Giornata degli uomini, le bizzarre origini e perché si festeggia oggi

La celebrazione del 2 agosto è molto goliardica e non paragonabile all'8 Marzo. A Monteprato di Nimis torna la contestata gara delle "Mangiatrici di Banane"

di BARBARA BERTI -
2 agosto 2023
Oggi è la Giornata degli uomini. Il 2 agosto di ogni anno, in Italia (e non solo), cade questa speciale ricorrenza, che però non in molti conoscono. Vediamo, allora, di scoprire meglio questa data. Per prima cosa sgombriamo subito il campo da possibili paragoni: la celebrazione del 2 agosto non ha l’importanza della Giornata internazionale della donna (8 marzo) che riguarda i diritti delle donne, la loro emancipazione, le conquiste e l'uguaglianza di genere. La Festa degli uomini è molto meno seria, tanto che celebra gli attributi maschili. Durante la Giornata degli uomini, si riceve la benedizione per un anno di fertilità e si tocca una grande statua in legno che rappresenta l'organo riproduttivo maschile. Nonostante possa sembrare una curiosa tradizione, migliaia di persone vi partecipano ogni anno.
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Ken-Ryan Gosling, il boy del momento (Instagram)

Giornata degli uomini, origini napoleoniche

La Giornata degli uomini del 2 agosto pare abbia radici napoleoniche. Tutto prende spunto dalle divise dei militari francesi, dotati di calzamaglie talmente strette da lasciare poco spazio all’immaginazione. A questi soldati veniva imposto, per una questione di uniformità, di tenere entrambi gli attributi spostati a sinistra della cucitura della calzamaglia. Da cui è derivato il modo di dire “les deux à gauche” cioè “le due a sinistra”. Non si conosce bene il motivo, ma pare che in seguito la frase “deux à gauche” sia diventata “deux de août” che significa “due di agosto”. Inoltre, alcuni sostengono che la forma dei testicoli assomigli a un 8 capovolto, e agosto è l'ottavo mese dell'anno. Da qui la decisione di celebrare l'uomo in questa data.

La tradizione di Monteprato di Nimis

La ricorrenza del 2 agosto è molto sentita nelle aree territoriali dell’arco alpino, soprattutto a Monteprato di Nimis, in provincia di Udine, dove ogni anno giungono migliaia di visitatori, soprattutto coppie. Infatti in questa festa, proprio come si faceva nel mondo antico, si svolge una sfilata per le vie cittadine: parteciparvi pare sia di buon auspicio per la fertilità. Durante la parata vengono messi in mostra diversi carri e al centro di tutto c’è una grande statua di legno che rappresentano l’organo riproduttivo maschile. Non si tratta di qualcosa che vuole essere volutamente volgare, ma semplicemente di una tradizione che affonda le radici in un tempo antico e che serve ad augurare a tutti i partecipanti una buona fertilità.
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Il programma della Festa degli uomini di Monteprato di Nimis

Le mangiatrici di banane

A Monteprato di Nimis, la sfilata è ormai un appuntamento fisso da decenni. Ma non c’è solo quella tanto che la località friulana negli ultimi tempi è salita alla ribalta della cronaca per la contestata gara di "Mangiatrici di banane". Il “Festival degli Uomini” nasce negli anni Settanta quando un gruppo di persone del paese decisero di festeggiare l'uomo. La prima edizione fu praticamente un fiasco ma con il passare del tempo il festival si è imposto e adesso l’evento si festeggia ogni anno nei primi due giorni di agosto (1 e 2 agosto). L’“Erezione del Mr. 2 Agosto” e la “Fiaccolata Sexy-Comica” - eventi carichi di goliardia - caratterizzano da anni la manifestazione che ogni volta si arricchisce di novità.
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Il volantino della contestata gara del 2022

Da quattro anni, poi, è entrata in calendario la gara di “Mangiatrici di banane”. Si tratta di una 'bizzarra' sfida tra donne – inginocchiate e bendate - a chi mangia più velocemente questo frutto, sbucciato e posizionato all’altezza della cintola degli uomini in fila. Una gara definita dai più “sessista” che ha scatenato molte polemiche e per la quale è stata anche promossa una petizione per abolirla. “La questione della gara di mangiatrici di banane non è l’ennesima trovata goliardica, simpatica, innocua il cui unico obiettivo è riempire il programma” scrivevano le promotrici della raccolta firme. L’anno passato intervenne pure Dusolina Marcolin, presidente della Commissione per le Pari opportunità del Friuli Venezia Giulia. Pur ribadendo le tradizioni del paese e della festa, la presidente si scagliò contro questa gara “ben particolare” e il conseguente “uso di immagini e di un linguaggio che offendono e violano la cultura di parità di cui tutti si fanno paladini”. Marcolin, senza mezzi termini, parlò di “denigrazione e di sessualizzazione della donna”. Ma anche per il 2023 la gara delle “Mangiatrici di banane” è uno degli eventi più attesi.

Giornata internazionale dell’uomo: 19 novembre

Ogni 2 agosto, quindi, ricorre la Festa degli uomini, una festa molto goliardica. Nel mondo, però, esiste anche la Giornata internazionale dell’uomo che si celebra il 19 novembre. A idearla è stato per la prima volta – all’inizio degli anni Novanta - il professor Thomas Oaster, ma inizialmente non riscosse molto successo. Quindi il progetto venne rilanciato nel 1999 a Trinidad e Tobago da Jerome Teelucksinghe e venne scelta la data del 19 novembre perché era il compleanno di suo padre. Ma anche per ricordare quel giorno del 1989 quando la nazionale trinidadiana non si era qualificata per la Coppa del Mondo del 1990 ma i tifosi avevano offerto una dimostrazione di lealtà sportiva poi premiata col Fifa Fair Play Award. A queste prime celebrazioni ne seguirono molte altre a livello internazionale in Australia, nei Caraibi, in America del Nord, in Asia, in Europa e in Africa. In Italia si celebra dal 2013 per sostenere una serie di obiettivi. Tra questi l’ampliamento delle relazioni paritarie fra i generi (non proprio raggiungo finora), mettere in evidenza modelli maschile positivi e anche sostenere la salute maschile, dato che le statistiche internazionale indicano come meno forte di quella femminile.