“Hi, I’m Bruce Springsteen!”. Ciao, sono Bruce Springsteen. Intorno a lui c’è una caffetteria modestissima, due tovagliette di carta, una saliera. America di provincia. E davanti all’obiettivo c’è lui, il Boss, born in the Usa. Che in due minuti e cinquanta secondi indirizza il suo messaggio all’America. Per Kamala Harris, e contro Donald Trump.
Un discorso, quello di Springsteen, che mette in grande evidenza i temi dell’inclusività, della giustizia sociale, della libertà sessuale, dell’uguaglianza di tutti a prescindere dalla classe sociale, religione, razza o orientamento sessuale. È questa l’America che vuole il Boss, e che vede nel progetto politico della candidata democratica Harris. Neanche tre minuti, inquadratura fissa. Semplice, come quando decise di registrare il suo album Nebraska tutto in casa sua, con solo chitarra e armonica a bocca, tutto in una notte. Anche questo video sembra ispirato allo stesso principio: semplicità. E coraggio.
Bruce Springsteen e l’endorsement a Kamala Harris
“Amici, fan e giornalisti mi hanno chiesto chi sostengo, in queste importantissime elezioni. Sostengo Kamala Harris come presidente e Tim Walz come vicepresidente, e sono contro Donald Trump e JD Vance. Ecco perché”. Semplice, diretto, chiaro. “Stiamo per affrontare una delle elezioni più gravide di conseguenze in tutta la storia della nostra Nazione”, dice Springsteen. E prosegue: “Dai tempi della Guerra civile, la nostra grande Nazione non era mai stata così divisa politicamente, spiritualmente, emotivamente. E non deve essere così. I valori comuni che hanno fatto grandi gli Stati Uniti aspettano di essere raccontati di nuovo e riscoperti. Per farlo ci vorrà tempo, lavoro duro, sfide, fede e donne e uomini che abbiano a cuore il bene della Nazione”.
“L’America è il Paese più potente del mondo, non grazie alla sua potenza militare o al potere economico, ma grazie a ciò in cui crede, a ciò che difende, a ciò che significa. Libertà, giustizia sociale, pari opportunità, il diritto di amare chi vuoi. Queste sono le cose che rendono l’America grande”.
Trum un pericolo
“Donald Trump – aggiunge il Boss – è il più pericoloso candidato presidente che abbia visto in vita mia. È la macchia nella santità della Costituzione, nella santità della democrazia, nella santità dello Stato di diritto, e nella santità del trasferimento pacifico del potere. Tutto ciò non lo rende adatto al ruolo di presidente degli Stati Uniti”.
“Lui non comprende il significato di questo Paese, ciò significa essere profondamente americano. Dall’altra parte, Kamala Harris e Tim Waltz sono impegnati in una visione di questo Paese che rispetta ed include ciascuno, a prescindere dalla classe sociale, religione, razza, opinioni politiche o orientamento sessuale. E vogliono far crescere l’economia in un modo che dia beneficio a tutti, non soltanto pochi”.
Poi sorride e dice: “come me, più di tutti”, alludendo al suo status di privilegiato. “Questa è la visione dell’America della quale ho sempre parlato e scritto in 55 anni. Ma come tutti voi, ho a disposizione soltanto un voto. Ed è uno dei miei beni più preziosi. Ecco perché il 5 novembre darò il mio voto per Kamala Harris e Tim Walz”.