Una festa che parla una lingua soltanto, quella dell’
inclusione che passa attraverso
i valori dello sport. È il senso della
Uefa Unity Euro Cup 2023, la manifestazione calcistica voluta da Uefa e Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e che ha visto fronteggiarsi a Francoforte
16 nazionali composte da calciatori rifugiati.
Gli Azzurri quarti alla Uefa Unity Euro Cup 2023 di Francoforte, voluta da Uefa e Unhcr
Quella italiana, accompagnata dall’ambasciatore
Marco Tardelli, era composta per la grande maggioranza (10 giocatori su 13) da
titolari di protezione internazionale. Il progetto è stato reso possibile anche grazie all’impegno profuso dagli operatori e dai coordinatori delle strutture di accoglienza Sai della Fondazione Solidarietà
Caritas di Firenze, che ha contribuito a mettere insieme un team corrispondente ai requisiti richiesti per prendere parte all’evento.
La "Uefa Unity Euro Cup 2023" è la manifestazione calcistica voluta da Uefa e Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati)
Rifugiati, il calcio è inclusione
“Abbiamo portato in squadra ragazzi provenienti dal Gambia, dalla Siria, dall’Afghanistan, dal Mali, dalla Colombia, dal Ghana e dalla Somalia” racconta
Marzio Mori, responsabile dell’area richiedenti asilo della Fondazione Solidarietà Caritas, sottolineando che molti calciatori provenivano da strutture toscane. “Hanno vissuto
un’esperienza di inclusione e gioia unica. Un’occasione di
riscatto che solo i valori dello sport possono trasmettere” aggiunge Mori.
La nazionale italiana dei rifugiati si è piazzata al quarto posto nel torneo
Così la Figc, da tempo impegnata tramite il Settore Giovanile e Scolastico con il progetto di integrazione “
Rete Refugee Teams” che coinvolge circa 1.800 rifugiati su tutto il territorio italiano (in autunno le fasi interregionali e la finale del Torneo), ha potuto schierare una formazione altamente competitiva. La nazionale italiana dei
rifugiati si è piazzata al quarto posto nel torneo, sconfitta di misura in semifinale (2-1) dalla Finlandia, poi vincitrice del titolo.
La Figc era presente al seguito della squadra con Roberto Basso, il coach Gianluca Salvatori e Cristina Blasetti; Ambassador Marco Tardelli
Nel girone della competizione a 16 squadre, invece, gli azzurri avevano superato Austria e Armenia, oltre a pareggiare con l’Ucraina. La Figc era presente al seguito della squadra con
Roberto Basso, il coach Gianluca Salvatori e Cristina Blasetti, che hanno accompagnato i ragazzi curando in modo attento sia la parte umana che tecnica. Inoltre, tramite il
Settore Giovanile Scolastico, la Federazione ha provveduto al supporto logistico per la preparazione e la partecipazione all'evento, anche mettendo a disposizione i propri collaboratori tecnici per la crescita e competitività della squadra.
La squadra italiana, accompagnata dall’ambasciatore Marco Tardelli, era composta per la grande maggioranza (10 giocatori su 13) da titolari di protezione internazionale
“Questo torneo è l’esempio più evidente di come lo sport resta uno dei
principali volani a disposizione per accorciare le distanze” conclude Mori, anche lui accompagnatore della squadra in questa tre giorni tedesca. “È giusto ringraziare la Uefa, che
ha investito tanto in questo evento: senza il loro impegno questa tre giorni non sarebbe stata indimenticabile per i calciatori come invece è stata” prosegue. E conclude: “È un grande ringraziamento a Marco Tardelli, che è stato al fianco dei ragazzi per tutte le partite e anche fuori dal campo, nei momenti in cui eravamo in gruppo”.
La nazionale italiana dei rifugiati
Unity Euro Cup, come nasce
Nel 2022, per celebrare la
Giornata Internazionale del Rifugiato,
la Uefa in collaborazione con Unhcr ha lanciato la Unity Euro Cup. La
prima edizione si è disputata a Nyon a fine giugno 2022, presso lo stadio di Colovray, con la partecipazione delle Federazioni di Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Malta, Repubblica d’Irlanda e Svizzera. In tale occasione, la squadra italiana si è classificata al
terzo posto alle spalle di Germania e Svizzera.
Il gruppo italiano era guidato dall’Ambassador
Demetrio Albertini, presidente del Settore Tecnico della Figc. E la squadra era formata dall'unione del
gruppo proveniente dall’Afghanistan, ospitato a Firenze dopo il loro arrivo da Herat, e dalla
formazione del Centro Sai di Carmiano, vincitrice dell’edizione 2021 del Torneo Refugee Teams. Il
centro di accoglienza di Carmiano partecipa dal 2017 al torneo legato all'iniziativa sociale sviluppata dal Settore Giovanile Scolastico: nel 2019, nella Fase Nazionale che si è svolta a Bologna, si sono classificati secondi.
Il Team Italy che si è aggiudicato il terzo posto a "Unity Euro Cup 2022"
Nel 2020, a causa di casi di Covid-19 all'interno del girone, non hanno potuto prendere parte alle finali in programma a Roma, alle quali si erano qualificati vincendo le tappe Regionali e Interregionali. Nel 2021 la squadra di Carmiano, invece, è riuscita a conquistare la vittoria del torneo. Grazie all'attività proposta e sviluppata dal Settore Giovanile e Scolastico Figc nonché alla sensibilizzazione, nel 2019, a Copertino, comune vicino a Carmiano, è stata costituita una società sportiva composta da profughi e bambini stranieri denominata “
Rinascita Refugees”.