Il ruggito dell'Ariete: "Canto me stessa, è giusto fare sempre ciò che ci si sente e amare chi si vuole"

di GIOVANNI BALLERINI
24 maggio 2022
Ariete cover Destra

Ariete cover Destra

È uno dei fenomeni del momento, anche se (e proprio perché) vive la ribalta con intimità e intensità. Ariete, classe 2002, ha fatto scoccare la scintilla con quelli e quelle della sua età, ma ora a seguire le sue disinibite e leggiadre canzoni non è solo la generazione Z, ma un pubblico trasversale e sempre più ampio. In repertorio ha un album pubblicato di recente dall’etichetta Universal – Bomba Dischi e qualche ep precedente. Ma la cantautrice, che in realtà si chiama Arianna Del Giaccio ed è nata ad Anzio si era già fatta notare appena diciassettenne a X-Factor 2019, poi con il brano L’ultima notte ha fatto la colonna sonora ufficiale dello spot televisivo del Cornetto Algida 2021 e usato la stessa canzone su Netflix per la serie tv Summertime.
Ariete, classe 2002, è stata scelta per il mese di aprile come Ambassador non solo di Equal Italia, ma anche di Equal Global, la campagna globale di Spotify lanciata nel 2021 e dedicata a promuovere la parità di genere, a celebrare il contributo delle donne nel mondo dell’audio

Ariete, classe 2002, è stata scelta per il mese di aprile come Ambassador non solo di Equal Italia, ma anche di Equal Global, la campagna globale di Spotify lanciata nel 2021 e dedicata a promuovere la parità di genere, a celebrare il contributo delle donne nel mondo dell’audio

Di recente ha partecipato al concertone del 1° maggio a Roma e sabato 28 maggio duetterà con Gianna Nannini in un brano al live allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Ariete è il suo alter ego o una voce narrante? "Per me Ariete è solo Arianna che canta. Sono davvero la stessa cosa e lo reputo un progetto trasparente, sincero. Ariete è un personaggio, la mia professione, sono io". Nei live si comporta come se incontrasse degli amici? "È quello a cui aspiro. Nei miei concerti vorrei annullare divisione fra il pubblico e chi sta sul palco: siamo tutti uguali, siamo nello stesso posto per divertirci. E, se un ragazzo o una ragazza si vuole aprire con me, sono contenta che si senta così al sicuro da confidarsi anche se stiamo in mezzo a tanta gente. Mi ricordo lo scorso anno in Sicilia in un mio concerto una ragazza dal nulla si mise sulle spalle del fratello e fece coming out: fu bellissimo". Anche lei chiarisce in ogni concerto da che parte sta?
Già protagonista di Radar Italia, Ariete è artista di riferimento della Gen Z e ha fatto il suo debutto nel 2020 con il suo primo EP ’Spazio’, registrato interamente a casa sua, con un iPhone e delle cuffiette

Già protagonista di Radar Italia, Ariete è artista di riferimento della Gen Z e ha fatto il suo debutto nel 2020 con il suo primo EP 'Spazio’, registrato interamente a casa sua, con un iPhone e delle cuffiette

"Più che per me che, già da prima che cominciassi a fare musica, ho sempre vissuto e dichiarato la mia sessualità con molta tranquillità, ne parlo nei concerti per ricordare alle persone che è giusto fare sempre ciò che ci si sente di fare e amare chi si vuole. Se poi si vuole prendere me, come esempio di questo, sono più che onorata di esserlo". Che vuol dire oggi essere una cantautrice? "Riuscire ad aprirsi a esprimersi al meglio con le proprie parole. Per me è un grande onore, che mi porta tanta felicità, quando vedo che le mie parole vengono capite non solo dai ragazze della mia età, ma da persone più grandi, che mi scrivono che sono mamme, ma mi ascoltano. Questo senza togliere niente a chi fa l’interprete che fanno benissimo un altro lavoro". Nei suoi pezzi parla molto di sé. Come mai?
Caratterizzata da un tocco malinconico e unico, nel 2021 Ariete è la terza artista italiana più ascoltata su Spotify

Caratterizzata da un tocco malinconico e unico, nel 2021 Ariete (nata ad Anzio, provincia di Roma, 20 anni fa) è la terza artista italiana più ascoltata su Spotify

