L'impresa della coppia sorda che ha scalato l’Everest

Shayna Unger è la prima donna in assoluto ad arrivare così in alto: "Abbiamo abbattuto diverse barriere per raggiungere la vetta"

di EDOARDO MARTINI -
20 giugno 2023
La coppia sorda che il 22 maggio è riuscita a scalare il monte Everest (Instagram)

La coppia sorda che il 22 maggio è riuscita a scalare il monte Everest (Instagram)

Un'impresa che ha dell’incredibile quella che sono riusciti a fare Shayna Unger e Scott Lehmann. La coppia sorda, il 22 maggio, è riuscita a scalare il monte Everest prendendosi una bella rivincita verso tutti coloro che gli hanno negato un lavoro perché ritenuti disabili.

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Shayna Unger, la prima donna sorda in assoluto a scalare l'Everest (Instagram)

Unger, la prima donna sorda a scalare Everest

L'uomo e la donna sono diventati solo il terzo e il quarto sordo a scalare l'Everest. Unger è la prima donna in assoluto.

Fino a quest'anno, solo una persona sorda era riuscita a raggiugere la vetta del monte. Si tratta dello scalatore giapponese Satoshi Tamura, che ci è riuscito al suo terzo tentativo, nel 2016.

L'anno successivo, il Nepal ha annunciato che non avrebbe più emesso permessi di arrampicata alle persone con disabilità, includendo anche quelle sorde.

La decisione fece infuriare molti scalatori, tra cui Hari Budha Magar, un soldato nato in Nepal che aveva subito una doppia amputazione a causa di un ordigno esplosivo mentre prestava servizio in Afghanistan.

Il militare però non si è mai arreso e proprio il 19 maggio ha raggiunto con successo la vetta dell'Everest diventando il primo uomo con doppia amputazione a completare la salita.

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Shayna Unger e Scott Lehmann con tutto l'equipaggiamento sul monte Everest (Instagram)

Le difficoltà nella scalata

L'ambiente dell'Everest può rendere difficile la comunicazione per chiunque, sordo o meno. I venti e la neve vorticosa possono rendere complicato vedersi e sentirsi e l'oscurità aggiunge un ulteriore livello di sfida visiva.

Unger e Lehmann sono una coppia fin dal liceo, ma hanno iniziato a scalare insieme solo nel 2015, quando hanno raggiunto la vetta del Kilimanjaro.

L’uomo aveva molta più esperienza grazie ad un’arrampicata fatta con gli amici dopo essersi laureato a Gallaudet, l'unica università di arti libere al mondo per sordi. Si innamorò da subito dell'arrampicata, ma era frustrato a causa della mancanza di risorse disponibili nel suo ASL nativo.

Proprio per questo si è iscritto a un corso, ma l'istruttore lo ha informato che avrebbe dovuto assumere e pagare un interprete per accompagnarlo in ogni scalata. Allora ha deciso di rivolgersi ad YouTube, ma la maggior parte dei video non erano sottotitolati, o le didascalie automatizzate non erano abbastanza buone da seguire.

Nonostante questo ha deciso di copiare le tecniche e i trucchi di altri scalatori. Poi ha insegnato a Unger come scalare.

"Ci sono state diverse barriere che abbiamo dovuto affrontare"

Normalmente, i due usano l'app di traduzione voice-to-text Big per comunicare con le guide e con gli altri scalatori, ma il segnale telefonico ad alta quota è rischioso. Anche qualcosa di semplice come digitare diventa impegnativo a 25.000 piedi perché ci si dovrebbe togliere i guanti per usare il touchscreen.

La coppia allora ha deciso di imparare a comunicare il più possibile senza tecnologia ritenendo che nessun tipo di essa avrebbe funzionato ad alta quota.

Prima della scalata, hanno lavorato con gli sherpa per concordare segnali visivi che tutti potevano usare. Alla terza settimana di arrampicata, i due e i loro sherpa sono stati in grado di interagire facilmente, senza usare un'app o scrivere cose su carta.

"Ci sono molte barriere diverse che abbiamo dovuto attraversare per raggiungere l'Everest. Quando abbiamo raggiunto la cima ci siamo sentiti come se avessimo superato tutte le difficoltà. Eravamo davvero orgogliosi di noi stessi", commenta la donna.

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La scalata sul monte Denali in Alaska (Instagram)

I prossimi obiettivi degli scalatori

La coppia dopo questa bellissima impresa non si vuole porre limiti. Adesso punta ad essere tra i primi scalatori sordi a completare i Seven Summits, le montagne più alte di ogni continente. Solo 460 individui sono riusciti a completare questa avventura.

Oltre al Kilimangiaro, hanno già raggiunto la vetta di Aconagua e Denali, le cime più alte rispettivamente del Sud e del Nord America.

L'obiettivo di Lehmann è quello di ispirare i bambini sordi e con problemi di udito a credere sempre nei loro sogni. Non a caso quando parla di questo, l'uomo usa ripetutamente la lingua dei segni per indicare il termine "sogno".