uno scatto insieme all’amica. Nel gruppo della Nazionale dal 2016 al 2020, anche Basta racconta di essere stata bersagliata dalle allenatrici e dal rito della bilancia. Tanto da aver pensato al suicidio: “Una volta non ho agito perché è entrata una persona in stanza e mi sono scossa. La seconda ero in mezzo alla gente” confessa in un’intervista. “Nina usava i lassativi? Io prendevo le Dieci Erbe, delle pastiglie che aiutano ad andare in bagno. Il problema è che le ho usate in modo improprio” aggiunge svelando di aver avuto problemi alimentari per i quali è ricorsa all’aiuto di uno psicologo. Anche Basta ammette che negli anni trascorsi con la Federginnastica a Cesano Maderno la paura più grande erano le umiliazioni che avrebbe dovuto subire se avesse fallito l’esame della bilancia. “Mi rendevo conto di essere arrivata a un punto in cui non vivevo bene con me stessa, in cui non riuscivo a guardami allo specchio” spiega ancora. Da qui la decisione di denunciare quanto accaduto. “Appena ho cominciato a parlare ho incrinato molti rapporti, ci sono state reazioni brutte però io vado avanti, lo faccio per le bambine” sottolinea l’atleta che agli Europei di Guadalajara 2018 ha collezionato complessivamente tre medaglie.
 
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Il comunicato di Federginnastica

Dopo queste rivelazioni la Federginnastica è intervenuta con una nota: “La Fgi non tollera alcuna forma di abuso ed è sempre al fianco di tutti i propri tesserati. Lo sport, con la ginnastica in primis, è rispetto della persona, celebrazione del talento e del benessere. Sono state date disposizioni perché siano immediatamente informati la Procura Federale e il Safeguarding Officer per gli accertamenti e le azioni di rispettiva competenza. Su questi profili la Federazione è impegnata a migliorare sia l’informazione sia la prevenzione. Pochi mesi fa è iniziato un progetto pilota e istituito il Safeguarding Officer, organo nuovo, con competenze specifiche, psicologiche e legali che, insieme alla Procura Federale, ha un approccio a tutto tondo. Per questo motivo si invitano tutte le ginnaste e i ginnasti, i tecnici e i dirigenti a farsi avanti e chiunque abbia informazioni contatti la Fgi, la quale garantirà riservatezza e ascolto”.