Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Orfani di femminicidio, a Milano il galà di beneficienza per ricostruire le vite di chi ha perso tutto

A Palazzo Parigi, venerdì 21 ottobre alle 19, la serata evento di Feminin Pluriel Italia per raccogliere fondi a favore dei minori, vittime secondarie della violenza di genere, attraverso le associazioni Edela, Andrea Bocelli Foundation e Ara Lumiere

di MARIANNA GRAZI -
18 ottobre 2022
Oltre 2.100 bambini rimasti orfani a causa del femminicidio delle loro madri. Saranno loro i beneficiari, attraverso le associazioni Edela, Andrea Bocelli Foundation e Ara Lumiere, dei fondi e dei contributi raccolti in occasione della serata charity, venerdì 21 ottobre alle ore 19, a Milano, a Palazzo Parigi (per prenotarsi scrivere a [email protected]) . Un evento di beneficenza organizzato da Feminin Pluriel Italia (FPI), il club italiano fondato e attualmente presieduto dall'avvocata Diana Palomba, che richiama ospiti e sostenitori, con l'obiettivo di aiutare (economicamente e non solo) questi giovani, le cui vite sono state spezzate dall'uccisione della madre da parte di chi diceva di amarla, uomini che spesso si rivelano mostri e che coincidono la maggior parte delle volte con i loro (ex) compagni o mariti, padri di questi bambini e bambine e adolescenti.

Orfani di femminicidio: persa la prima e più importante rete sociale

Le scarpe rosse simbolo delle migliaia di vittime della violenza di genere. Ma a farne le spese sono anche i figli delle donne

Giovani e giovanissimi che, oltre ad essere chiamati a superare il pesante lutto, si ritrovano quindi orfani dell'intero nucleo familiare, di quella primaria rete sociale che permette loro di crescere, di studiare, di crearsi un'esistenza. Perdono i punti di riferimento, ma perdono anche quella serenità, quella spensieratezza tipica della loro età, di chi da un momento all'altro viene catapultato in un mondo adulto, fatto anche di violenza. Rifarsi una vita, proseguire gli studi, trovare un lavoro, avere un supporto anche economico per andare avanti: questi i pilastri che, chi parteciperà alla serata chiamato a contribuire a ricostruire. Dando un sostegno indispensabile a Feminin Pluriel Italia, network internazionale tutto "al femminile" che promuove, tra l’altro, attività mirate all'educazione, alla formazione e alla protezione di donne e bambini, oltre appunto ai progetti di sensibilizzazione a sostegno degli orfani di femminicidio.

Un galà di beneficienza per aiutarli a ricostruire le loro vite

Un galà esclusivo nel segno della solidarietà, patrocinato dal Comune di Milano, i cui proventi verranno devoluti interamente a Edela, associazione che tutela e sostiene tutte le persone coinvolte nella violenza di genere (orfani e famiglie affidatarie) guidata da Roberta Beolchi, al progetto Andrea Bocelli Foundation, nato per aiutare le persone che affrontano difficoltà dovute a gravi malattie, povertà ed emarginazione sociale (attraverso progetti nazionali e internazionali che favoriscano il superamento delle barriere) e ad Ara Lumiere, il brand Made in India, nato da un collettivo di donne sopravvissute alle aggressioni con l'acido. “Feminin Pluriel si pone come promotrice di un dialogo costruttivo e concreto – ha detto la presidente Diana Palomba –, volto al sostegno e alla diffusione del rispetto di genere, partendo dai banchi di scuola, per arrivare alla famiglia e agli ambienti di lavoro. Quest’anno interagiamo con tre importanti associazioni che si occupano di realtà ai margini: i bambini, le donne in difficoltà sono la priorità di Feminin Pluriel. La politica e la scuola si occupano troppo poco di sensibilizzare al tema del rispetto - sottolinea ancora Palomba -. I femminicidi aumentano, così leggiamo sulla cronaca ogni giorno, e così gli orfani. Ogni anno - conclude la presidente dell’associazione - organizziamo iniziative charity lungo tutta l’Italia: da Napoli a Firenze e la prossima tappa è Milano. Vi aspettiamo il 21 ottobre".

Orfani e femminicidi, due facce della stessa medaglia

I dati sulle altre vittime dei femminicidi (Ansa)

Rimanere orfani di madre perché questa viene uccisa dallo stesso uomo che, nella maggior parte dei casi, le aveva invece promesso amore e rispetto è uno dei risvolti della violenza di genere di cui si sente meno parlare. I numeri, però, ci ricordano che ad essere estirpata, distrutta spenta, non è solo la vita della vittima, ma spesso le conseguenze pesanti ricadono anche a chi rimane della sua famiglia. Finora in Italia nel 2022 sono già 77 le donne uccise: più di una ogni 3 giorni. Di queste 42 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex, con un incremento del 5% circa rispetto all'anno scorso. Un fenomeno endemico, frutto della cultura patriarcale e ancora maschilista che permea le società, nel nostro Paese come all'estero. Ma a fare le spese di un sistema che colpevolizza le vittime e, dall'altro, lato continua a giustificare i comportamenti violenti, misogini, predatori dell'uomo sono anche i più giovani, i minori, figli e quindi orfani innocenti.  A loro l'intera società deve dare un supporto concreto, oltre che un aiuto morale, risposte ma anche solidarietà. Ci provano le associazioni come Feminin Pluriel, ma è un'impegno richiesto a tutti. Perché per interrompere quella catena d'odio e di violenza che ha portato alla morte di decine di donne bisogna iniziare costruendo nei più piccoli una coscienza rispettosa, fin dalla scuola, fin dall'ambito familiare stesso.