"Se tutti avessero fatto il loro lavoro per proteggere Lindsay, sarebbe viva": la famiglia di un'adolescente francese che si è tolta la vita a 13 anni, dopo essere stata vittima di bullismo a scuola, ha annunciato di aver presentato una denuncia, in particolare contro Facebook.
La lettera di Lindsay, suicida a 13 anni
Dopo aver puntato il dito contro il "lavoro" che non è stato fatto, l'avvocato dei genitori, Pierre Debuisson, ha letto una lettera scritta dalla ragazza diversi mesi prima del suo suicidio, avvenuto a metà maggio nel nord della Francia. "Se state leggendo questa lettera, allora probabilmente me ne sono andata. Non potevo sopportare gli insulti mattina e sera, le prese in giro, le minacce. Nonostante tutto quello che è successo, vorranno sempre farmi del male", scriveva la studentessa.La denuncia della famiglia
"Se avessimo avuto aiuto, se avessimo avuto sostegno, sono sicura che mia figlia sarebbe ancora con noi", ha detto la madre, Betty, durante la conferenza stampa. "Ho provato di tutto, ho fatto di tutto, ma non abbiamo avuto alcun aiuto, siamo stati completamente abbandonati, non abbiamo avuto alcun sostegno, né prima, né durante, né dopo", ha denunciato la donna. L'indagine giudiziaria sulla morte di Lindsay ha portato all'incriminazione di quattro minori per "molestie scolastiche che hanno portato al suicidio" e di un adulto per "minacce di morte". La piattaforma è stata "completamente inadeguata" nel permettere il proliferare di "discorsi d'odio", anche dopo la morte della studentessa, che frequentava la scuola di Vendin-le-Vieil, nel nord del Paese, ha dichiarato l'avvocato Pierre Debuisson."La morte di Lindsay non è stata sufficiente, perché dopo la sua scomparsa, gli insulti hanno continuato a circolare sui social network e continuano a farlo", ha detto il legale, indicando i post su Instagram, di proprietà di Facebook, che esultano per il suicidio dell'adolescente. Secondo l'avvocato, il gruppo americano (Meta) si è reso colpevole di una "totale violazione" dell'obbligo di moderare e controllare i contenuti pubblicati sulle sue piattaforme. La famiglia di Lindsay ha anche annunciato di aver presentato una denuncia contro gli investigatori e le autorità scolastiche, per il loro presunto fallimento in questo caso."Justice pour Lili" : une enquête a été ouverte après le suicide de Lindsay, collégienne de 13 ans victime de harcèlement scolaire à Vendin-le-Vieil, dans le Pas-de-Calais. Quatre mineurs ont été mis en examen pour harcèlement et un majeur pour menaces de mort (parquet / La VdN). pic.twitter.com/hS3TjpY9BC
— Infos Françaises (@InfosFrancaises) May 25, 2023