Prisma, la serie Amazon Prime che parla della Generazione Z alla ricerca della propria identità

Genere, orientamento sessuale, fluidità ma anche aspetto fisico e aspirazioni. Per il creatore Ludovico Bessegato: "E' un romanzo di formazione"

di BARBARA BERTI
16 settembre 2022
L'attore Mattia Carrano, protagonista della serie "Prisma" (Instagram)

L'attore Mattia Carrano, protagonista della serie "Prisma" (Instagram)

Un contributo al dibattito su fluidità di genere e diritti nel nostro Paese senza avere la pretesa di “cambiare le teste”. E’ quanto si propone di fare “Prisma”, nuova serie tv originale italiana di Prime Video, in otto episodi disponibili dal 21 settembre. Protagonisti, dunque, i ragazzi della Gen Z messi sotto la lente d’ingrandimento da Ludovico Bessegato e Alice Urciuolo, reduci dal successo della quinta stagione di “Skam Italia”.
La serie tv "Prisma", disponibile su Amazon Prime dal 21 settembre (Instagram)

La serie tv "Prisma", disponibile su Amazon Prime dal 21 settembre (Instagram)

“Prisma” racconta le storie di un gruppo di adolescenti di Latina concentrandosi sulla complessa relazione tra l’identità, le aspirazioni, l’aspetto fisico e gli orientamenti sessuali. Protagonisti del racconto sono due gemelli, Marco e Andrea (interpretati entrambi dall’esordiente Mattia Carrano), identici nell’aspetto ma profondamente diversi per temperamento e inquietudini che esprimono. Le avventure che vivranno durante il loro viaggio di formazione saranno sia gioiose sia turbolente, coinvolgendo nella scoperta di sé anche i vari amici, ciascuno impegnato a trovare la propria identità.
I protagonisti di "Prisma" al Giffoni Film Festival (Instagram)

I protagonisti di "Prisma" al Giffoni Film Festival (Instagram)

“Volevamo fare qualcosa che dimostrasse che non eravamo stati solo dei bravi adattatori ma eravamo in grado di offrire una nostra prospettiva su quel mondo” spiega Ludovico Bessegato, ideatore e sceneggiatore di "Prisma" (già regista di Skam Italia e anche sceneggiatore della quinta stagione). “Siamo partiti da un fatto. Tutti quegli anni ad incontrare persone più giovani di noi ci avevano mostrato chiaramente come molti dei dualismi che fino alla mia generazione erano stati dei dogmi inscalfibili, per loro non lo erano più” racconta Bessegato, precisando: “E non parliamo solo di orientamento sessuale e identità. Parliamo di una generazione che sembra vivere e scegliere gli spazi di mezzo nel senso più esteso possibile. Una generazione e un mondo in cui lo stesso concetto di diversità sembra non essere più in grado di descrivere il reale. Perché se non c’è più convergenza rispetto a un’idea di normalità, non può esserci nemmeno rispetto a quella di diversità. Non più normali, non più diversi. Solo un’infinità di esistenze uniche”. E per rappresentare in una sola parola tutto ciò “abbiamo preso a prestito l’immagine del Prisma ottico, che riesce a scomporre la luce, solo apparentemente bianca, nell’infinito spettro di colori che la compone. Il bianco, il canone, non esiste. È solo una sintesi affollata” spiega Bessegato, convinto che questo progetto sia la cosa “più bella che ho fatto. Davvero” come scrive sul suo profilo Instagram.
L'attore Mattia Carrano nella serie "Prisma" interpreta due gemelli alla ricerca di se stessi

L'attore Mattia Carrano nella serie "Prisma" interpreta due gemelli alla ricerca di se stessi

“Prisma”, però, non è un manifesto politico. La serie affronta temi come la fluidità di genere, l’orientamento sessuale e altre tematiche care al mondo Lgbtqi+, argomenti di forte attualità nel nostro Paese. “Non vorrei vedere strumentalizzata una serie come ‘Prisma’. Non ci tiriamo indietro a raccontare certi temi e certi personaggi, ma quello che volevamo fare era una serie universale. Non ci interessa fare una serie manifesto, anche perché la società cambia e speriamo che certi temi vengano superati dalla storia” puntualizza Bessegato. Poi aggiunge: “Vorremmo che la nostra serie, fatta di personaggi e conflitti, rimanga. La nostra ambizione era fare un romanzo di formazione: abbiamo parlato semplicemente delle cose che sono nella mente e nelle priorità dei ragazzi. Non penso che una serie da sola possa cambiare le teste, non c'è questa ambizione”. E sempre sul tema Lgbtqi+ e l’utilizzo di attori nei panni di personaggi queer, Bessegato ricorda che “è illegale chiedere a un colloquio o a un provino di definire il proprio orientamento o la sua identità. Quindi ci sono dei casi in cui le persone hanno fatto dei coming out pubblici e altri casi in cui questa informazione riguarda quello che la persona ha o meno voglia di comunicare”. Nella serie “Prisma” ci sono dei personaggi che si definiscono “ma la maggior parte non si definisce e questa è la caratteristica della nostra serie. Parlare della non-binarietà, della fluidità”.

