Meryl Streep all’Onu: “A Kabul una gatta ha più libertà di una donna”

Il potente discorso dell’attrice tre volte premio Oscar all’Assemblea delle Nazioni Unite sui diritti delle donne in Afghanistan, fortemente ridotti dal governo dei Talebani

di CAMILLA PRATO -
26 settembre 2024
Meryl Streep all'Assemblea generale dell'Onu

Meryl Streep all'Assemblea generale dell'Onu

“Un uccello può cantare a Kabul, ma una ragazza no e una donna no in pubblico. Questo è qualcosa di incredibile”. Meryl Streep ha parlato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite del declino dei diritti delle donne sotto il governo talebano in Afghanistan.

Da quando sono tornati al potere nel 2021, i Talebani hanno chiuso le scuole secondarie per le ragazze, hanno vietato alle donne di frequentare l'università e di lavorare presso le ONG, hanno limitato i loro spostamenti senza un accompagnatore maschio e hanno vietato loro di frequentare spazi pubblici come parchi e palestre.

Il mese scorso, i governanti islamisti hanno introdotto nuove leggi sul vizio e la virtù, che includono regole contro coloro che cantano in pubblico.

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“A Kabul persino una gatta ha più libertà di quante ne abbia una donna oggi in Afghanistan”, è una delle frasi che l’attrice 75enne, da sempre sensibile e impegnata nella lotta sociale per i diritti, ha detto durante un incontro dell'Onu, dedicato all'inclusione delle cittadine nel futuro del Paese mediorientale. Frasi che per la loro potenza, pur nella semplicità, hanno fatto il giro del mondo diventando virali sui social.

Meryl Streep all’Onu sui diritti delle donne afgane

Nel discorso, tenuto a New York, la tre volte premio Oscar, ha ricordato la storia dei diritti delle donne afgane: ottennero il diritto di voto nel 1919, ben prima delle donne francesi e di quelle statunitensi, e negli anni '70 erano loro, in numero maggiore rispetto agli uomini, a ricoprire i ruoli di insegnanti, dottori, avvocati. Poi Streep ha voluto usare una metafora per spiegare come il Paese sia completamente cambiato: "Oggi a Kabul una gatta ha più libertà di una donna: una gatta può sedersi all'aperto e sentire il sole sul suo viso, può rincorrere uno scoiattolo al parco. E lo scoiattolo ha più diritti di una ragazza in Afghanistan oggi perché i parchi pubblici sono stati chiusi alle donne dai talebani". 

“Questo – ha dichiarato l’attrice – è una soppressione della legge naturale. Impedendo alle ragazze e alle donne l'accesso all'istruzione e agli impieghi lavorativi, la libertà di espressione e di movimento, i talebani hanno incarcerato metà della loro popolazione e la comunità internazionale ha una speciale responsabilità di intervenire per conto delle donne e delle ragazze”.