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Home » Spettacolo » Alessandro Gassmann, l’eroe verde che si batte per l’ambiente seguendo le orme della madre

Alessandro Gassmann, l’eroe verde che si batte per l’ambiente seguendo le orme della madre

L'attore da anni è impegno sui temi della sostenibilità e dell'economia verde: "Temo che per scuotere le coscienze servirà un evento apocalittico"

Ludovica Criscitiello
20 Settembre 2022
L'attore Alessandro Gassmann è soprannominato "eroe verde"

L'attore Alessandro Gassmann è soprannominato "eroe verde"

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Lo hanno soprannominato eroe verde perché da anni si batte anche per sensibilizzare l’Italia su temi quali la sostenibilità e l’economia verde. Un Alessandro Gassmann (57 anni) a 360 gradi, nei giorni scorsi, è intervenuto ai “Naturart Talk”, organizzati grazie alla collaborazione tra Giorgio Tesi Group e la Feltrinelli, in piazza della Sala a Pistoia, proprio per parlare di ambiente e buone pratiche. Non solo l’attore ma anche l’uomo. Quello che nel 2019 ha addirittura lanciato, insieme ad Annalisa Corrado, l’iniziativa #GreenHeroes per far emergere storie di persone, cooperative, associazioni italiane che in un futuro a prova di efficienza energetica, rinnovabili, raccolta differenziata ci credono e continuano a fare tanto per realizzarlo. Storie che ha riunito in un libro intitolato “Io e i #GreenHeroes. Perché ho deciso di pensare verde”.

Alessandro Gassmann, attore e regista nato a Roma 24 febbraio 1965
Alessandro Gassmann, attore e regista nato a Roma 24 febbraio 1965

Quando ha iniziato a pensare verde?

“Mia madre mi ha trasmesso questa cosa e poi la nascita di mio figlio Leo mi ha responsabilizzato di più perché ho cominciato a pensare non più solo nell’ottica della fine della mia vita, ma anche della sua. Ho iniziato a documentarmi giungendo alla conclusione che i cambiamenti climatici sono causati dall’attività umana che deve cambiare”.

Ma secondo lei c’è speranza per questo pianeta?

“Io ci credo. Questo pianeta è l’unico che abbiamo al momento, non ne abbiamo altri. L’unica cosa che temo è che per scuotere l’umanità per davvero arriverà un evento ancora più catastrofico, apocalittico. Sarà in quel momento che ce ne renderemo conto. Quello che è successo nelle Marche è solo un assaggio”.

Alessandro Gassmann con Annalisa Corrado: insieme hanno lanciato l’iniziativa #GreenHeroes
Alessandro Gassmann con Annalisa Corrado: insieme hanno lanciato l’iniziativa #GreenHeroes

Lei è anche ambasciatore dell’UNHCR. Penso all’Afghanistan che è sparito dai radar e a tutte quelle donne rimaste là…

“Sì lì sta avvenendo una tragedia immane di cui il mondo moderno non si occupa più perché gli interessi sono altrove. Pensiamo al prezzo del gas e a bloccare lo sviluppo delle energie rinnovabili che invece potrebbero salvarci”.

Come si rapporta ai giovani?

“Sono affascinato dalla generazione di mio figlio, i ventenni, che è così lontana dalla mia che in parte è stata la causa della loro sfortuna. E sono pronto a fare la mia parte facendo un bel po’ di passi indietro. Oggi purtroppo c’è una classe generazionale vecchia che non molla l’osso e non dà loro spazio”.

La fiction “Il professore” ha avuto tantissimo successo, in tanti aspettano la prossima serie. Forse perché lei interpreta quell’insegnante che tutti sognano?

“Forse sì. Io purtroppo non l’ho mai avuto e per questo sono stato un pessimo studente. Mio figlio, invece, è stato fortunato, ne ha avuto uno proprio di filosofia come nel film che gli ha cambiato la vita. Le riprese comunque inizieranno a gennaio”.

L'attore Alessandro Gassmann annuncia la seconda stagione della fiction "Il professore"
L’attore Alessandro Gassmann annuncia la seconda stagione della fiction “Il professore”

Nel film “Il silenzio grande” si affronta un tema attuale: in famiglia non si parla più come una volta. Ha questa sensazione?

«Nella mia famiglia parliamo molto. Però oggi il problema principale è che si preferisce delegare ai social e al telefonino messaggi che sarebbe bene dirsi a voce. Io preferisco vivere, abbracciare, sentire, guardare in faccia le persone”.

Lei è sul set del film “L’ordine del tempo” di Liliana Cavani. Riesce mai a ritagliarsi durante la giornata un momento per sé?

“Mi ritaglio molti momenti per me, in particolare amo circondarmi della natura senza altri esseri umani nelle vicinanze. Per esempio proprio ora ho scattato una foto a un tramonto bellissimo a Sabaudia dove sto girando”.

Alessandro Gassmann nel film “Il mio nome è vendetta”, dal 30 novembre su Netflix
Alessandro Gassmann nel film “Il mio nome è vendetta”, dal 30 novembre su Netflix

“Il mio nome è vendetta” sarà dal 30 novembre su Netflix. Questa volta si trova un po’ dall’altra parte della barricata come ex sicario…

“Interpretando Santo che si vendica per un torto subito, mi sono divertito a tirare fuori quella parte, presente in me e in ognuno di noi, che ha a che fare con la perdita della coscienza e la parte animale, la reazione violenta. È stato uno sfogo incredibile”.

L’ha sorpresa l’ondata di commenti negativi sotto il suo tweet ironico sulla morte della regina Elisabetta?

“In realtà la maggior parte di quelli che hanno commentato era d’accordo con me. A quella minoranza che mi ha criticato vorrei ricordare che siamo in un paese dove nel 1946 ha trionfato la Repubblica e non la Monarchia”.

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«Ho ricevuto un messaggio dalla scuola... hanno messo tutti i bambini in classe perché c’era dell’attività della polizia e il mio cuore è esploso di paura. Per fortuna non è successo niente perciò sto tornando a casa. Però l’idea che mia figlia di 7 anni, suona l’allarme a scuola e deve di corsa andare in classe e chiudersi a chiave... è assurdo.»

Dopo la preoccupazione, ha postato una nuova storia in cui ha rassicurato tutti, annunciando la buona riuscita dell’operazione.

#lucenews #lucelanazione #biancabalti
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Alessandro Gassmann, attore e regista nato a Roma 24 febbraio 1965
Alessandro Gassmann, attore e regista nato a Roma 24 febbraio 1965
Quando ha iniziato a pensare verde? "Mia madre mi ha trasmesso questa cosa e poi la nascita di mio figlio Leo mi ha responsabilizzato di più perché ho cominciato a pensare non più solo nell’ottica della fine della mia vita, ma anche della sua. Ho iniziato a documentarmi giungendo alla conclusione che i cambiamenti climatici sono causati dall’attività umana che deve cambiare". Ma secondo lei c’è speranza per questo pianeta? "Io ci credo. Questo pianeta è l’unico che abbiamo al momento, non ne abbiamo altri. L’unica cosa che temo è che per scuotere l’umanità per davvero arriverà un evento ancora più catastrofico, apocalittico. Sarà in quel momento che ce ne renderemo conto. Quello che è successo nelle Marche è solo un assaggio".
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