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L’invasione russa in Ucraina si consuma anche in pedana. Che succederà alle Olimpiadi?

Attriti tra gli atleti dei due Paesi ai Mondiali di scherma. I Giochi di Parigi 2024 "inclusivi e con parità di genere". Ma nessun invito per i Comitati di Russia e Bielorussia

di BARBARA BERTI -
27 luglio 2023
L’invasione russa in Ucraina si consuma anche in pedana

L’invasione russa in Ucraina si consuma anche in pedana

L’invasione russa in Ucraina si consuma anche in pedana. E, a meno di un anno da Parigi 2024, la domanda sorge spontanea: condizionerà anche le Olimpiadi? Al momento Russia e Bielorussia non sono invitate. Kiev, invece, si prepara e revoca il divieto di partecipazione dei suoi atleti a competizioni internazionali dove gareggiano anche atleti provenienti dall'ex Urss e Bielorussia, purché questi ultimi gareggino in uno status di neutralità. Ma al momento tra gli atleti dei due Paesi non mancano frizioni.

Olimpiadi, inclusività e parità di genere

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Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) Thomas Bach

A poco meno di un anno dai Giochi olimpici di Parigi 2024, in programma dal 26 luglio all'11 agosto dell’anno prossimo, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) Thomas Bach ha invitato ufficialmente 203 Comitati olimpici nazionali a partecipare all'evento a cinque cerchi (XXXIII edizione). Nessun invito è stato consegnato a tre Comitati olimpici nazionali, Guatemala (sospeso), Russia e Bielorussia, quest'ultime due a seguito dell'invasione militare nei territori ucraini. Ciò non vuol dire che atleti russi e bielorussi non parteciperanno. Secondo il Cio “possono partecipare alle competizioni internazionali solo come atleti neutrali e solo coloro che non si sono espressi pubblicamente a sostegno della guerra nel paese di Zelensky e non sono associati alle forze armate o alle agenzie di sicurezza nazionale”.
 
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Oltre agli inviti, il Comitato ha tracciato anche un quadro di come sarà la competizione. “Con Parigi 2024 possiamo davvero aspettarci l'avvento di una nuova era dei Giochi” ha detto il numero uno dello sport mondiale. “Questa Olimpiade sarà più inclusiva, più giovane, più urbana e più sostenibile. Saranno i primi Giochi olimpici con perfetta parità di genere” ha aggiunto Bach. Dal punto di vista ambientale, occorre ricordare, Parigi 2024 punta a ridurre del 50% le emissioni di carbonio rispetto alla media di Londra 2012 e Rio 2016. Questo per diventare i primi Giochi olimpici allineati con l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici che i governi di tutto il mondo hanno firmato nel 2015 proprio nella capitale francese.
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Parigi si prepara a ospitare i Giochi olimpici (Instagram)

Ucraina, gli atleti posso gareggiare contro russi e bielorussi

Proprio in vista di Parigi 2024, il ministero dello Sport ucraino ha revocato il divieto ai suoi atleti di partecipare alle gare, comprese le qualificazioni ai Giochi olimpici, che prevedono la presenza di atleti provenienti dal Paese russo e dallo stato di Minsk. Il Comitato olimpico nazionale ucraino, presieduto dallo stesso ministro dello sport Vadym Gutzeit, lo scorso aprile aveva annunciato che gli atleti ucraini non erano autorizzati a competere nel caso di presenza di atleti con passaporto russo e bielorusso.
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Il ministro dello Sport ucraino Vadym Gutzeit

Ora il dietro-front annunciato da Zhan Beleniuk, membro del parlamento ucraino e già oro olimpico nella lotta greco-romana. “La condizione principale è che i rappresentanti della Federazione russa e della bielorussia siano neutrali” ha sottolineato il parlamentare. Il decreto pubblicato sul sito ufficiale del Ministero, quindi, dà il via libera alla partecipazione alle “competizioni olimpiche internazionali, sport non olimpici e sport praticati da persone con disabilità”. Il documento vieta l'invio di squadre nazionali ucraine soltanto ai tornei in cui russi e bielorussi competano sotto la propria bandiera o esprimano la propria identità nazionale con azioni o dichiarazioni pubbliche.

Mondiali di scherma: tensioni tra ucraini e russi

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La campionessa Olga Kharlan non ha stretto la mano della russa Anna Smirnova

Nonostante le ‘aperture’ di Kiev verso i due paesi dell'ex Blocco sovietico, nelle ultime ore si sono registrati forti attriti tra atleti ucraini e russi. Ai Mondiali di scherma 2023, in corso a Milano, la campionessa Olga Kharlan, di origini ucraine, si è imposta con un netto 15-7 contro la russa Anna Smirnova nel tabellone dei 64 di sciabola femminile. Ma è stata squalificata e ora l’intera delegazione di Kiev è a rischio. Accade tutto dopo la stoccata finale: la russa si avvicina all’avversaria per il saluto di rito, cercando di stringerle la mano. Kharlan espone solo la sciabola e il saluto viene convalidato dall’arbitro.
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L’ucraino Igor Reizlin non si è presentato in pedana nella sfida di spada maschile

La Smirnova però non gradisce il gesto e in segno di protesta resta in pedana per 45 minuti, seduta su una sedia come se volesse a tutti i costi quella stretta di mano mancata. Dopo qualche ora la squalifica per la campionessa Kharlan in seguito al ricorso della Federazione russa. Sempre ai Mondiali di Milano, un altro episodio. L’ucraino Igor Reizlin non si è presentato in pedana nella sfida di spada maschile. Non ha sfidato il russo Vadim Anokhin, che così è passato al turno successivo. Anche in questo caso i motivi del ritiro volontario sono adducibili all’attuale situazione geopolitica.