Il ricorso di Carlo Gentili, cittadino immobilizzato dalla Sla, contro il divieto di utilizzo della firma digitale per sottoscrivere liste elettorali finisce in tribunale: si terrà domani, alla Corte Costituzionale, un'udienza sui diritti democratici e l'inclusione. La notizia arriva da una nota l'Associazione Coscioni, che spiega: “Se la Consulta riconoscesse la discriminazione, il divieto potrebbe essere superato almeno per le persone con disabilità grave".
"Questo tema assume ancora più rilievo dal momento che, da luglio 2024, è operativa la piattaforma pubblica per la sottoscrizione digitale di referendum e proposte di legge di iniziativa popolare, uno strumento che potrebbe essere esteso anche alla raccolta firme per liste elettorali e candidature. Carlo Gentili, completamente paralizzato a causa della Sla, aveva tentato di firmare digitalmente la lista elettorale 'Referendum e Democrazia' per le elezioni regionali dello scorso anno. Tuttavia, la normativa vigente esclude l'utilizzo della firma digitale per questa finalità, negando a molte persone con gravi disabilità la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica. Con il sostegno dell'Associazione Luca Coscioni, della Segretaria Nazionale Avv. Filomena Gallo e dell'assistenza legale dell'Avv. Giuliano Fonderico, Gentili ha presentato ricorso. Il Tribunale di Civitavecchia ha rimesso la questione alla Corte Costituzionale".
"La tecnologia può abbattere le barriere che la mia malattia ha posto tra me e la partecipazione democratica. Chiedo che venga garantito anche a me e a tanti altri il diritto di essere parte attiva nella vita politica del Paese" afferma in un video messaggio Carlo Gentili. "Il mio ricorso vuole dare la possibilità a persone malate e con disabilità di poter partecipare alla vita pubblica in Italia, ma è anche una richiesta di poter utilizzare la tecnologia a nostra disposizione per far vivere la democrazia per chiunque abbia la cittadinanza italiana” ha aggiunto.
Per Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni "il ricorso di Carlo Gentili è un'occasione storica per il nostro Paese. Dopo l'attivazione della piattaforma digitale per referendum e leggi di iniziativa popolare, non esistono motivi giuridici, tecnici o politici per impedire che questa tecnologia venga utilizzata anche per le liste elettorali, iniziando proprio da chi altrimenti resta escluso dalla vita democratica".