Arianna, pancione arcobaleno al Milano Pride: "Presto mamme"

La denuncia della coppia di donne messicane: “In Italia non potranno registrare il bambino all’anagrafe come figlio di entrambe". E a Perugia aprono le famiglie omogenitoriali

di LUCIA LAPI -
24 giugno 2023
Un pancione di sei mesi, ornato dalla scritta ‘pink rainbow or blue, your 2 moms love you’

Un pancione di sei mesi, ornato dalla scritta ‘pink rainbow or blue, your 2 moms love you’

Un pancione di sei mesi, ornato dalla scritta ‘pink rainbow or blue, your 2 moms love you’. ‘’Siamo qui per lamentarci del fatto che ora non possiamo più registrare il bambino. Stiamo facendo passi indietro allucinanti, è vergognoso’’, racconta Arianna, 37enne messicana, che il prossimo 29 settembre diventerà mamma insieme alla moglie Veronica, di 31 anni.

Arianna: "Nostro figlio avrà due mamme"

La coppia vive a Bergamo, ma si è recata in Austria per ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. ‘’Abbiamo scelto l’Austria perché il donatore è aperto e il bambino a 14 anni può scegliere di sapere chi è il suo padre biologico’’, spiegano le due donne, insieme da tempo e sposate in Messico.
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In Italia sono quasi 150mila figli di coppie omogenitoriali

Per la nascita del bambino (hanno deciso di non conoscere il sesso prima del parto) resteranno a Bergamo, anche se da quest’anno in Italia non potranno registrarlo all’anagrafe come figlio di entrambe. ‘’Quando a ottobre abbiamo iniziato il percorso di procreazione assistita, credevamo di poter registrare’’, dice Arianna, sottolineando che ‘’non è giusto che Veronica non venga considerata mamma quanto me, perché abbiamo scelto insieme di avere un figlio e ci siamo prese l’impregno entrambe’’.
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La manifestazione per i diritti lgbtqi+ in Lombardia

Per essere riconosciute tutte e due come madri dovranno passare per l’adozione in casi particolari, ‘’un iter burocratico di più di un anno, che non è tutelato. Speriamo che non mi succeda nulla nel frattempo’’, dice la donna incinta al sesto mese. Se il parto avvenisse in altri Paesi, le due donne potrebbero registrare il figlio come coppia, allora perché non partorire all’estero? ‘’È vero, altrove avremmo una vita più facile, ma ci piacciono le sfide. Viviamo qui, perché dobbiamo andare via noi?’’, si chiede Veronica.

Umbria Pride a Perugia, aprono le Famiglie Arcobaleno

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C’erano le attiviste e gli attivisti di Famiglie arcobaleno, trasportati da un trenino, ad aprire il corteo dell’Umbria Pride 2023

C’erano le attiviste e gli attivisti di Famiglie arcobaleno, trasportati da un trenino, ad aprire il corteo dell’Umbria Pride 2023. In migliaia, tutti coloratissimi, si sono ritrovati davanti all’Arco etrusco di Perugia per poi attraversare le strade e le piazze della città. Arrivo in piazza IV Novembre dove è stato allestito un palco per la cerimonia finale. La decisione di partire con l’associazione dei genitori omosessuali all’inizio del corteo, con lo slogan «è l’amore che crea una famiglia» scritto nelle magliette viola indossate anche dai più piccoli, è stata presa da tutte le associazioni del coordinamento in risposta, hanno ricordato gli organizzatori prima della partenza, "alle politiche oscurantiste del governo che nega i diritti ad una parte di società». La scelta è arrivata dopo le circolari ministeriali che hanno imposto lo stop alle trascrizioni degli atti di nascita dei figli e delle figlie di coppie dello stesso sesso e dopo l’approdo alla Camera dei deputati di un disegno di legge per 'criminalizzare', come sostengono gli organizzatori, le coppie che si rivolgono all’estero per la Gestazione per altri. A caratterizzare l’evento di Perugia anche il gemellaggio con l'evento a Kyiv, capitale Ucraina, che ha così unito le manifestazioni finali delle due città dopo l’evento Fra guerra e pace che nel dicembre scorso - ricordano ancora dal coordinamento - aveva portato a Perugia alcune delle attiviste ucraine per parlare delle ripercussioni della guerra sulla comunità Lgbtqia+. A Perugia in piazza anche per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali ucraine. Come fatto già lo scorso anno con il corteo che era stato aperto dalle bandiere dele manifestazioni di Kyiv e del Kharkiv, che avevano sfilato per le strade di Perugia in segno di solidarietà con la comunità Lgbtqia+ e tutto il popolo ucraino.