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Home » Lifestyle » Elisa Pantuliano: “L’ultimo sospiro è un modo per incoraggiare i giovani ad affrontare la vita di petto”

Elisa Pantuliano: “L’ultimo sospiro è un modo per incoraggiare i giovani ad affrontare la vita di petto”

A 16 anni ha pubblicato il suo primo libro: "La scrittura è il mio rifugio e la lettura è l'occasione per staccare dai social e dalla televisione"

Maurizio Costanzo
17 Dicembre 2022
La giovane scrittrice Elisa Pantuliano

La giovane scrittrice Elisa Pantuliano

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Un libro che racconta dei giovani e dei loro problemi, per incoraggiare tutti loro ad affrontarli. Ha un bel significato il libro “L’ultimo sospiro” (edito da Porto Seguro), di Elisa Pantuliano. La trama è molto avvincente: dopo la morte dei genitori a seguito di un incidente stradale, una bambina di sei anni va a vivere con i crudeli zii Marcus e Madline. Solo grazie alla sua anziana vicina di casa Edilia sente il calore amorevole di una mamma, il coraggio di un padre e l’amore di una vera famiglia. Adesso, quella bambina è una ragazza di sedici anni che cerca di dare un senso all’intricato groviglio di dolore e speranze che la vita le ha riservato. La sua storia prende una piega inaspettata quando incontra ‘lui’, un misterioso ragazzo e il grande amore della sua vita. Tra litigi, lutti, traumi, ma anche tanta dolcezza e delicatezza, i due cresceranno insieme e cercheranno di ritagliarsi un posto in un mondo che sembra sempre promettere, ma mai regalare, un meritato lieto fine.

Elisa Pantuliano con il suo primo libro
Elisa Pantuliano con il suo primo libro

L’autrice vive in Mugello, a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, e a soli sedici anni esordisce sulla scena editoriale con questo romanzo. “Il libro nasce quasi per gioco – spiega Elisa Pantuliano – in un periodo molto particolare della mia vita. Avevo necessità di liberare quello che provavo in un periodo segnato da questi due eventi: la perdita di una persona a me molto cara, nel libro ”Edilia”, che era la mia vicina di casa ma per me era come mia nonna, e la perdita sentimentale, due anni fa, del ragazzo che consideravo l’amore della mia vita e con cui mi frequentavo, decido di non nominarlo mai nel libro, ma viene indicato come ‘lui”.

La cover del primo libro della 16enne Elisa Pantuliano
La cover del primo libro della 16enne Elisa Pantuliano

Il filo conduttore è il rapporto con queste due persone, mentre la cornice è frutto di fantasia. “Ho deciso di scrivere questo libro perché fin da piccola ho sempre trovato rifugio nella scrittura – spiega la giovane autrice -. Per esempio, invece di chiedere scusa a parole scrivevo sempre letterine, infatti mia mamma ne ha il cassetto pieno. Di vero, nel libro ‘Ultimo Sospiro’, c’è la relazione che avevo con questa signora e con questo ragazzo, anche se la convivenza è molto inventata. Ho deciso di inserire nella trama anche la tematica dell’illegalità, della droga e degli abusi sessuali, da parte dello zio sulla protagonista che subisce anche violenze fisiche, perché sono temi attuali e trattarli penso possa aiutare le persone a superarli”.

Un momento della presentazione del libro di Elisa Pantuliano
Un momento della presentazione del libro di Elisa Pantuliano

Il libro è nato durante la pandemia, quando la ragazza aveva 14 anni. “Il messaggio che voglio mandare ai giovani? Di non stare in silenzio quando accadono queste cose perché c’è sempre una via d’uscita, e talvolta l’amore ti salva. Questo libro non è solo per i giovani, ma per tutti. Alla mia generazione dico: è bello leggere un libro, perché aiuta a staccarsi da social, televisione, telefonino. Internet ha i suoi lati positivi, ti aiuta a comunicare con gli altri, però in certi momenti è anche importante staccare, prendersi del tempo per sé, che io per esempio dedico alla scrittura. Ci sono tante cose belle da fare, oltre che stare sempre attaccati a un telefono: c’è una vita oltre. Anche i social hanno i loro lati positivi, per esempio stanno accendendo l’attenzione sulle tematiche Lgbtq, e i ragazzə, grazie a tutto questo, riescono a essere se stessə”. Il libro “L’ultimo sospiro” è disponibile in libreria e ordinabile anche online attraverso la casa editrice Porto Seguro e le varie piattaforme, su Amazon e Feltrinelli.

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  • Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, ha vissuto in Ungheria, in Germania e negli Stati Uniti, prima di raggiungere Milano e lì restare. Il suo romanzo “La guerra di H”, un romanzo fortemente ispirato a fatti realmente accaduti.

