Aperto un fascicolo per lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione sull'aggressione di quattro agenti della Polizia locale ai danni di una trans di 41 anni, colpita con manganellate alla testa e al fianco, prima di venire ammanettata. L'indagine della Procura di Milano, coordinata dall'aggiunta Tiziana Siciliano, è al momento contro ignoti, in attesa che i quattro agenti vengano compiutamente identificati. L’episodio, accaduto nella mattinata del 24 maggio a Milano, è stato ripreso in un video diventato virale sui social. Nel filmato si vede la donna a terra, senza armi, colpita ripetutamente in testa, alle costole, sulle gambe, nonostante non opponga resistenza, ma anzi sollevi le mani in segno di resa.
La ricostruzione fatta dalla polizia locale
Al momento l'indagine si basa sulla relazione di servizio fatta dalla Polizia locale. A quanto si apprende, la pattuglia è intervenuta all'incirca alle 8 di mattina, in via Giacosa, al parco Trotter, non distante da una scuola elementare, dopo la segnalazione di una persona agitata, che urlava. E che avrebbe infastidito alcuni bimbi e passanti fuori da una scuola. Ma su questo punto ci sono versioni discordanti. Non è chiaro se la trans, A. M., di nazionalità brasiliana e con alcuni precedenti per reati da strada, ma mai arrestata, fosse anche nuda, come riferito dal sindacato della Polizia locale. La donna avrebbe anche gridato di essere sieropositiva. Priva di documenti, la 41enne, che dal 2010 a oggi è stata più volte segnalata perché irregolare in Italia, viene caricata sull'auto della pattuglia, per essere portata per l'identificazione all'ufficio centrale arresti e fermi della Polizia locale di via Pietro Custodi, zona San Gottardo. A poca distanza dalla destinazione, in via Castelbarco, però, gli agenti fermano l'auto, per un malore della signora, che ne approfitta e cerca di scappare a piedi. Rincorsa, viene fermata in via Sarfatti 25, davanti alla biblioteca dell'Università Bocconi, dove viene ripresa la scena degli agenti che la colpiscono con manganellate e spray al peperoncino. Diversi gli autori dei video girati in rete, già consegnati agli inquirenti. Numerosi poi i testimoni disposti a raccontare ciò che hanno visto, così come le telecamere di videosorveglianza installate in zona, le cui immagini saranno acquisite dalla procura.La ricostruzione secondo le testimonianze
La donna, brutalmente picchiata dalla Polizia a Milano, non avrebbe commesso alcuna molestia contro i bambini di una scuola, così come era circolato nelle prime ore. Stando alle testimonianze raccolte dal Corriere della Sera, avrebbe invece preso a calci alcune auto in un momento di grande difficoltà psicologica.“Non è la prima volta che dà in escandescenze e mostra segni di squilibrio. Questa mattina urlava e prendeva a calci le auto. Poi si precipitava in mezzo alla strada, rischiando di essere investita” racconta una residente. “All'arrivo di due operatori ecologici che dovevano tentare di pulire il parchetto, si è messa a inveire anche contro di loro. Credo che siano stati loro a dare l’allarme. Di bambini di passaggio insieme ai genitori ne ho visti pochi. L’ingresso della scuola è distante, si trova in un’altra zona” aggiunge. “È una persona che evidentemente soffre di disagio psichico. Fa molta pena e sicuramente ha bisogno di cure. Quella che si vede nel video è una brutta scena” commenta un altro cittadino che abita in via Giacosa. Anche se al momento non si conosce la reale dinamica dell’accaduto, la politica e i social continuano a parlarne e la discussione si fa sempre più accesa.Visualizza questo post su Instagram