Disabilità, il cammino è un’esperienza per tutti

Al via "Klick's on Ways", il viaggio di dieci persone, di cui otto a mobilità ridotta, che attraverseranno il Veneto per raccontate i territori e la loro accessibilità

di MAURIZIO COSTANZO -
19 maggio 2023
Quando il cammino è un’esperienza per tutti con Klick’s on Ways

Quando il cammino è un’esperienza per tutti con Klick’s on Ways

Disabilità: quando il camino è un'esperienza per tutti. Parte venerdì 19 maggio da Negrar di Valpolicella, in provincia di Verona, la nuova edizione di "Klick’s on Ways". Che cosa è "Klick's on Ways"? Il cammino di 10 viaggiatori, di cui 8 a mobilità ridotta, che attraversano il Veneto, per raccontare l’esperienza del viaggio lento e per valorizzare i territori, la loro accessibilità e l’accoglienza delle comunità.
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Al via “Klick’s on Ways 2023”, un'esperienza per tutti

Ma soprattutto per portare un messaggio forte: il cammino è un’esperienza per tutti. L’arrivo è previsto per venerdì 26 maggio a Motta di Livenza, con un gran finale il giorno successivo in piazza San Marco a Venezia. A promuovere l’iniziativa, con il supporto tecnico dell’azienda austriaca Klaxon Mobility GmbH, è "Free Wheels", organizzazione di volontariato che avvicina persone con esigenze di accessibilità all’esperienza del cammino e che in 10 anni di attività ne ha aiutate oltre 10mila a scoprire i benefici del viaggio lento. L’associazione nel 2022 ha lanciato la prima edizione in Emilia Romagna e ogni anno sceglie una nuova regione da attraversare. Per l’occasione, ha appositamente costruito e verificato un percorso attraverso diversi itinerari del Veneto: il Cammino delle Scoperte, la Via Romea Strata, la Via Postumia, la Ciclabile Treviso-Ostiglia e il Cammino di Sant’Antonio.

Klick’s on ways, molto più di un viaggio

Klick’s on ways è stata presentata a Venezia, a Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale, alla presenza dell’assessore alla sanità della Regione del Veneto. In apertura della conferenza è stato portato il messaggio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Non è solo un viaggio: è un percorso di sensibilizzazione e coscienza per avvicinare l’opinione pubblica alle esigenze delle persone con mobilità ridotta" le parole di Zaia. "Difficoltà e barriere che, se abbattute, possono trasformarsi in risorse. L’iniziativa di Free Wheels mostra come può svilupparsi in Veneto un turismo dedicato alle persone con disabilità motorie, che possono trovare un ambiente a loro misura anche nei percorsi più affascinanti fra la natura" sostiene Zaia. "Auguro a tutti i partecipanti di poter essere accolti nel migliore dei modi nei nostri paesi e nelle nostre terre” è il messaggio finale del presidente del Veneto.
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Pietro Scidurlo, presidente di "Free Wheels" (Facebook)

Disabilità: ecco come si affrontano i sentieri

A guidare il gruppo di viaggiatori è Pietro Scidurlo, presidente di "Free Wheels" e autore per Terre di Mezzo Editore della prima guida europea su un Cammino accessibile a tutti. “Il Klick – spiega - è un propulsore elettrico che si aggancia alla carrozzina e consente a chiunque di affrontare la stragrande maggioranza dei terreni off-road". "È così che affronteremo i sentieri che ci consentiranno di arrivare nelle Unità Spinali di Negrar di Valpolicella e di Motta di Livenza, per raccontare la nostra esperienza" dice. "E testimoniare a chi sta perdendo la speranza che anche dopo una lesione midollare la vita offre tante opportunità, e il Cammino può essere una di queste" aggiunge Scidurlo. "È un’esperienza rivitalizzante dove gambe e ruote non sono mezzi di locomozione ma organi di senso che consentono di percepire emozioni che ci arricchiscono. Per questo – conclude – vogliamo condividerla il più possibile”.
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Un momento dell'edizione 2022 svolta in Emilia Romagna

Madrina del progetto è Jesusleny Gomes, che ha percorso a piedi 574 comuni veneti e ha sposato l’iniziativa. “L’accessibilità fa parte della quotidianità di ognuno di noi e dovrebbe essere inserita nella strategia di sviluppo di qualsiasi progetto, di vita, di lavoro, di Cammino” dice. Insieme a loro, viaggeranno Pietro M. di Dolo, Michele di Monastier di Treviso, Emanuele di Eraclea, Ignazio di Scicli, Samuele di Sulbiate, Sabrina di Cagliari, Angiolino di Sommacampagna, Manuel di Martellago.

Le tappe del viaggio

Nel dettaglio, il percorso prevede 8 tappe in 8 giorni: centinaia di chilometri dal Veneto occidentale al Veneto orientale in città e borghi di grande bellezza. Tra gli altri, dopo la partenza a Negrar, il gruppo toccherà Verona, attraversando l’Adige sul magnifico Ponte Pietra, le risorgive di Montorio mantenendosi a nord dell’Adige fino a Soave, borgo più bello d’Italia. Poi tappa a Lonigo, famoso centro agricolo per la produzione del riso e del pisello nano, Vicenza, Poiana di Granfion, Camposampiero, luogo antesignano legato al Sant’Antonio da Padova, il Santuario Antoniano dell’Arcella, Dolo, Martellago. Quindi Monastier di Treviso, entrando di fatto nel territorio del Prosecco, San Donà di Piave, Eraclea, perla dell'Adriatico per il suo paesaggio verdeggiante.
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La mappa del percorso: otto tappe in otto giorni

Nell’ultima tappa verso Motta di Livenza alcuni vecchi e nuovi ospiti dell’ospedale riabilitativo in alta specializzazione cammineranno con il gruppo e lo accoglieranno presso la loro struttura, dove gli 8 riders racconteranno i loro straordinari giorni di Cammino. Da Motta di Livenza, i viaggiatori raggiungeranno in auto Venezia, per raccontare, nello scenario di Piazza San Marco, come anche questa città, per anni considerata non accessibile, oggi possa essere vivibile anche da persone con lesione midollare.