L’autrice indaga in maniera del tutto nuova e appassionante un momento drammatico, decisivo della storia del nostro continente: la Seconda guerra mondiale. A raccontare l’ascesa e la disfatta del Nazismo è stavolta la voce di un bambino tedesco, che riporta con semplicità e veracità le molte sofferenze patite dal suo popolo durante il conflitto scatenato da Hitler, focalizzando l’attenzione del lettore sul drammatico paradigma che accomuna chiunque si trovi a vivere sulla propria pelle una guerra: la sofferenza. Pagine toccanti, le sue, tanto più intense perché impregnate di fatti reali, emozioni provate e sentite dai protagonisti e condivise da quanti, tuttora, si trovano coinvolti in un conflitto armato. La memoria collettiva è uno strumento potente per non commettere gli stessi errori. 

"Imparai poco alla volta – scrive il piccolo Heinrich Stein, protagonista del romanzo – che nel nostro strano Paese la verità aveva più volti con infinite sfumature”.

👉Perché una storia così e perché ora?
“Ho incontrato il protagonista di questa mia storia molto tempo fa, addirittura negli anni ’50, ossia in un’epoca che portava ancora gli strascichi della guerra. Diventammo amici, parlammo di Hitler e della miseria della Germania. Poco per volta, via via che ci incontravamo, lui aggiungeva ricordi, dettagli, confessioni. Per anni ho portato dentro di me la testimonianza di questa storia che si arricchiva sempre più di dettagli. Molte volte avrei voluto scriverla, magari a quattro mani con il mio amico, ma lui non se la sentiva. Io stessa esitavo ad affrontare questa storia che racconta una famiglia tedesca in forte sofferenza in una Germania ferita e umiliata. La gente ha etichettato tutto il popolo tedesco durante il nazismo come crudele per antonomasia. Non si pensa mai a quanto la gente comune abbia sofferto, alla fame e al freddo che anche il popolo tedesco ha patito”.

✍ Caterina Ceccuti

#lucenews #giornodellamemoria #27gennaio
  • È dalla sua camera con vista affacciata sull’Arno che Ornella Vanoni accetta di raccontare un po’ di sé ai lettori di Luce!, in attesa di esibirsi, sabato 28 gennaio sul palco della Tuscany Hall di Firenze, dov’è in programma una nuova tappa della nuova tournée Le Donne e la Musica. Un ritorno atteso per Ornella Vanoni, che in questo tour è accompagnata da un quintetto di sole donne.

Innanzitutto come sta, signora Vanoni?
“Stanca, sono partita due mesi dopo l’intervento al femore che mi sono rotto cadendo per una buca proprio davanti a casa mia. Ma l’incidente non mi ha impedito di intraprendere un progetto inaspettato che, sin da subito, mi è stato molto a cuore. Non ho perso la volontà di andare avanti. Anche se il tempo per prepararlo e provare è stato pochissimo. E poi sono molto dispiaciuta“.

Per cosa?
“La morte dell’orso Juan Carrito, travolto e ucciso da un’auto cercava bacche e miele: la mia carissima amica Dacia (Maraini, ndr) l’altro giorno ha scritto una cosa molto bella dedicata a lui. Dovrò scrollarmi di dosso la malinconia e ricaricarmi in vista del concerto“.

Con lei sul palco ci sarà una jazz band al femminile con Sade Mangiaracina al pianoforte, Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani. Perché questa scelta?
“Perché sono tutte bravissime, professioniste davvero eccezionali. Non è una decisione presa sulla spinta di tematiche legate al genere o alle quote rosa, ma nata grazie a Paolo Fresu, amico e trombettista fantastico del quale sono innamorata da sempre. Tempo fa, durante una chiacchierata, Paolo mi raccontò che al festival jazz di Berchidda erano andate in scena tante musiciste bravissime. E allora ho pensato: ’Se sono così brave perché non fare un gruppo di donne? Certo, non l’ha fatto mai nessuno. Bene, ora lo faccio io“.

Il fatto che siano tutte donne è un valore aggiunto?
“In realtà per me conta il talento, ma sono felice della scelta: è bellissimo sentire suonare queste artiste, vederle sul palco intorno a me mi emoziona“.

L
  • Devanshi Sanghvi è una bambina di otto anni che sarebbe potuta crescere e studiare per gestire l’attività di diamanti multimilionaria appartenente alla sua facoltosissima famiglia, con un patrimonio stimato di 60 milioni di dollari.

Ma la piccola ha scelto di farsi suora, vivendo così una vita spartana, vestita con sari bianchi, a piedi nudi e andando di porta in porta a chiedere l’elemosina. Si è unita ai “diksha” alla presenza di anziani monaci giainisti. La bimba è arrivata alla cerimonia ingioiellata e vestita di sete pregiate. Sulla sua testa poggiava una corona tempestata di diamanti. Dopo la cerimonia, a cui hanno partecipato migliaia di persone, è rimasta in piedi con altre suore, vestita con un sari bianco che le copriva anche la testa rasata. Nelle fotografie, la si vede con in mano una scopa che ora dovrà usare per spazzare via gli insetti dal suo cammino per evitare di calpestarli accidentalmente.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #india #DevanshiSanghvi
  • Settanta giorni trascorsi in un mondo completamente bianco, la capitana dell’esercito britannico Harpreet Chandi, che già lo scorso anno si era distinta per un’impresa tra i ghiacci, è una fisioterapista che lavora in un’unità di riabilitazione regionale nel Buckinghamshire, fornendo supporto a soldati e ufficiali feriti. 