La sfida di portare in scena due gemelli

L'attore esordiente Mattia Carraro (Instagram)

L'attore esordiente Mattia Carrano (Instagram)

Mattia Carrano, alla sua prima esperienza su un set in assoluto, si è dovuto subito confrontare con una sfida difficile: mettersi nei panni di due gemelli profondamente diversi a livello caratteriale. "Per me è stata una sfida enorme a livello attoriale. La parte più difficile? Le scene con i due gemelli. Le giravamo di seguito e di corsa mi andavo a cambiare ed entravo nei panni dell'uno o dell'altro. Con Ludovico (Bessegato, ndr) abbiamo lavorato tantissimo sul linguaggio del corpo, su come parlano e su tanti altri aspetti. Sento entrambi i personaggi molto vicini a me. Penso sia normale tra i ragazzi scoprirsi, avere delle paure”, ha detto il protagonista.
“Prisma” racconta le storie di un gruppo di adolescenti di Latina (Instagram)

“Prisma” racconta le storie di un gruppo di adolescenti di Latina (Instagram)

Anche dal punto di vista tecnico, non è stato facile. Sono state provinate anche coppie di attori gemelli, ma solo Mattia Carrano - scovato grazie a un'agenzia - aveva determinate caratteristiche fisiche adatte per entrambi i personaggi. L’autore Ludovico Bessegato racconta che “questa è stata tra le sfide più complesse. Oltre le difficoltà tecniche, era proprio difficile trovare un attore esordiente di 21 anni e dargli non uno ma due ruoli. Devo dire che all'inizio eravamo preoccupati: vedevamo i giornalieri, in cui appariva una controfigura di Mattia accanto a lui e non capivamo se le scene avrebbero funzionato. L'abbiamo capito soltanto mesi dopo al montaggio. Quando tutti hanno iniziato a chiederci: ‘Come avete fatto a trovare due gemelli?', allora abbiamo capito che avevamo fatto un buon lavoro”.
L'attore romano Lorenzo Zurzolo (Instagram)

L'attore romano Lorenzo Zurzolo (Instagram)

Il cast di "Prisma"

Gli attori che compongono il cast sono giovanissimi e molti di loro si sono ritrovati a calcare un set per la prima volta. Sono quasi tutti esordienti, eccezion fatta per Lorenzo Zurzolo (che interpreta il personaggio di Daniele) che già ha partecipato alla serie “Baby” e “Una Pallottola nel Cuore”. Il protagonista è Mattia Carrano nel doppio ruolo di Andrea e Marco, i due fratelli gemelli; Lorenzo Zurzolo è Daniele, Caterina Forza impersona Nina, Chiara Bordi è Carola, quindi LXX Blood recita nel ruolo di Vittorio, mentre Matteo Scattaretico è Ilo. Zakaria Hamza interpreta Sami, Riccardo Afan de Rivera Costaguti è Boncio, Flavia Del Prete è Zelia, Asia Patrignani fa la parte di Jun, Elena Falvella Capodaglio è Micol.

Attesissimo cameo di Achille Lauro

Il cantante Achille Lauro (Instagram)

Il cantante Achille Lauro (Instagram)

Una delle chicche più attese della serie è la partecipazione di Achille Lauro: il cantante interpreterà se stesso in un cameo che verrà ripreso in più punti nel corso delle puntate. Ma la partecipazione dell’artista non si limita al cameo: Lauro ha anche scritto una canzone che fa parte della colonna sonora dello show, intitolata “Mattoni”, come racconta via social: “Oltre ad aver partecipato in un piccolo cameo in cui interpreto me stesso, grazie a questo lavoro sono tornato alle origini della mia musica e ho avuto l'occasione di scrivere un brano Urban, ‘Mattoni’ poi interpretato da alcuni protagonisti della serie”.