Barbie con la sindrome di Down: la collezione inclusiva di Mattel

L'azienda di giocattoli lancia una nuova versione della bambola più amata, che farà parte della collezione Fashionistas

di MARIANNA GRAZI -
25 aprile 2023
Barbie Sindrome di Down

Barbie Sindrome di Down

Barbie con la sindrome di Down. Mattel ha lanciato la nuova versione della bambola per "permettere a tutte le bimbe (che ci giocano) di rivederci se stesse", fanno sapere in una nota i dirigenti delle nota casa di produzione di giocattoli statunitense. Per realizzare il nuovo prodotto l'azienda ha collaborato con enti di beneficenza ed esperti medici statunitensi della National Down Syndrome Society, per realizzare una bambola che fosse il più possibile fedele all'immagine di una persona con Trisomia 21.
 
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L'accoglienza per il nuovo prodotto

La mossa è stata accolta con favore dagli enti benefici del Paese e internazionali. Carol Boys, direttore generale dell'associazione britannica, ha dichiarato: "Le bambine della nostra comunità potranno giocare con una bambola che le rappresenta". Ellie Goldstein, modella inglese con la sindrome di Down che è apparsa in una campagna pubblicitaria con la nuova bambola, ha dichiarato di essere "davvero felicissima" di vedere questa nuova versione inclusiva. "La diversità è importante per me - ha aggiunto la 21enne - perché la gente ha bisogno di vedere più persone come me nel mondo e non di tenerle nascoste".
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L'influencer e modella olandese Enya (Instagram)

Come lei esulta anche l'influencer olandese Enya (@Downsyndrome_Queen) che nel 2021 ha posato in copertina per Glamour, esattamente un anno dopo che Goldstein era apparsa sulla copertina del magazine nel Regno Unito. Anche lei sui social scrive entusiasta:
"Da piccola passavo giornate intere con mia sorella e le mie amiche a giocare con Barbie. Ci piaceva tantissimo e ora c'è una con la sindrome di Down... wow... davvero incredibile, qualcosa che sognavo da bambina. È bello che i bambini prendano coscienza della diversità fin da piccoli. Che io e te siamo tutti uguali, che tutti sono belli e che siamo tutti parte della società, del mondo".

La nuova bambola con sindrome di Down

L'azienda ha dichiarato di aver consultato l'Ndss e i professionisti del settore medico per l'intero processo di progettazione, introducendo una nuova fisionomia del viso e del corpo che fosse più rappresentativa delle donne con la sindrome di Down, compresa la struttura più corta e un busto più lungo. La collana con ciondolo rosa della Barbie è composta da tre punte rivolte verso l'alto, che rappresentano le tre copie del cromosoma 21, ovvero le caratteristiche genetiche associate alla sindrome. Le frecce rappresentano simbolicamente "i pochi fortunati" che hanno qualcuno con Trisomia 21 nella loro vita. "È stato un onore lavorare con loro alla creazione di questa Barbie", ha dichiarato Kandi Pickard, presidente e amministratore delegato dell'Ndss. "Significa molto per le nostre bambine, che per la prima volta possono giocare con una bambola che assomiglia loro", aggiunge. "Non dobbiamo mai sottovalutare il potere della rappresentazione. È un enorme passo avanti per l'inclusione e rappresenta per noi un momento da celebrare". Si tratta dell'ultima arrivata nella collezione Fashionistas, lanciata nel 2022 da Mattel, che comprende anche una versione con protesi alla gamba, una con apparecchio acustico, una bambola che usa la sedia a rotelle e anche figure maschili più magre e meno muscolose rispetto al famoso Ken.

Le linee di Barbie inclusive

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Alcune bambole della linea inclusiva lanciata da Mattel nel 2022 (Instagram)

Mattel ha descritto questa collezione come la sua "linea di bambole più diversificata e inclusiva, che offre una varietà di tonalità di pelle, colori degli occhi, colori e texture dei capelli, tipologie di corporatura, disabilità e stili di vita, per ispirare ancora più storie". Negli ultimi anni la casa di giocattoli ha lanciato linee sempre più attente alle diverse sfumature della società, tra cui una ispirata a donne realmente esistite che hanno sconvolto le convenzioni sociali. Nel 2017, ad esempio, è uscita una bambola che indossa l'hijab, ispirata a Ibtihaj Muhammad, una schermitrice che è stata la prima americana a gareggiare e a vincere una medaglia olimpica indossando il velo islamico.