Afghanistan, arrestato Matiullah Wesa: promuoveva l'istruzione femminile

Il trentenne ha fondato il progetto Pen Path, per portare la scuola nelle aree rurali del Paese e dare la possibilità a bambine e ragazze di avervi accesso

di MARIANNA GRAZI
28 marzo 2023
La repressione dei diritti delle afghane è ricominciata a partire dall'agosto 2021, quando i talebani sono saliti al potere nel Paese

La repressione dei diritti delle afghane è ricominciata a partire dall'agosto 2021, quando i talebani sono saliti al potere nel Paese

Aveva una missione: promuovere l'istruzione femminile in Afghanistan per bambine e adolescenti, un diritto che è negato loro da due anni e mezzo. Aveva anche fondato un progetto, Pen Path, per portare avanti questo suo importantissimo impegno. Ma Matiullah Wesa, 30 anni, è stato stato arrestato lunedì dalle autorità talebane a Kabul. La notizia è stata diffusa dal fratello e dalla missione Onu nel Paese.
"Stiamo contando le ore, i minuti e i secondi fino a quando le scuole saranno riaperte alle ragazze. Il danno che la chiusura delle scuole provoca è irreversibile e innegabile", scriveva Wesa nell'ultimo tweet dal suo profilo, una settimana fa, all'avvio del nuovo anno scolastico. L'arresto, senza spiegazione, confermato dal fratello: "Matiullah aveva finito di pregare ed era uscito dalla moschea quando è stato fermato da alcuni uomini a bordo di due veicoli", ha detto Samiullah Wesa all'AFP. "Quando Matiullah ha chiesto le loro carte d'identità, lo hanno picchiato e portato via con la forza". Poi è scattata anche la perquisizione alla sua casa: "Hanno messo tutto sottosopra, minacciato i suoi familiari perché non dicano nulla, sequestrato telefonini e computer", ha aggiunto l'uomo, che è stato a sua volta fermato e rilasciato dalle autorità in borghese e rilasciato con un rimprovero. Nello Stato mediorientale, infatti, non sono ammesse voci di protesta o di opposizione al regime. La Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) ha chiesto però alle autorità di "chiarire la sua posizione, le ragioni del suo arresto e di garantire l'accesso alla rappresentanza legale e ai contatti con la sua famiglia".

Chi è Matiullah Wesa

Matiullah Wesa arrestato dai talebani: portava avanti un progetto per promuovere l'istruzione femminile

Trent'anni, originario della provincia meridionale di Kandahar, Wesa è il fondatore e la guida dell'organizzazione Pen Path (Il sentiero della penna) che in tutto l'Afghanistan conta circa 2.400 volontari, da oltre un decennio dediti anima e corpo a promuovere l'istruzione alle donne. Un'attività che da difficoltosa è diventata illegale dopo il ritorno al potere dei talebani, ma che lui e gli altri operatori hanno continuato a portare aventi con coraggio e determinazione, facendo campagne di sensibilizzazione nelle aree rurali più remote o organizzando classi e insegnanti, ma anche distribuendo libri, quaderni, matite e penne gratuite alle studentesse. Un'attività simile a quella che svolgeva, in maniera più solitaria, Ismail Mashal prima del suo brutale arresto i primi giorni dello scorso febbraio: il quale, rilasciato dal carcere un mese dopo, non è stato più visto né sentito in pubblico.
Matiullah Wesa era convinto che le scuole prima o poi avrebbero riaperto le porte alle bambine e alle ragazze, anche dopo il dietrofront del marzo dello scorso anno, quando l'illusione che sarebbe accaduto durò lo spazio di qualche ora e le ragazze tornarono a casa piangendo. Ufficialmente il 'bando di genere' femminile da scuole e università, come dalla maggior parte dei lavori, dai parchi, dalle piscine, palestre e circoli, è una questione provvisoria, in attesa del varo di una legge quadro che definisca le modalità delle attività femminili "nella stretta osservanza della Sharia e della tradizione afghana", sostengono le autorità talebane di Kabul. Una promessa simile a quella fatta dai Talebani prima versione, che governarono con il pugno di ferro l'Afghanistan dal 1996 al 2001, ma che non portò nessuna novità.