Emma: “Vorrei figli non posso”. E replica a chi invita a “fare alla vecchia maniera”

La cantante salentina in un'intervista a Vanity Fair ha escluso la possibilità di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita finché non sarà possibile a tutte le donne in Italia. E risponde a tono all’uscita indelicata di un utente

di MARIANNA GRAZI
12 dicembre 2024
Emma Marrone (Instagram)

Emma Marrone (Instagram)

Uno dei suoi sogni più grandi è diventare mamma, ma ci si è messa di mezzo la malattia, a causa della quale non ha più le ovaie. Ha pensato quindi di fare ricorso alla procreazione medicalmente assistita (PMA), ma  non prima che la procedura sia legittimata in Italia per tutte le donne, anche le single.

Andare in un altro Paese, dove questo è possibile, è un privilegio per poche persone, che non ritiene giusto sfruttare. Emma Marrone, nell’intervista di copertina a Vanity Fair, apre il suo cuore e si racconta senza filtri, svelando anche quelli che sono i lati più delicati della sua vita privata, le sue fragilità. Chiuso il tour di concerti, dopo un anno e mezzo no stop per la promozione dell’album Souvenir, come annunciato qualche settimana fa la cantante salentina si ferma per dedicarsi a se stessa e ai piccoli momenti quotidiani insieme ad amici e affetti, “Ma sto bene!” rassicura.

Approfondisci:

Emma si prende una pausa: “Ho bisogno di un momento per me”

Emma si prende una pausa: “Ho bisogno di un momento per me”

“Rinuncio alla Pma finché non sarà possibile per tutte”

E nell’intervista al magazine spazia su tanti temi, dalla musica all’amore sognato, a quei figli che tanto desidera ma che non riesce ad avere. Emma ha infatti spiegato: "Dovrei sottopormi alla procreazione medicalmente assistita, ma non ho un compagno, e quindi in Italia non posso. Potrei andare all'estero, a pagamento, ma non mi sembra corretto verso tutte le donne che sono nella mia stessa situazione e non possono permetterselo”. La cantautrice fa riferimento all'articolo 5 della legge 40 del 2004, che vieta l'accesso alle tecniche di procreazione assistita  alle persone singole e alle coppie dello stesso sesso. Un divieto irragionevole, discriminatorio, ingiusto, contro il quale si battono in molte, compresa l'Associazione Luca Coscioni che prendendo spunto dalle parole dell’artista lancia l'appello a firmare la petizione "PMA per tutte".

Il botta e risposta sui social 

Ma se c’è chi apprezza queste confessioni e queste dichiarazioni così delicate, tanto da prenderle come modello, altri utenti si sono invece sentiti legittimati a dare un personale parere a cui Emma ha voluto replicare. Un botta e risposta che si è consumato sulla piattaforma X.

“Cara Emma – scrive una persona commentando l’intervista rilasciata a Vanity –, ti stimo molto ma per fare un figlio, c'è anche la vecchia maniera eh. Poi, se proprio vuoi diventare un genitore e non hai un compagno... si può pensare anche a un'adozione (ma non so se ci sono difficoltà)”.

Un’uscita indelicata, a cui la cantante non è passata sopra ma anzi ha voluto rispondere in modo puntuale e pungente dopo pochi minuti: “Caro tesoro bello, per la vecchia maniera servono le ovaie che non ho... Vabbè dai... Ma che te lo spiego a fare. Manco all’asilo", ha chiosato l'artista salentina, che proprio nell'intervista ha aggiunto alcuni dettagli sul tumore: "Non potrò mai definirmi guarita. Ho avuto un cancro recidivo e la recidiva potrebbe colpire un altro organo, ho tolto le ovaie ma l’utero l’ho tenuto".