Festa della mamma: Nicole, orfana di femminicidio cresciuta dalla zia

Greta Rico, fotoreporter, ha documentato la storia della cugina Siomara in un progetto che ha chiamato "Substitute Mother"

di MARIANNA GRAZI
14 maggio 2023
Siomara e Nicole

Siomara e Nicole

La sua mamma è stata uccisa con tre colpi di pistola e sul corpo sono state trovate tracce di violenza sessuale. Un femminicidio. Da allora la piccola Nicole, figlia della vittima, Fernanda, ha trovato in un'altra figura femminile l'affetto materno che le era stato così ferocemente strappato. La CNN racconta la loro storia, una storia di alti e bassi, di ripartenza e difficoltà quotidiane, ma anche di amore smisurato per una bambina che, già piccolissima, ha perso la persona più importante della sua vita ma ne ha trovata un'altra pronta a prendersi cura di lei come una madre naturale. Perché, lo ribadiamo nel giorno in cui si celebra la Festa della Mamma in gran parte del mondo, è genitore chi sceglie di esserlo.

Nicole, orfana di femminicidio

I fatti risalgono a sei anni fa, quando il corpo della donna è stato trovata senza vita in un sacco della spazzatura in una strada del Messico. Mentre la sua famiglia aspettava delle risposte dalla giustizia, che alla fine non ha mai ricevuto, c'era una questione particolarmente urgente da affrontare: chi si sarebbe preso cura di Nicole, la bimba di 3 anni di Fernanda?
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Nicole aveva 3 anni quando sua madre Fernanda è stata assassinata in Messico. Lei è un'orfana di femminicidio che ha trovato nella zia Siomara una nuova figura materna (Instagram / Greta Rico)

Il padre di Nicole era assente. La nonna materna era morta cinque anni prima. Si è così presentata la zia Siomara, una donna single che, a 27 anni, non si sarebbe mai aspettata di diventare madre. "Non ha mai voluto essere una mamma, e anzi è stata molto categorica al riguardo", ha detto Greta Rico, una fotoreporter che ha documentato la storia di Siomara in un progetto che ha chiamato "Madre Sustituta". "E poi, per quello che è successo, quando ha deciso di prendersi cura di Nicole, per lei è stato molto, molto difficile - aggiunge -. Oserei dire che è ancora dura. Ma si amano così tanto e hanno già una dinamica naturale di madre e figlia".

Il progetto di Greta Rico "Madre Sustituta"

Attraverso le foto di Rico, mentre testimonia com'è stata la vita di Siomara e Nicole negli ultimi anni, vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sul femminicidio, la forma più estrema di violenza di genere, definita come "l'omicidio intenzionale di donne in quanto donne". Fernanda era infatti la cugina della fotoreporter. La maggior parte dei Paesi, compresi gli Stati Uniti, non distingue i femminicidi dagli altri omicidi, ma il Messico è uno degli almeno 16 Paesi al mondo che lo fanno.  Purtroppo però non basta, come testimoniano i gruppi per i diritti delle donne dello Stato, secondo cui sono troppo poche le uccisioni classificate come femminicidi e ancora meno i colpevoli assicurati alla giustizia.
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Il lavoro di Greta Rico "Madre Sustituta" è stato premiato al Leica Women Photo Project

Sulla morte di Fernanda, avvenuta a novembre 2017, non è mai stata aperta un'indagine, ha detto la reporter, e non è stata classificata come femminicidio anche se c'erano prove di violenza sessuale. L'ultima immagine che ha di lei è quella nella bara, durante il suo funerale. "Le vittime di femminicidio hanno il diritto di essere ricordate con compassione e dignità", prosegue fotografa. "Molte donne, qui nel mio Paese, da qualche anno a questa parte pensano che le autorità non si preoccupino abbastanza delle nostre vite, di ciò che ci accade", ha spiegato Rico. Greta vorrebbe che il suo governo facesse di più per aiutare gli orfani di femminicidio e le persone che se ne prendono cura, che sono quasi sempre donne: le sorelle, le zie, le nonne di questi. "Non ci sono politiche pubbliche a sostegno di queste figure. Non esiste nemmeno un termine legale per chiamare queste caregiver. E non c'è alcun tipo di aiuto per questi bambini".

Le difficoltà della nuova vita

Da quando Fernanda è morta, Siomara e Nicole si sono trasferite nove volte. Per la donna non è stato facile mantenere un lavoro che le permettesse la flessibilità necessaria per prendersi cura della figlioccia. "È una bambina che ha subito un trauma, che ha bisogno di molte attenzioni, che ha bisogno di un grande sostegno psicologico", racconta Rico.
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Per Siomara è stato molto difficile dover adattare la propria vita a quella di madre di una bambina orfana di femminicidio e ha perso molti lavori (Instagram / Women Photograph)

Le difficoltà, quindi non mancano e "mia cugina molto spesso ha dovuto chiedere permessi al lavoro per cambiare gli orari o per non andare ogni tanto. Alla fine viene sempre licenziata. Ha cambiato spesso impiego da quando tutto è iniziato". Ora Siomara lavora nelle vendite di un centro commerciale da un anno, il periodo più lungo da quando è morta sua sorella.

Il collegio

Un grande aiuto è stata la recente iscrizione di Nicole a un collegio speciale, creato per le bambine che provengono da situazioni di vulnerabilità: la piccola ora vive lì 5 giorni alla settimana, ricevendo l'istruzione e il sostegno psicologico di cui ha bisogno. Questo le ha dato anche maggiore stabilità. "Non si sposta più da una scuola all'altra e non cambia più compagnie" continua la fotoreporter che ne racconta la storia. "Ora ha tante buone amiche. Dormono insieme nella stessa stanza, hanno una routine. Si preoccupano molto l'una dell'altra e tra loro c'è anche un forte legame. Sono come una famiglia". Siomara va a prendere la nipote il venerdì e trascorrono insieme i fine settimana, le feste e le vacanze.

"Essere una mamma è una lotta"

"A volte non voglio che rimanga a scuola, però devo sopportare lo stare sola: è l'unico modo per continuare a lavorare", ha spiegato. Prima della morte della sorella, Siomara aveva in mente di continuare gli studi, magari di viaggiare all'estero. Questi progetti sono stati accantonati.
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Siomara e Nicole erano molto legate anche prima della morte di Fernanda. Ora non solo sono una famiglia ma tra loro c'è un rapporto di fiducia assoluta (Instagram / Women Photograph)

"Essere mamma a volte è una lotta", ha raccontato alla cugina. "Ci sono giorni in cui sento di non farcela. Mi fa soffrire molto che i miei sogni vengano messi da parte. Ma quando penso a (Nicole), mi rendo conto che ha bisogno di me". Lei e la nipote erano molto legate anche prima della morte di Fernanda. Quando Siomara era più giovane, era la "zia cool", che portava Nicole al cinema e la viziava con i giocattoli. Ora non solo sono come madre e figlia, sono anche migliori amiche. "È stato molto, molto bello stare con loro, vederle diventare più forti insieme", dichiara Greta Rico. "Una delle cose più belle per me è stato vedere il rapporto di fiducia che si è creato tra loro. È impossibile che a Nicole succeda qualcosa e che lei non lo dica a mia cugina. Le dice sempre tutto".