Afghane giocano la prima partita di cricket dopo la fuga dai talebani: “Speranza di cambiamento”

Il match di beneficenza si è svolto in Australia, dove la maggioranza della nazionale femminile si è rifugiata dopo essere scappate nel 2021. E ora chiedono di creare una squadra di rifugiate e tornano a sognare in grande

di MARIANNA GRAZI
31 gennaio 2025
Match di beneficenza in Australia: una giocatrice afghana in azione (AFP)

Match di beneficenza in Australia: una giocatrice afghana in azione (AFP)

Le giocatrici di cricket dell’Afghanistan hanno disputato ieri, 30 gennaio 2025, la loro prima partita dopo il ritorno al potere nel loro paese d’origine dei talebani tre anni fa e la loro fuga per sfuggire al regime. Si trattava di un match di beneficenza in Australia. Un primo appuntamento che la capitana della squadra Nahida Sapan spera possa dar vita a “un movimento per il cambiamento”. 

Centinaia di atlete sono fuggite dall'Afghanistan quando i talebani hanno preso il potere nell'agosto del 2021, sfuggendo a una linea dura che ha sostanzialmente vietato lo sport e l'istruzione femminile, per poi inasprire le limitazioni fino a includere quasi ogni ambito del vivere comune, dall’abbigliamento in pubblico agli spostamenti, dal lavoro all’intrattenimento. E che ha perseguito tutte coloro che hanno sfidato le autorità, con minacce e vere e proprie esecuzioni a sangue freddo anche di giovanissime.

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“La situazione nel nostro Paese è terribile. Le donne non hanno diritti. Io posso vivere liberamente in Australia e condurre la vita che desidero, ma in Afghanistan è davvero straziante e difficile vivere in quelle condizioni” ha affermato Sapan. La maggior parte delle giocatrici della nazionale femminile di cricket si è infatti stabilita in Australia e qui si è riunita per la prima volta oggi. “Abbiamo grandi speranze per questa partita, perché può aprire le porte alle donne afghane, per l'istruzione, lo sport e il futuro”, ha aggiunto alla vigilia della partita. 

L'Afghanistan Cricket Board ha fatto un passo importante nel novembre 2020, quando ha assegnato a 25 promettenti giocatrici di cricket dei contratti professionali. Ma prima che la squadra avesse la possibilità di giocare, i talebani hanno riconquistato Kabul e dichiarato di fatto la fine del cricket (e dello sport in generale) femminile. Di quelle un tempo sotto contratto, 22 si sono stabilite a Melbourne e Canberra.

Alcune hanno fatto pressione sull'International Cricket Council nella speranza di formare una squadra di rifugiati con un qualche tipo di status ufficiale. “Rimane una profonda tristezza per il fatto che noi, in quanto donne, non possiamo rappresentare il nostro Paese come i colleghi maschi”, hanno scritto alcune giocatrici in una lettera congiunta lo scorso anno, ma il Consiglio ha però finora ignorato questi appelli. Se venisse creata le ragazze potrebbero addirittura sognare la partecipazione ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, dove il cricket torna ad essere una disciplina di gara, come annunciato alla fine dell’edizione francese. 

Così, di loro spontanea volontà, queste ragazze hanno deciso intanto di ritrovarsi per una partita di beneficenza, proprio nella nazione che le ha accolte. “La creazione di questa squadra permetterà comunque a tutte le donne afghane che vogliono rappresentare il loro Paese di riunirsi sotto un'unica bandiera

Diana Barakzai, che ha contribuito a fondare il primo programma di cricket femminile in Afghanistan quasi 20 anni fa, ha definito la partita un “momento straordinario”. “Sono certa che questo sia un grande messaggio per il mondo, affinché faccia qualcosa per le donne afghane” ha dichiarato all'agenzia di stampa AFP. “Soprattutto per riaprire le scuole e dare accesso al lavoro alle donne”.

La partita di giovedì si è svolta al Junction Oval di Melbourne. La squadra afghana ha giocato contro una selezione invitata dalla charity Cricket Without Borders, che ha l’obiettivo di coinvolgere le giovani donne nello sport. L'organo di governo Cricket Australia ha sostenuto la partita, impegnandosi a “difendere” il club femminile afghano ai massimi livelli. “Sono davvero orgoglioso di tutti coloro che in Cricket Australia hanno lavorato per sostenere queste giocatrici da quando sono arrivate in Australia” ha dichiarato il CEO Nick Hockley questa settimana.