Un punto sotto un tweet di Ali Khamenei: attivista iraniano condannato a 12 anni

Lo scrittore a sempre critico della leadership iraniana, ha risposto con un unico punto nei commenti ad un post dell’Ayatollah ed è finito in carcere con una condanna sproporzionata

3 settembre 2024
L'Ayatollah Ali Khamenei

L'Ayatollah Ali Khamenei

Uno scrittore e attivista iraniano è stato condannato a 12 anni di carcere dopo aver commentato con un singolo punto in risposta a un post su X del leader supremo iraniano Ali Khamenei.

Chi è l’attivista finito in carcere per un punto

Hossein Shanbehzadeh, 35 anni, da sempre critico nei confronti  leadership iraniana, attraverso i sui social media sostiene i prigionieri politici e la rimozione dell’obbligo per le donne di indossare il velo islamico. Nel 2019 lo scrittore è già finito in prigione per i suoi commenti online in cui criticava pesantemente l’Ayatollah ed erano stati ritenuti offensivi nei confronti delle guida suprema dalle autorità. Una volta uscito ha raccontato l'esperienza vissuta, compresa la fustigazione subita in cella, come riporta Voice of America.

All'inizio di giugno 2024, il 35enne è stato quindi arrestato nuovamente ad Ardabil, nell'Iran nord-occidentale. Secondo Radio Free Europe/Radio Liberty, l’uomo ha detto alla sua famiglia di non conoscere con precisione i motivi dell'arresto, che è avvenuto poco dopo aver pubblicato la risposta (un singolo punto) al tweet di Khamenei, una foto in cui il leader iraniano si trovava con la squadra nazionale di pallavolo del Paese.

Hossein Shanbehzadeh
Hossein Shanbehzadeh

La condanna 

Allo scrittore sono stati dati cinque anni per presunta attività di propaganda pro-Israele, quattro anni per aver insultato la santità islamica, due anni per aver diffuso menzogne online e un ulteriore anno per propaganda anti-regime.

Il suo avvocato, Amir Raisian, ha dichiarato a Shargh Network, un giornale riformista iraniano, che farà ricorso contro la sentenza, in particolare contro l'accusa di attività a favore di Israele. Secondo Voice of America, l'ufficio del procuratore di Ardabil ha affermato che l’attivista era stato in contatto con agenti dell'intelligence israeliana ed è stato arrestato mentre cercava di lasciare la Repubblica Islamica.

Il dissenso nel Paese

Shanbehzadeh è solo l'ultimo attivista a essere colpito dal giro di vite del governo, una linea dura e intransigente contro gli oppositori politici e chiunque critichi il regime. Gli osservatori stranieri dell'Iran sostengono che da tempo la leadership mostra insicurezza per l'alto livello di dissenso interno nel Paese. Anche artisti, drammaturghi, attori, registi e altri personaggi sono stati arrestati e condannati a lunghe pene detentive. A fine aprile, il rapper iraniano Toomaj Salehi è stato condannato a morte per i suoi video antigovernativi, salvo poi essere stata annullata la pena capitale.