Addio Dikembe Mutombo: leggenda del basket Nba sempre dalla parte dell’Africa

Aveva 58 anni e nel 2022 gli era stato diagnosticato un cancro al cervello. Silver: “Eccezionale in campo, fuori ha riversato il suo cuore e la sua anima nell'aiutare gli altri”

30 settembre 2024
Dikembe Mutombo

Dikembe Mutombo

Dikembe Mutombo, leggenda dell'NBA e Hall of Famer, dal grandissimo spirito umanitario e filantropico, è morto a 58 anni di cancro al cervello. Ad annunciarlo, lunedì 30 settembre, è stata proprio la lega di pallacanestro americana. Al momento della scomparsa, a causa del tumore cerebrale che gli era stato diagnosticato 2 anni fa, era circondato dalla sua famiglia.

In ‘difesa’ contro la malattia

Dikembe Mutombo Mpolondo Mukamba Jean-Jacques Wamutombo, questo il nome completo del leggendario giocatore, ha militato in NBA per 18 stagioni ed è considerato uno dei più grandi difensori della storia di questo sport: 4 volte premiato come migliore dell'anno in questo ruolo, e secondo solo a Olajuwon come stoppatore più forte di sempre. Nel 2022 fa aveva rivelato pubblicamente la sua battaglia contro un tumore al cervello. Ce lo immaginiamo scuotere il suo ditone – quel suo gesto caratteristico che rimarrà impresso nelle generazioni a venire – e dire a quella terribile malattia: “Not in my house”, quasi una minaccia verso quel male che se l’è invece portato via. 

Dikembe Mutombo
Dikembe Mutombo

L’addio dell’NBA alla sua leggenda 

Il Commissioner Adam Silver ha rilasciato una dichiarazione commossa dopo l’annuncio della sua morte: 

“Dikembe Mutombo era semplicemente il più grande in campo, era uno dei più grandi artisti della stoppata e difensori nella storia della NBA. Fuori dal campo ha riversato il suo cuore e la sua anima nell'aiutare gli altri.

Non c'era nessuno più qualificato di Dikembe per essere il primo ambasciatore globale della NBA. Era un filantropo nel profondo. Amava il modo in cui il basket poteva avere un impatto positivo sulle comunità, soprattutto nella sua Repubblica Democratica del Congo e in tutto il continente africano. Ho avuto il privilegio di viaggiare per il mondo con Dikembe e di vedere di persona come la sua generosità e la sua compassione abbiano risollevato le persone.

Nel corso degli anni è stato sempre presente agli eventi della NBA, con il suo sorriso contagioso, la sua voce profonda e potente e il suo caratteristico scuotimento delle dita, che lo hanno reso famoso agli appassionati di basket di ogni generazione.

Lo spirito indomito di Dikembe permane in coloro che ha aiutato e ispirato nel corso della sua straordinaria vita. Io sono una delle tante persone che sono state toccate dal suo grande cuore e mi mancherà moltissimo. A nome di tutta la famiglia NBA, invio le mie più sentite condoglianze alla moglie di Dick, Rose, e ai loro figli, ai suoi numerosi amici e alla comunità mondiale del basket, che lui amava veramente e che lo ricambiava”.

Lo spirito umanitario

Un grandissimo in campo ma altrettanto, se non di più, fuori dalla palestra. Era questo Mutombo, le cui numerose opere di beneficenza gli sono valse due J. Walter Kennedy Citizenship Award nel 2001 e nel 2009.

Nel 1997 aprì la Dikembe Mutombo Foundation con lo scopo di migliorare le condizioni di vita della Repubblica Democratica del Congo, sua nazione d’origine. E nello stesso anno l’ente iniziò a pianificare l’apertura di un ospedale da 29 milioni di dollari e 300 posti letto nella periferia della sua città natale, Kinshasa. Inaugurato 10 anni dopo, è stato chiamato Biamba Marie Mutombo Hospital, in onore della sua defunta madre, morta a causa di un ictus.

Quattro anni fa la fondazione che porta il suo nome invece ha iniziato la costruzione della Samuel Mutombo Institute of Science & Entrepreneurship, una scuola per bambini e adolescenti dalle materne alla fine dell'high school, situata fuori dalla città di Mbuji-Mayi nella Repubblica Democratica del Congo. In questo caso l'istituto prende il nome da suo padre, morto nel 2003 ed è stato aperto nel 2021.

Dikembe Mutombo
Dikembe Mutombo

Altri impegni

Per le sue azioni, nel 2000, era stato selezionato come uno dei 20 vincitori dei President's Service Awards, la più alta onorificenza degli Stati Uniti per il volontariato. Il 13 aprile 2011, la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health gli ha conferito  il Goodermote Humanitarian Award per “i suoi sforzi per ridurre la poliomielite a livello globale e per il suo lavoro nel migliorare la salute delle popolazioni trascurate e svantaggiate nella Repubblica Democratica del Congo”. E anche del Sudan e di Washington, città dove viveva da anni. 

Ancora, è stato portavoce delle Nazioni Unite, sostenitore e dirigente del Comitato Paralimpico così come dell'organizzazione di volontariato Special Olympics, ha finanziato la nascita del servizio “Ask the doctor” che permette a tutti di entrare in contatto con i migliori specialisti medici. Ha partecipato al programma NBA Basketball Without Borders, nel quale, insieme ad altri giocatori, ha girato l'Africa per spargere la conoscenza sul basket e migliorare le infrastrutture.

Nel 2011, Mutombo e Sam Perkins, come inviati sportivi di SportsUnited si sono recati in Sudan del Sud, dove hanno condotto una serie di corsi sulla pallacanestro con 50 giovani e 36 allenatori. Ciò ha contribuito alla missione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America di rimuovere le barriere e creare un mondo in cui le persone con disabilità godano di una piena inclusione nella società.