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Carmen Consoli canta il sovranismo che porta alle violazioni dei diritti umani e Amnesty la premia

L'artista spiega il brano di denuncia "L'uomo nero": "Alcuni Führer tornano dall’inferno trasformando questa terra nel loro e nel nostro inferno"

di BARBARA BERTI -
28 luglio 2022
La cantautrice Carmen Consoli

La cantautrice Carmen Consoli

Carmen Consoli ancora premiata da Amnesty International Italia. L'artista riceverà il suo secondo Premio Amnesty International Italia il 28 luglio, a Roma, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica durante il live del suo tour "Volevo fare la rockstar". La "cantantessa" originaria di Catania, è l'unica ad aver vinto per due volte il prestigioso e simbolico riconoscimento: la prima volta nel 2010 con il brano “Mio zio”, un squarcio bruciante del suo repertorio che tratta il tema degli abusi sui minori.
 
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E adesso con “L’uomo nero”, brano contenuto nell’album “Volevo fare la rockstar” che parla con sarcasmo di quel sovranismo che porta alle violazioni dei diritti umani. "Dovrò decidere, dovrò convincere / E la paura è il sentimento che unisce / Saprò difendere a oltranza il mio confine / Ho un arsenale di slogan per vincere (...) Oh, mein Führer, è il momento di tornare dall'inferno / Storpi, artisti, debosciati, preparatevi i bagagli / Baldi avanguardisti, è tempo di tornare allo scoperto / Sono il vostro condottiero, forse rude, ma sincero", cita il testo del brano. Questa la motivazione del Premio Amnesty International Italia: "L’uomo nero denuncia le narrative sovraniste, velenose e divisive, che in questi anni sono diventate purtroppo popolari in molti stati, Italia compresa. Con sarcasmo, Consoli ci mette in guardia da quello che può succedere senza la cultura, la conoscenza dell’altro e il rispetto dei diritti umani".
 
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Dal canto suo, l'artista, tramite i social spiega: "Alcuni Führer tornano dall’inferno trasformando questa terra nel loro e nel nostro inferno. Nella Storia si riaffermano personaggi banali ma scaltri, decisionisti arroganti con scarsa inclinazione verso il dubbio e il confronto, sordi alle voci altrui ma con un timbro altisonante nella propria voce, violenti nei gesti e nelle parole. Tornano e ritornano e il mio 'uomo nero' è solo un’invenzione, un esempio ipotetico e patetico, ridicolo e temibile; o almeno che io temo moltissimo. Come continuo a temere il pensiero che i nostri vicini di casa, i nostri coinquilini o anche noi stessi potremmo macchiarci dei crimini più efferati per esserci lasciati scivolare in un tempo senza memoria, incapaci di dare spazio al confronto, alla riflessione e al ricordo, sopraffatti dalla nostra stessa inedia". La cantautrice, sempre via social ringrazia "sinceramente Amnesty e Voci per la Libertà per questo premio, ma soprattutto li ringrazio per impegnarsi da oltre 60 anni perché – difendendo appassionatamente, sempre e ovunque, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo - ci ricordano che tutti gli esseri umani 'sono dotati di ragione e coscienza', sono 'liberi e uguali in dignità e diritti'".
La cantautrice Carmen Consoli (Instagram)

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Una doppietta importante e di prestigio per l'artista che ha già una carriera costellata di primati. È stata la prima artista italiana a calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, l’unica italiana a partecipare alle celebrazioni in Etiopia nell’anniversario della scomparsa di Bob Marley e si è esibita come headliner a Central Park. E, ancora, ha segnato tre sold out di fila a New York, ha fondato una sua etichetta, si è ispirata a Verga e alla Mitologia. È stata la prima donna nella lunga storia del Club Tenco a vincere la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno con “Elettra”. Infine, è stata nominata Goodwill Ambassador dell’Unicef e Ambasciatrice di Telefono Rosa.