Enzo Paolo Turchi: “Temo di non veder crescere mia figlia”. Neo genitori “anziani”, paure e tabù

Il coreografo e ballerino, concorrente del Grande Fratello Vip, ha parlato del peso che comporta l’essere diventato padre a 62 anni. Ma se il fenomeno è sempre più diffuso i giudizi non richiesti non mancano

di MARIANNA GRAZI
30 settembre 2024
Enzo Paolo Turchi, 75 anni, con la figlia Maria (Instagram)

Enzo Paolo Turchi, 75 anni, con la figlia Maria (Instagram)

In un Paese in cui la natalità crolla e i giovani che scelgono di avere figli sono sempre meno e sempre meno giovani quando poi diventano effettivamente genitori, lo sfogo di Enzo Paolo Turci al Grande Fratello Vip non può che rispecchiare un fenomeno che non è più tanto anormale. “Sono diventato padre a 62 anni, il sogno che ho e non posso realizzare è quello di vedere mia figlia grande”.

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Oggi il coreografo e ballerino di anni ne ha 75 e durante la puntata del 26 settembre del reality condotto da Alfonso Signorini ha tirato fuori un argomento ormai al centro del dibattito pubblico: mamme ultra-cinquantenarie (non solo vip come Naomi Campbell) che non sono più l’eccezione, padri ancora più anziani (in fondo per loro l’orologio biologico della fertilità gira molto più a rilento) che accolgono il primo figlio, ragazzi e ragazze che rimandano ‘l’appuntamento’ con la genitorialità finché quelle che oggi sono altre priorità non sono state mantenute. Per non parlare di chi ci prova per anni e non riesce a concepire quel bambino tanto cercato. 

Un padre con la figlia
Un padre con la figlia (Freepick)

Se quindi si tratta di qualcosa di sempre più diffuso, quasi sdoganato, si fa comunque fatica a parlarne liberamente ammettendo magari le proprie difficoltà o timori, anche a causa dei giudizi di una società che non accetta che una donna non voglia diventare madre o voglia farlo più tardi – perché come al solito le donne sono le più prese di mira –oppure che i giovani non pensino di metter su famiglia appena finita la scuola o, nel migliore dei casi, l’università. 

[Premettiamo una cosa, prima di generare commenti di ogni sorta. Vi parla una 31enne, figlia unica, con un babbo di 47 in più. Insomma ne so qualcosa di genitori “grandi”. E no, non dirò vecchi. Perché non ho mai avuto alcun problema o difficoltà con lui, ma anzi qualche vantaggio in più semmai: essendo andato in pensione quando ero ancora una ragazzina ho avuto la fortuna di averlo sempre affianco nei vari momenti della mia vita (dagli allenamenti sportivi a cui mi accompagnava mentre mamma era al lavoro, alle visite mediche o semplicemente a scegliere la macchina). Anche se in più occasioni, fin da piccola, mi sono sentita chiedere se fosse mio nonno, non ho mai percepito un giudizio morale, semmai imbarazzo quando rispondevo che no, era ed è il mio babbo]. 

Enzo Paolo Turchi e la paternità

Ma torniamo al caso famoso di Enzo Paolo Turchi che nel corso della puntata del programma si è aperto sul tema della paternità. Maria, avuta con Carmen Russo (che ha 10 anni meno di lui), è nata quando lui aveva 62 anni e oggi è preoccupato – legittimamente e onestamente mi viene da dire – che la sua età possa essere un limite, ha paura di non poter vedere la figlia diventare grande e crescere. 

“Grazie a Maria sono ringiovanito, vivo una vita nuova. Vorrei starle vicino e darle tutto quello che non ho avuto io. Non parlo di beni materiali ma di affetto” ha detto commosso. E ha invitato tutti quelli come lui, padri e madri già grandi, già anziani secondo molti, ad essere fieri di sé

La piccola Maria con i genitori
La piccola Maria con i genitori, Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi (Instagram)

Una liberazione, ammette, poter parlare pubblicamente di questo tema, spesso circondato da troppi tabù e giudizi anche cattivi, di chi non sa cosa ci sia alla base di quella scelta. Quando è una scelta. “Ogni minuto che non sto con lei mi sento in colpa, non c'è rimedio – dice in lacrime –. Vivo male perché le dicono ‘hai un padre vecchio'. Vorrei fare qualsiasi cosa per questo, vorrei avere 10 anni di meno solo per lei”. Nel caso di Turchi e Russo, però, questa possibilità di scegliere quando diventare genitori non c’è stata. “Ci abbiamo provato per 10 anni – rivela –. Abbiamo fatto di tutto, con tante delusioni ogni tanto. Non potevamo dire no”.

Cosa ne pensano i/le figli/e

Quasi un miracolo arrivato quando non ci speravano più, a cui non potevano sottrarsi, ma che ha portato oltre che la gioia più grande nella sua vita anche un macigno di paure e preoccupazioni dovute appunto all’età già avanzata. Ma Maria, “non sente il tuo limite, non vede in te il ‘papa vecchio', vede il suo papà e basta”, ha spiegato Signorini, mostrando poi una lettera della ragazza al papà, in cui dice di essere orgogliosa di lui che è il “migliore del mondo” e lo invita ad “essere forte”.

In fondo, agli occhi di una bambina – ve lo dico per esperienza – non conta l’età: quell’uomo che vi ha messe al mondo sarà comunque il vostro supereroe, il vostro protettore, il vostro pilastro, perché ciò che conta è quello che vi lascia ogni giorno, ciò che semina in voi, i valori che vi trasmette. Non serve per forza che sia eterno, ma semplicemente che ci sia davvero nella vostra vita, che lasci una traccia. Quella poi resterà per sempre.