Eredità delle donne, Gucci racconta l'impegno per contrastare la violenza di genere

Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci, ha spiegato le iniziative della Maison sul territorio a sostegno dell’emancipazione e delle donne vittime di violenza

di LUCIA LAPI
23 ottobre 2022
Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci

Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci

Dal palco del Festival L’Eredità delle donne, che Gucci sostiene da cinque anni come partner fondatore, Antonella Centra, Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci, ha raccontato l’impegno della Maison sul territorio a sostegno dell’emancipazione e delle donne vittime di violenza.

Nel corpo della violenza

Ospite del panel Nel corpo della violenza, che ha visto la partecipazione di personalità come Alessandra Kustermann, Chiara Lalli, Edoardo Albinati, Elena Baragli, Giulia Minoli e Lella Palladino con la moderazione della giornalista Tiziana Ferrario, Centra ha raccontato il percorso intrapreso da Gucci per promuove iniziative volte a contribuire in modo concreto all’indipendenza e all’empowerment femminile

Antonella Centra in un momento del panel "Nel corpo della violenza", che ha visto la partecipazione di personalità come Alessandra Kustermann, Chiara Lalli, Edoardo Albinati, Elena Baragli, Giulia Minoli e Lella Palladino con la moderazione della giornalista Tiziana Ferrario (foto Giacomo Maestri)

Ospite del panel Nel corpo della violenza, che ha visto la partecipazione di personalità come Alessandra Kustermann, Chiara Lalli, Edoardo Albinati, Elena Baragli, Giulia Minoli e Lella Palladino con la moderazione della giornalista Tiziana Ferrario, Centra ha raccontato il percorso intrapreso da Gucci per promuove iniziative volte a contribuire in modo concreto all’indipendenza e all’empowerment femminile. In particolare, il Festival è stata occasione, come affermato da Centra per “portare la nostra testimonianza in un panel dedicato alle questioni della violenza di genere”. Attraverso la collaborazione con alcune delle principali associazioni italiane, tra cui l’associazione Artemisia, Gucci porta avanti programmi che mettono al centro l’accoglienza delle donne che hanno subito violenza ma, soprattutto sottolinea Centra “il nostro più grande impegno è quello di supportarle nel riprendere un cammino di autonomia. Ogni azione che ci impegniamo a sostenere segue infatti una direzione ben precisa: restituire dignità e autonomia alle donne vittime di violenza attraverso percorsi di formazione e inserimento al lavoro dove le imprese agiscono da connettore”.
Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci

Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci

Inclusione per Gucci significa infatti creare e garantire un senso di appartenenza, sia all’interno dell’azienda che all’esterno, verso la comunità più estesa.
Antonella Centra in un momento del panel "Nel corpo della violenza", che ha visto la partecipazione di personalità come Alessandra Kustermann, Chiara Lalli, Edoardo Albinati, Elena Baragli, Giulia Minoli e Lella Palladino con la moderazione della giornalista Tiziana Ferrario (foto Giacomo Maestri)

Antonella Centra in un momento del panel "Nel corpo della violenza", che ha visto la partecipazione di personalità come Alessandra Kustermann, Chiara Lalli, Edoardo Albinati, Elena Baragli, Giulia Minoli e Lella Palladino con la moderazione della giornalista Tiziana Ferrario

Internamente, la Maison si impegna ad assicurare piena rappresentanza di genere ed equità salariale a tutti i livelli, anche attraverso un monitoraggio costante sia a livello globale sia in Italia, dove Gucci è stata tra le prime aziende ad adottare il Bilancio di Genere - uno strumento innovativo che permette di identificare e implementare azioni volte a promuovere una cultura inclusiva e sostenere il cambiamento a favore della parità di genere in azienda. All’esterno, il percorso promosso da Gucci si concretizza attraverso collaborazioni come quella, ormai pluriennale, con il Festival dell’Eredità delle Donne, che segue alcuni nuovi progetti avviati dalla Maison attraverso CHIME FOR CHANGE, la campagna globale di Gucci che unisce le persone in ogni parte del mondo nella lotta contro l’uguaglianza e l’espressione di genere. Ripercorrendo le collaborazioni, Centra ha approfondito l’impegno di Gucci a Firenze, dove ricorda che “attraverso CHIME FOR CHANGE, abbiamo avviato diversi progetti - oltre a BEAWARE NOW - siamo al fianco dell’associazione Artemisia, che è il punto di riferimento cittadino per il sostegno alle vittime di violenza di genere. Con il progetto Sostieni la Libertà supportiamo l’attivazione di percorsi e di misure personalizzate di sostegno alle donne”.

Il panel di domenica 23 ottobre

Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci

Antonella Centra, executive vice president general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci

Il panel è stato anche l’occasione per presentare il progetto pilota avviato dalla Maison in collaborazione con l’Associazione Pelle Recuperata Italiana, ASPRI e che vede coinvolta l’associazione Artemisia di Firenze. Il progetto, come ha ricordato Antonella Centra nasce dall’obiettivo di “creare nuove sinergie tra il nostro impegno sociale e la nostra iniziativa di economia circolare Gucci-Up, la nostra iniziativa dedicata al recupero e al riutilizzo creativo di materiali di scarto per contribuire alla salvaguardia delle risorse naturali”.

L'iniziativa Gucci-Up

Si tratta di una iniziativa che si svolgerà a Firenze, a Scandicci, e che offrirà ad alcune donne vittime di violenza, selezionate dall’associazione Artemisia, un percorso di formazione professionalizzante nell’ambito della pelletteria. “Il supporto che diamo è nella materia prima - che doniamo loro dalla nostra produzione e che diventa così grazie al loro contributo nuova risorsa - ma anche nel sostegno ai percorsi di formazione professionalizzante”, conclude Centra. Un percorso in cui le donne potranno avere la possibilità di reinserirsi nel contesto socio-lavorativo, partecipando attivamente ad un progetto di circolarità che, dopo un primo periodo di formazione in laboratorio, proseguirà con opportunità di tirocinio.