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Home » HP Trio » Sanremo 2023, messaggi di pace e per i diritti Lgbtq+ dal palco dell’Ariston

Sanremo 2023, messaggi di pace e per i diritti Lgbtq+ dal palco dell’Ariston

Gianluca Grignani show: "No War" sulla camicia e un bracciale simbolo della comunità queer. Ma non mancano le polemiche

Barbara Berti
10 Febbraio 2023
Il messaggio di pace di Gianluca Grignani dal palco di Sanremo 2023

Il messaggio di pace di Gianluca Grignani dal palco di Sanremo 2023

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A Sanremo 2023 Gianluca Grignani tra il messaggio di pace e l’accusa di bestemmia. Durante la terza serata della 73esima edizione del festival di Sanremo, Gianluca Grignani ha riproposto il suo “Quando ti manca il fiato”, un brano struggente e intimo in cui riesce a raccontare il difficile rapporto con il padre. “Emotivamente è una canzone molto impegnativa e faticosa per me, anche per questo l’ho provata poco. Mi sento un un po’ come una bandiera al vento: Sanremo è già complicato di suo, anche per uno ‘sgamato’ come me, così ho alzato ancora di più l’asticella” sono le parole del cantautore milanese classe 1972 che per la serata delle cover, accompagnato da Arisa, proporrà “Destinazione Paradiso”.

Gianluca Grignani
Gianluca Grignani

Nella terza serata di Sanremo 2023, durante la performance, ha avuto un intoppo: ha dovuto interrompere l’esibizione per alcuni problemi tecnici che gli impedivano di sentirsi. Il ‘poeta maledetto’ con calma ed educazione ha alzato la mano, ha fatto capire all’orchestra che qualcosa non andava. “Chiedo scusa, è colpa mia, a 50 anni ho imparato come si fa, a 20 non lo avrei saputo fare” ha detto Grignani con evidente riferimento a quanto il ventenne Blanco aveva fatto due sere prima, ovvero distruggere gli addobbi floreali perché non sentiva in cuffia la musica.

 

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Un post condiviso da Gianluca Grignani (@gianlucagrignaniofficial)

Insomma, Grignani, da uomo maturo non si è fatto prendere dal panico o dall’agitazione. Quindi, con eleganza è ripartito. Dopo la seconda esibizione, ha concluso salendo sulla scalinata e girandosi di spalle ha mostrato la scritta “No war” stampata sul retro della camicia, per poi uscire dall’alto della scala. Ma non è tutto: Grignani ha indossato un bracciale con il simbolo LGBTQ+.

Il cantautore è ritornato poi sul palco per ricevere il mazzo di fiori che Amadeus consegna a ogni artista. Ha preso i fiori, dicendo a voce bassa: “Porto via” per poi andare verso il pubblico e lanciarli in platea. Ma questo “porto via” quasi sussurrato è stato scambiato da vari utenti del web per una bestemmia. Un tam tam social che ha accompagnato la serata sanremese con “Striscia la notizia” tra i primi a lanciare il dubbio sulle parole pronunciate dall’artista che, però, è stato difeso da tanti fan.

 

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Un post condiviso da Striscia la notizia (@striscialanotizia)

A chiudere la querelle social ci pensa lo stesso Grignani. “Non so chi si è inventato questa cosa, ho detto ‘porto via’ prendendo i fiori, non ho detto qualsiasi altra cosa” dice il cantante. E aggiunge: “E’ passato su Raiuno messaggio di oltre un minuto contro la guerra, contro la violenza sulle donne e, fermando l’esibizione, anche sulla differenza che fa l’età. Questo è quello che vorrei che fosse colto”.

Sanremo e la pace

Piero Peù con la bandiera della pace a Sanremo 2023
Piero Peù con la bandiera della pace a Sanremo 2023

Il primo artista a portare un messaggio di pace a Sanremo 2023 è stato il rocker toscano Piero Pelù, ospite nella prima serata sul palco del Suzuki Stage. Durante la sua performance ha mostrato una bandiera arcobaleno con la scritta “pace” attaccata all’asta del microfono e sventolata con convinzione a favore di telecamera. Un gesto che il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, ha così commentato: “Ringraziamo Piero Pelù per aver portato la bandiera della pace dentro lo spettacolo del festival. Auspichiamo che lo facciano altre/i artiste/i e magari Gianni Morandi che dette voce con una celebre canzone al movimento contro la guerra in Vietnam. Gli regaleremmo molto volentieri una bandiera della pace”.

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Gianluca Grignani
Gianluca Grignani
Nella terza serata di Sanremo 2023, durante la performance, ha avuto un intoppo: ha dovuto interrompere l’esibizione per alcuni problemi tecnici che gli impedivano di sentirsi. Il ‘poeta maledetto’ con calma ed educazione ha alzato la mano, ha fatto capire all’orchestra che qualcosa non andava. “Chiedo scusa, è colpa mia, a 50 anni ho imparato come si fa, a 20 non lo avrei saputo fare” ha detto Grignani con evidente riferimento a quanto il ventenne Blanco aveva fatto due sere prima, ovvero distruggere gli addobbi floreali perché non sentiva in cuffia la musica.
 
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Insomma, Grignani, da uomo maturo non si è fatto prendere dal panico o dall’agitazione. Quindi, con eleganza è ripartito. Dopo la seconda esibizione, ha concluso salendo sulla scalinata e girandosi di spalle ha mostrato la scritta “No war” stampata sul retro della camicia, per poi uscire dall’alto della scala. Ma non è tutto: Grignani ha indossato un bracciale con il simbolo LGBTQ+. Il cantautore è ritornato poi sul palco per ricevere il mazzo di fiori che Amadeus consegna a ogni artista. Ha preso i fiori, dicendo a voce bassa: “Porto via” per poi andare verso il pubblico e lanciarli in platea. Ma questo “porto via” quasi sussurrato è stato scambiato da vari utenti del web per una bestemmia. Un tam tam social che ha accompagnato la serata sanremese con “Striscia la notizia” tra i primi a lanciare il dubbio sulle parole pronunciate dall’artista che, però, è stato difeso da tanti fan.
 
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A chiudere la querelle social ci pensa lo stesso Grignani. “Non so chi si è inventato questa cosa, ho detto 'porto via' prendendo i fiori, non ho detto qualsiasi altra cosa” dice il cantante. E aggiunge: “E’ passato su Raiuno messaggio di oltre un minuto contro la guerra, contro la violenza sulle donne e, fermando l’esibizione, anche sulla differenza che fa l'età. Questo è quello che vorrei che fosse colto”.

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Piero Peù con la bandiera della pace a Sanremo 2023
Piero Peù con la bandiera della pace a Sanremo 2023
Il primo artista a portare un messaggio di pace a Sanremo 2023 è stato il rocker toscano Piero Pelù, ospite nella prima serata sul palco del Suzuki Stage. Durante la sua performance ha mostrato una bandiera arcobaleno con la scritta “pace” attaccata all’asta del microfono e sventolata con convinzione a favore di telecamera. Un gesto che il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, ha così commentato: “Ringraziamo Piero Pelù per aver portato la bandiera della pace dentro lo spettacolo del festival. Auspichiamo che lo facciano altre/i artiste/i e magari Gianni Morandi che dette voce con una celebre canzone al movimento contro la guerra in Vietnam. Gli regaleremmo molto volentieri una bandiera della pace”.
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