Schwa addio. Non è sfuggito il dettaglio che
Giorgia Meloni,
prima donna presidente del Consiglio nel nostro Paese, abbia firmato la nota stampa utilizzando il termine al maschile: “Ecco la squadra di governo che con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia. Adesso subito al lavoro”, scrive quella che fino a ieri veniva definita “la“ presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social postando la foto di rito del neo governo al Quirinale con il presidente della Repubblica. Già nei giorni scorsi molti se lo chiedevano: Giorgia Meloni vorrà essere chiamata
presidentessa, la presidente, oppure declinata al maschile? Di certo c’è che la premier italiana non ha fra le priorità
né le politiche di genere né le pari opportuntà, impegnate su tematiche di non poco conto, dando voce a battaglie e i tanti progetti in cantiere per una vera
eguaglianza fra i sessi.
Il caso Beatrice Venezi: "Non chiamatemi direttrice"
La foto pubblicata su Instagram (26 settembre 2022) da Beatrice Venezi con Giorgia Meloni
Proprio sull'utilizzo della declinazione al femminile di una professione, la prima a sollevare la questione sul piccolo schermo fu
Beatrice Venezi durante il
festival di Sanremo 2021, quando disse apertamente di preferire l’appellativo di direttore d’orchestra d'orchestra alla 'variante' direttrice (idemper quanto concerne 'maestro). Una posizione accolta positivamente da
Giorgia Meloni che nel suo intervento conclusivo del Primo maggio scorso si è rivolse a lei, una delle poche professioniste femminili nel settore, con un affettuoso “Ciao bella mia…’’. Per poi twittare: “L’Italia che vogliamo deve essere davvero fondata sul lavoro, non solo sulla carta.
Senza discriminazioni ideologiche o ricatti sulla salute delle persone. Solo così la festa dei lavoratori tornerà ad avere reale valore…. Complimenti a Beatrice Venezi per queste parole. Buon 1° maggio”.
Giorgia Meloni (45 anni) è una politica italiana, presidente di Fratelli d’Italia. Dal 22 ottobre 2022 è Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, prima donna a ricoprire tale carica
Chi è Giorgia Meloni
Nata il 15 gennaio 1977 nella Capitale,
Giorgia Meloni è stata spesso donna dei record, senza mai puntare sull’essere donna. Oggi è la prima italiana a capo del Governo. E anche l’incarico lo ha ricevuto a tempo di record: 26 giorni dopo le elezioni che l’hanno portata a sfiorare il 30%. Lei lo accetta senza riserva. Rapida, essenziale, rigorosa come il look che sceglie per salire al Quirinale. Eleganza classica per i ministri nel salone delle feste per il giuramento. Nero e bianco i colori scelti per i classici tailleur. Nessuna gonna per le neo ministre che hanno optato tutte per un completo giacca e pantalone.
Il look al giuramento
Tailleur e top nero sopra décolleté tacco 12. La prima presidente del Consiglio donna Giorgia Meloni ha scelto questo look per la cerimonia di giuramento. Tailleur Armani di linea morbida, blu come la camicia e decolleté di velluto. Unico vezzo, il tacco a spillo oro rigorosamente da 12. Oltre alla coda bassa. La politica che più di tutte ha bruciato le tappe, a 45 anni approda a Palazzo Chigi. È la prima presidente del Consiglio romana doc, dopo l’ultimo esempio di ‘romanità’ incarnato da Giulio Andreotti e dopo la lunga sfilza di premier politici venuti da lontano come Silvio Berlusconi da Arcore, il bolognesissimo Romano Prodi o i toscani Enrico Letta e Matteo Renzi. All’occasione che aspetta da tempo, Meloni ci arriva con l’in bocca al lupo e il ‘ti voglio bene’ che le ricorda la madre poco prima.
Giorgia Meloni (45 anni) è una politica italiana, presidente di Fratelli d’Italia. Dal 22 ottobre 2022 è Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, prima donna a ricoprire tale carica
Geograficamente al traguardo politico più ambito, Giorgia ci arriva dalla Camilluccia, zona ‘bene' della Roma nord.
L'infanzia
Qui passa l’infanzia. Ma è una parentesi, prima del trasloco forzato alla Garbatella, quartiere molto più popolare e a sud. Colpa di un incendio a cui contribuisce, a 4 anni insieme alla sorella, lasciando una candela accesa nella capanna costruita in cameretta. Se la dimenticano per guardare Candy Candy in tv e il fuoco divora l’appartamento. La madre, mille lavori e un compagno già andato via di casa, ricomincia da zero. Un esempio che resta impresso nella mente della leader che nel 2008 fonda
Fratelli d’Italia, il partito nato dalle ceneri di Alleanza nazionale. “Forse è così che ho trovato il coraggio di rifondare una casa politica“, racconta nel suo ultimo libro. E scherza: “Se l’avevo visto a 4 anni, perché non riuscirci a 35?“. Per Giorgia Meloni, Garbatella è il suo vero quartiere. Lì ci abitavano i nonni. Un bilocale e un letto da dividere con la sorella, “una da capo e una da piedi“, come le imponeva nonna Maria. La brandina da sola, in cucina, arriverà anni dopo. Origini popolari mai negate, sempre rivendicate. Anche ora che abita in una casa a schiera nella zona residenziale di Mostacciano, con il compagno e la figlia. Nella Garbatella celebrata dalla serie sui Cesaroni, si celebra pure il suo battesimo politico.
L'adolescenza politica
A 15 anni bussa alla sede del Fronte della gioventù, dietro casa, spinta dallo choc per l’attentato a Paolo Borsellino. Tanto che, dopo l’incarico, guardando una foto del giudice alla Camera, dice: “È un cerchio che si chiude“. Poco più che ventenne, nella sede dell’Msi, trova “la sua seconda famiglia“ (suo copyright). La stessa che l’affianca nella militanza in Azione giovani e in An, trampolino per l’elezione alla Camera diventando la più giovane deputata di quella legislatura, a 29 anni.
Il Governo ha giurato, è in carica. “Serviremo l’Italia con orgoglio, ora subito al lavoro“, le parole di Giorgia Meloni
Due anni dopo, un altro record: è la ministra più giovane dell’Italia repubblicana nel quarto governo Berlusconi. Adesso gran parte di colleghi e amici è lei a sceglierli come ministri. Parecchi li decide insieme agli alleati. Gli ultimi - pare - in solitaria, forse esausta per il tira e molla con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Ha affrontato la prova delle consultazioni attraversando il cortile quirinalizio con passo quasi marziale, davanti ai suoi capigruppo.
Il governo Meloni ha giurato al Quirinale
Sabato 22 ottobre, la leader di Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni (e con lei i 24 ministri) ha giurato come nuova presidente del Consiglio dopo aver vinto le elezioni politiche dello scorso 25 settembre e aver accettato l’incarico per formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo il giuramento al Quirinale la premier Meloni e tutti i ministri si sono messi in posa per la foto di rito con il Capo dello Stato. Dopo un breve scambio di saluti con il presidente della Repubblica nella sala degli specchi e dopo il giuramento del Governo, Giorgia Meloni ha passato in rassegna il picchetto d’onore nel cortile del Quirinale e poi è salita a bordo dell’auto del presidente del Consiglio per lasciare il palazzo. “Ecco la squadra di Governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia. Adesso subito al lavoro”, ha twittato la premier Giorgia Meloni appena uscita dal Quirinale dopo il giuramento del suo governo. [rank_math_rich_snippet id="s-03a1d0a6-0eb7-4053-9d7f-1622b508f091"]