Ha dimostrato che i record sono fatti per essere battuti e, soprattutto, i limiti personali superabili grazie alla forza di volontà e alla preparazione. E ora è diventata una vera leggenda vivente, battendo il record del mondo femminile per la più lunga spedizione polare – sola e senza assistenza – della storia.

Il 9 gennaio scorso, 57esimo giorno del viaggio che era cominciato lo scorso 14 novembre, la 34enne inglese ha raggiunto il centro del Polo Sud dopo aver percorso circa 1100 chilometri. Quando è arrivata a destinazione nel bel mezzo della calotta polare era felice, pura e semplice gioia di aver raggiunto l’agognato traguardo: “Il Polo Sud è davvero un posto incredibile dove stare. Non mi sono fermata molto a lungo perché ho ancora un lungo viaggio da fare. È stato davvero difficile arrivare qui, sciando tra le 13 e le 15 ore al giorno con una media di 5 ore di sonno”.

Di Irene Carlotta Cicora ✍

#lucenews #lucelanazione #polosud #HarpreetChandi #polarpreet

Un libro che racconta dei giovani e dei loro problemi, per incoraggiare tutti loro ad affrontarli. Ha un bel significato il libro "L’ultimo sospiro" (edito da Porto Seguro), di Elisa Pantuliano. La trama è molto avvincente: dopo la morte dei genitori a seguito di un incidente stradale, una bambina di sei anni va a vivere con i crudeli zii Marcus e Madline. Solo grazie alla sua anziana vicina di casa Edilia sente il calore amorevole di una mamma, il coraggio di un padre e l'amore di una vera famiglia. Adesso, quella bambina è una ragazza di sedici anni che cerca di dare un senso all'intricato groviglio di dolore e speranze che la vita le ha riservato. La sua storia prende una piega inaspettata quando incontra 'lui', un misterioso ragazzo e il grande amore della sua vita. Tra litigi, lutti, traumi, ma anche tanta dolcezza e delicatezza, i due cresceranno insieme e cercheranno di ritagliarsi un posto in un mondo che sembra sempre promettere, ma mai regalare, un meritato lieto fine.

Elisa Pantuliano con il suo primo libro
Elisa Pantuliano con il suo primo libro

L’autrice vive in Mugello, a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, e a soli sedici anni esordisce sulla scena editoriale con questo romanzo. “Il libro nasce quasi per gioco – spiega Elisa Pantuliano - in un periodo molto particolare della mia vita. Avevo necessità di liberare quello che provavo in un periodo segnato da questi due eventi: la perdita di una persona a me molto cara, nel libro ”Edilia”, che era la mia vicina di casa ma per me era come mia nonna, e la perdita sentimentale, due anni fa, del ragazzo che consideravo l’amore della mia vita e con cui mi frequentavo, decido di non nominarlo mai nel libro, ma viene indicato come 'lui".

La cover del primo libro della 16enne Elisa Pantuliano
La cover del primo libro della 16enne Elisa Pantuliano

Il filo conduttore è il rapporto con queste due persone, mentre la cornice è frutto di fantasia. "Ho deciso di scrivere questo libro perché fin da piccola ho sempre trovato rifugio nella scrittura - spiega la giovane autrice -. Per esempio, invece di chiedere scusa a parole scrivevo sempre letterine, infatti mia mamma ne ha il cassetto pieno. Di vero, nel libro 'Ultimo Sospiro', c’è la relazione che avevo con questa signora e con questo ragazzo, anche se la convivenza è molto inventata. Ho deciso di inserire nella trama anche la tematica dell’illegalità, della droga e degli abusi sessuali, da parte dello zio sulla protagonista che subisce anche violenze fisiche, perché sono temi attuali e trattarli penso possa aiutare le persone a superarli".

Un momento della presentazione del libro di Elisa Pantuliano
Un momento della presentazione del libro di Elisa Pantuliano

Il libro è nato durante la pandemia, quando la ragazza aveva 14 anni. "Il messaggio che voglio mandare ai giovani? Di non stare in silenzio quando accadono queste cose perché c’è sempre una via d’uscita, e talvolta l’amore ti salva. Questo libro non è solo per i giovani, ma per tutti. Alla mia generazione dico: è bello leggere un libro, perché aiuta a staccarsi da social, televisione, telefonino. Internet ha i suoi lati positivi, ti aiuta a comunicare con gli altri, però in certi momenti è anche importante staccare, prendersi del tempo per sé, che io per esempio dedico alla scrittura. Ci sono tante cose belle da fare, oltre che stare sempre attaccati a un telefono: c’è una vita oltre. Anche i social hanno i loro lati positivi, per esempio stanno accendendo l’attenzione sulle tematiche Lgbtq, e i ragazzə, grazie a tutto questo, riescono a essere se stessə”. Il libro "L’ultimo sospiro" è disponibile in libreria e ordinabile anche online attraverso la casa editrice Porto Seguro e le varie piattaforme, su Amazon e Feltrinelli.

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