Un'intervista a cuore aperto e "non vi preoccupate se balbetto".
Fedez l'aveva annunciata così nelle storie Instagram, la chiacchierata con Fabio Fazio a
Che tempo che fa domenica 29 ottobre e così è stata. Il rapper, 34 anni, ha toccato vari argomenti: dalla
malattia - il tumore al pancreas - della quale non aveva mai parlato in pubblico (se non sui suoi social), ai soldi dedicati al
"Bonus psicologico" nella nuova finanziaria, lanciando un appello alla premier Giorgia Meloni, e per finire del progetto a cui sta lavorando con la sua fondazione. Immancabile il ricordo di
Gianluca Vialli, scomparso lo scorso gennaio dopo la lunga lotta contro il cancro.
Fedez e la richiesta al Governo
"Chiedo al governo di
non tagliare il bonus psicologo: sarebbe come sputare in faccia alle persone che ne hanno bisogno", esordisce così Fedez portando alla luce dei dati drammatici:
due milioni di adolescenti soffrono di disturbi mentale (Istat), e l'Organizzazione Mondiale Sanità ha dichiarato che la seconda causa di morte tra i ragazzi e le ragazze di questa fascia d'età è il suicidio. E aggiunge: "Questi dati sono pervenuti a chi ci governa, è un'emergenza concreta di cui nessuno parla. Volevo cogliere l'occasione per dire una cosa: lo scorso governo ha stanziato per il bonus psicologo 25 milioni di euro, che hanno coperto solo il 10% della domanda, quindi il 90% è rimasto a bocca asciutta". "Con la nuova finanziaria, il nuovo governo ha deciso di tagliare i 25 milioni, che erano comunque insufficienti, e di portarli a 5. Quello che voglio chiedere, sommessamente, a
Giorgia Meloni e a Giorgietti è di non tagliare questi soldi perché significherebbe sputare in faccia a persone che ne hanno bisogno.
Chiedo che non venga fatto", le sue parole.
"Finalmente a casa", così l'artista dopo il ritorno dall'ospedale (Instagram)
Il problema della salute mentale
L'artista ha poi proseguito sul tema della
salute mentale, citandosi in prima persona. Dopo la sua recente esperienza in ospedale infatti, il rapper ha capito che si tratta di una emergenza a tutti gli effetti, che ha bisogno di un'azione concreta. "
Una mia amica mi ha convinto a parlarne dicendo che dovevo raccontare la mia esperienza anche rispetto all'utilizzo degli psicofarmaci. Dopo quell'intervista ho iniziato a capire quanto questa situazione fosse un'emergenza", ha continuato. Con la sua Fondazione, il cantante ha annunciato di volere aprire un
centro di aggregazione che fornisce assistenza sanitaria gratuita ad adolescenti con problemi di salute mentale. "
E' il mio sogno", ha raccontato il rapper visibilmente emozionato. "Nel 2024 festeggeremo i 100 anni di Franco Basaglia che ha combattuto contro lo stigma della salute mentale, sarebbe un ottimo regalo per la memoria di Basaglia se questo governo facesse qualcosa per la salute mentale". In particolare, sullo stigma della malattia, il 34enne ha ricordato un episodio vissuto personalmente. "Non è sempre facile portare avanti battaglie, penso che i giornalisti abbiano una responsabilità rispetto allo stigma". "A me è capitato che una giornalista mi additasse come un
narcisista patologico come sinonimo di pezzo di merda e si tratta di una persona che con le parole dovrebbe avere dimestichezza. Fare diagnosi a caso la trovo una cosa su cui fare un minimo di attenzione".
La visita del cantante al Centro Tog, l'istituto che si prende cura di bambini con problematiche neurologiche complesse (Instagram)
Il rapporto con Gianluca Vialli e con l'opinione pubblica
Poi l'attenzione si è spostata
sulla telefonata con
Gianluca Vialli la sera prima dell'intervento. Tra l'ex giocatore e il rapper infatti si è creato un profondo legame, pur non essendosi mai visti di persona. "
La malattia mi ha fatto capire l'importanza del tempo. Non sono diventato una persona migliore perché ho avuto altri problemi con la salute mentale ma ci sto lavorando". E sulla paura ha aggiunto: "Dopo l'ultimo episodio la paura è tornata abbastanza, non mi aspettavo in così poco tempo
di rischiare la vita di nuovo". Infine l'ultimo tema affrontato da Fedez è stato quello legato al rapporto con l'
opinione pubblica e alla percezione che il mondo esterno ha di lui. "Dipende dai periodi. L'opinione pubblica non ha sempre la stessa opinione", ha risposto. "Secondo me non sempre corrisponde con chi sono io realmente ma piuttosto che il pubblico sono alcuni giornalisti che fanno un'interpretazione di me che non è la verità. E spesso non riesco a trattenermi dal rispondere. Anche se
tacere a volte è meglio, me lo avete insegnato tu e mia moglie", conclude il cantante. Visibilmente emozionato ma senza tentennamenti, Fedez ha salutato il pubblico glissando sulla presenza all'Ariston dopo la gag sulla possibile conduzione di Fiorello al
Festival di Sanremo che avrebbe previsto la direzione artistica affidata proprio al rapper di Milano.