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ClioMakeUp: "Ora il mondo del beauty web è tossico"

Lungo sfogo dell’imprenditrice Clio Zammatteo via social: "La competizione tra influencer non è sana. Non posso essere me stessa"

di BARBARA BERTI -
5 marzo 2023
L'imprenditrice Clio Zammatteo (Instagram)

L'imprenditrice Clio Zammatteo (Instagram)

Lo sfogo di ClioMakeUp continua a tenere banco. Nei giorni scorsi, l’imprenditrice Clio Zammatteo (40 anni), conosciuta come ClioMakeUp, via social, ha rilasciato un lungo e duro sfogo su quanto è cambiato il mondo delle influencer negli ultimi 15 anni. Ma cosa ha detto di preciso l’imprenditrice originaria di Belluno? Secondo lei, in questi ultimi 15 anni, questo mondo di squali, è diventato “tossico”.
L'imprenditrice Clio Zammatteo, nota come ClioMakeUp (Instagram)

L'imprenditrice Clio Zammatteo, nota come ClioMakeUp (Instagram)

“Quello che ho visto negli ultimi anni, me ne rendo sempre più conto ma ho cercato di nasconderlo innanzitutto a me stessa - dice sconfortata - è non posso più essere la Clio di prima, perché il mondo del beauty sul web è diventato un mondo un po’ di paura. Soprattutto per persone con il mio carattere e il mio modo di fare”. ClioMakeUp ripercorre la sua carriera da quando ha iniziato nel 2008 a fare tutorial di trucchi fino al 2017 quando con i soldi guadagnati come influencer ha fondato un suo marchio “da sola senza l'aiuto di nessuno”. All’inizio i suoi contenuti erano soltanto su YouTube, poi ha aperto un blog fino a fondare due marchi: uno di trucchi (ClioMakeUp) e uno di skin-care (ClioMakeUpSkin).
L'imprenditrice Clio Zammatteo, 40 anni (Instagram)

L'imprenditrice Clio Zammatteo, 40 anni (Instagram)

“Ho cominciato - ricorda l’influencer da 3,4 milioni di follower - facendo anche recensioni negative, dicevo quello che mi piaceva e quello che non mi piaceva: questo era quello che vi piaceva di più. Potevo farlo perché le mie parole non venivano manipolate. Non c'erano giornalisti e altri influencer che prendevano le tue parole e le rigiravano e le usavano per attaccarmi”. Ora invece l'influencer veneta ammette di aver paura di dire la sua perché qualsiasi cosa viene “usata per creare hype e fare click”. Secondo Clio esiste un problema specifico legato al nostro Paese. “In Italia la competizione - sottolinea - non è sana, anzi è mirata a uccidere gli altri brand”. E ancora: “Quando esci con un prodotto nuovo, parte subito il confronto con quello che fanno gli altri, e il confronto va bene, ma poi arriva il massacro”. Alla fine del lunghissimo reel (ben 12 minuti), Clio non trattiene le lacrime. “Mi rendo conto che per tanti di voi sono una delusione perché ho cambiato il mio modo di essere per omologarmi a quello che è il mercato, soprattutto qui, e il fatto di essere così non mi fa essere me stessa al 100% perché sto mentendo in primis a me” conclude l'esperta di make-up.
 
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Il post di ClioMakeUp ha generato un’ondata di solidarietà cavalcata anche da esponenti del settore. “Clio hai perfettamente ragione su tutto! Ormai qua è una giungla ma tu non devi permettere a nessuno di buttarti giù” sono le parole dell’influencer Giulia Salemi. “Noi ciompe saremo per sempre team clio” dice con fierezza la closet organizer (nonché nota gaffeur) Giulia Torelli. Alice Venturi, makeup artist da 350mila follower, conosciuta con il nickname AliceLikeAudrey, scrive: "Ho sempre pensato che il mondo make-up e skincare potesse avere lo spazio per tutti, non comprendo le “gare” tra brand, tantomeno quelle tra influencer. Sei sempre stata un grande esempio di correttezza nei confronti di brand e del pubblico, cosa che tante altre persone non possono certo dire di loro stesse".