Unite uno stile di vita sano, un pizzico di sport, un po' di trucco ben fatto, mescolate e otterrete... la ricetta (quasi) perfetta della longevità. Ma per diventare Jane Fonda serve anche un ingrediente segreto. Arrivata a Cannes alla vigilia della serata finale, a 85 anni appare più in forma che mai - nonostante di recente abbia affrontato il cancro - e conserva un fascino pazzesco. Ed allora è impossibile non chiedere alla due volte Premio Oscar: "Qual è il suo segreto?". "Anni fa avevo fatto un intervento di chirurgia plastica, non che fossi soddisfatta, poi ho un truccatore bravissimo che fa miracoli, dormo bene e a lungo, mangio sano, faccio sport ma la ricetta è un'altra: io sono curiosa, è quello che mi fa stare così bene".
La parata della vecchia guardia
Al Festival - questa sera l'annuncio dei premiati - l'attrice di Una squillo per l'ispettore Klute e di Book Club, produttrice cinematografica, ed ex modella statunitense dalla sua lunghissima carriera spicca per la sua ironia, prontezza e assoluta presenza con l'attualità. Chiudendo in assoluto spolvero la magnifica parata dei 'protagonisti della vecchia guardia' cinematografica, che in questi giorni hanno dato lustro alla Croisette: da Michael Douglas (78 anni) all'Indiana Jones 80enne Harrison Ford, da Martin Scorsese (80) al Padrino Robert De Niro (79), e poi Ken Loach (86), il nostro Marco Bellocchio (83) e il regista tedesco Wim Wenders (77). E pensare che, secondo l'intento degli organizzatori - nella persona del delegato Thierry Fremaux -, quest'anno la kermesse avrebbe dovuto lanciare la nuova generazione di talenti!Jane Fonda si racconta a Cannes
"Chiamatemi Jane". Ad attendere a Cannes, venerdì 26 maggio, l'85enne Jane Fonda, in uno scintillante tailleur argentato come i capelli, c'era una platea (sold out) di giornalisti, addetti ai lavori e studenti, accorsi per scoprire qualcosa in più di queste incredibile artista. Fonda ha esordito con questa citazione e parlato poi del film Barbarella (1968), che la rese un'icona sexy internazionale. Ma a questo punto, racconta l'inviata dell'Ansa, la star si è fermata, ha guardato un giovane in platea che (forse) aveva sbadigliato e ha detto: "Sto parlando di un vecchio film che forse non hai visto. Ti sto annoiando vero?". Ironica, spigliata, una nonna sprint che ha dispensato consigli ai giovani in sala e, con incredibile connessione, ha un salto indietro nella sua memoria ripercorrendo gli anni da viaggiatrice dello spazio ma anche della guerra in Vietnam, del femminismo, dell'attivismo fino ai più recenti, con la lotta al cambiamento climatico e il MeToo.La guerra in Vietnam e il pacifismo
Anticipatrice di mode, ha ricordato il momento di svolta nella sua esistenza, l'esordio del suo attivismo: "Conobbi a Parigi dei soldati americani sfuggiti alla guerra del Vietnam, parlarono della loro esperienza, di quello che l'America stava facendo in quel Paese, e a quel punto decisi che dovevo fare qualcosa: lasciai Vadim, Parigi e tornai in America. La mia esperienza di attivista cominciò così -spiega Jane Fonda - nelle strade di Detroit dove la protesta dei giovani contro l'intervento americano in Vietnam fu qualcosa di clamoroso, la nascita di un movimento. Io scendevo in piazza, rischiavo, organizzavo, mi impegnavo ma mi sentivo sempre una star da copertina, con la babysitter a casa a guardare la mia prima figlia Vanessa. Il comitato studentesco mi convinse: sii utile con il tuo lavoro. E così cambiò la mia carriera e la mia vita".Femminismo e MeToo
"Mi considerate una femminista, ma come si può esserlo davvero quando sei sposata con uomini - Vadim, Tom Hayden, Ted Turner ndr - che non ti permettono di essere te stessa? Mi ci sono voluti molti anni per diventare una vera femminista, nella vita reale, e per diventare single", ironizza Fonda alla Croisette. Il MeToo, prosegue, "non ha impedito le molestie, ma è stato molto importante per fare rete, è fondamentale essere credute". Ha tante amiche donne, dice citando una ricerca di Harvard che «non fumare e avere amicizie femminili è statisticamente dimostrato che protegge le donne dal cancro". Nel suo lungo intervento c'è spazio anche per il nostro Paese, dov'è tornata di recente con le amiche (tra cui Diane Keaton) per girare Book Club 2. "Sono innamorata dell'Italia, di Roma, della pasta e del gelato ma non solo di quello, a prescindere dall'attuale governo di destra - dice con una punta di malizia - è un Paese in cui la scuola e la sanità sono gratuite e per me americana vi assicuro che è una grande forma di uguaglianza sociale".L'attivismo e l'impegno contro il cambiamento climatico
Ma cosa caratterizza oggi la sua vita? le chiedono. "L'attivismo, è questo che ha dato e dà un senso alla mia vita, non certo Hollywood" afferma. "Prima la lotta contro la guerra in Vietnam, il pacifismo, ora il cambiamento climatico. Impegnarsi per il pianeta, arrestare chi depreda il territorio, chi lo sfrutta fregandosene dei disastri ambientali è la mia vita", ha proseguito l'attrice attiva da anni con Greenpeace.E a chi le ha chiesto del suo prossimo progetto ha risposto: "Non ho tempo per il cinema, sono troppo occupata contro il cambiamento climatico. Conto di aiutare a far eleggere chi davvero farà la differenza e fermerà questa tragedia", aggiunge, riferendosi alle elezioni presidenziali americane del 2024, non senza una velata - ma non troppo - critica anche all'attuale presidente Biden. In conclusione, rivolgendosi agli studenti di cinema presenti, ha detto: "Continuate a sognare, non abbassate la guardia, svegliatevi ogni mattina per imparare. Restate curiosi per sempre".Visualizza questo post su Instagram