Papa Francesco, in un messaggio inviato a padre James Martin, ha scritto di essere “unito nella preghiera” ai partecipanti di Outreach 2024, una conferenza che si terrà dal 2 al 4 agosto alla Georgetown University e che riunirà i cattolici Lgbtq.
Martin è noto per il suo impegno con la comunità, e da anni si occupa negli Stati Uniti della pastorale delle persone omosessuali e in generale dell’accoglienza di fedeli Lgbtq+ nella chiesa cattolica. Il gesuita aveva incontrato Papa Francesco in un'udienza privata a giugno, ed aveva successivamente scritto il 10 luglio al Pontefice chiedendogli se desiderava condividere i saluti con la conferenza. Una richiesta accolta con favore da Francesco, anche (forse) per cercare di riallacciare i rapporti col movimento dopo le due brutte uscite sulla ‘frociaggine’ e in generale l’omosessualità all’interno della maglie del Vaticano. Questo sabato, il cardinale Wilton D. Gregory, arcivescovo di Washington, presiederà una messa per i partecipanti alla conferenza presso la Dahlgren Chapel di Georgetown.
Era stato lo statunitense padre James Martin a raccontare il loro incontro con il Papa a santa Marta sulla sua pagina Instagram: “Cari amici: sono stato profondamente onorato di incontrare Papa Francesco per una conversazione di un'ora oggi a Casa Santa Marta. Con il suo permesso di condividerlo, il Santo Padre ha detto di aver conosciuto molti seminaristi buoni, santi e celibi e sacerdoti con tendenze omosessuali. Ancora una volta, ha confermato il mio ministero con le persone LGBTQ e ha dimostrato la sua apertura e amore per la comunità LGBTQ. È stata anche una grande gioia ricevere la sua benedizione nel 25esimo anniversario della mia ordinazione al sacerdozio", si legge nel messaggio del sacerdote americano, tra i primi a benedire le coppie dello stesso sesso.