"Non sono mai stata una persona che parla tanto di sé con la gente, con la mia famiglia e ho sempre teso a risolvermi i problemi da sola. Sono quindi felice di essere riuscita a esprimermi con tanti sconosciuti e sono riuscita a farlo meglio di come l’avrei fatto in maniera privata. E’ stato un po’ il colmo, ma alla fine mi trovo bene nel farlo e quindi continua a farlo con gioia»". Prima o poi le potrebbe capitare di fare un concept album su un altro tema? "Sì, sì, potrei. In realtà ho già un pezzo che non parla di me, ma continuare a farlo mi piace, dà un qualcosa in più a me come persona". Il suo stile è ancora bedroom pop? "Quando il mio progetto era in stato fetale, per definire la sua intimità l’abbiamo chiamato bedroom pop, ma in realtà è solo una definizione fra le tante che oggi si avvicina alla mia musica". Quanto è importante l’autostima per scrivere canzoni? "Tanto, anche l’autocritica e la capacità di razionalizzare sono importanti perché se parli di te e di altre persone stai raccontando anche altre vite. Per scrivere canzoni devi essere razionale, devi sapere vederti allo specchio e sapere osservare anche gli altri, quello che ci sta intorno". La rabbia fa parte della sua personalità?
Ariete con l'attrice Jenny De Nucci

Ariete con l'attrice e compagna Jenny De Nucci

"Un po’, ma tendo a razionalizzare: la rabbia di una ragazza di venti anni che ha vissuto la sua vita senza affrontare problemi troppo grandi è diversa da quella di un ragazzo che fa rap e che parla di come sia stato difficile vedere un suo migliore amico in carcere". Si sente un po’ androgina? "In realtà no. Ho semplicemente uno stile un po’ tutto mio che può essere variabile e comunque sono contenta che sia una cosa in più, non tutti hanno il privilegio di poterlo dire. Mi trovo molto bene con il mio corpo". La femminilità le piace o la detesta? "Mi piace perché è mia e mi ci trovo bene, ma sono contenta di vedere ragazze che, proprio come me, si allontanano dalla femminilità dettata dai parametri sociali di oggi e vivono la loro sentendosi a proprio agio". Va tanto di moda il gender fluid, lei che ne pensa? "Mi trovo in una situazione in cui comunque ne penso in maniera positiva. Mio fratello è transessuale sta facendo dei percorsi di transizione. Come è giusto che sia, ci sono persone che riescono a capirlo, ma non mi aspetto che chi non lo ha capito sinora, lo facciano ora. E’ cambiato tanto il mondo e sta cambiando: se uno non sta bene con il proprio corpo, chi sono io per dire di no. Sembra una cosa enorme, ma anche minuscola: alla fine si torna sempre al discorso della libertà". Nelle sue canzoni quanto sono importanti libri e film? "Magari per qualche citazione ogni tanto, per trovare ispirazione, però devo essere sincera, molto è adattato sulla base di quello che vivo io. Da piccola ho letto molto, sono stata molto interessata alla lingua italiana, mio padre è un giornalista, uno scrittore e sono sempre stata molto attenta a questo punto di vista, ma soprattutto alla mia vita e a come la vivo". È mai stata bullizzata? "No, mai, nemmeno ai tempi del liceo o prima. Magari ci sono persone che si domandano questa che vuole? Ma tutto si ferma lì". L’inclusione cosa è per lei? "Voler bene alle persone indipendentemente da cosa amano, cosa indossano e nei limiti della libertà propria e altrui. Conoscere tutti senza porsi limiti di niente". È contenta di essere arrivata a una certa notorietà senza fare gavetta?
Ariete ha scritto ’L’ultima notte’ (certificato disco di platino), selezionata come colonna sonora della serie Netflix “Summertime”.

Ariete ha scritto 'L’ultima notte’ (certificato disco di platino), selezionata come colonna sonora della serie Netflix 'Summertime'

"In realtà non ne sono poi nemmeno così contenta. Un po’ l’avrei fatta volentieri. Non mi lamento, anzi sono contentissima, però allo stesso tempo è difficile essere stata nel 2019 solo una spettatrice del concerto del primo maggio e nel 2022 essere sul palco a suonare. È stata una botta, come sarà essere in concerto dal 15 giugno". Ce la farà a proporre qualche brano nuovo dal vivo? "Qualcosa in anteprima la farò, almeno ci provo. Intanto l’album Specchio sta andando bene, è piaciuto il pezzo con Madame, Spifferi, sono felice che la gente l’abbia capito e che abbia capito me. Specchio è stato un flusso di coscienza molto naturale e il fatto che il pubblico se lo stia godendo mi fa tanto piacere". Il fatto che non abbia chissà quale estensione vocale le fa venire voglia di studiare canto? "Come dice il mio vocal coach alla fine puoi essere anche Mariah Carey, ma alla fine devi comunque far passare qualcosa nelle tue canzoni. Io penso che qualcosa passi, di avere un timbro riconoscibile e ci sono pezzi in cui mi sono spinta anche un po’ più in là, come L’ultima notte, che è un po’ fuori le mie corde che mi sono allenata e canterò tutta l’estate. Prossimamente usciranno versi nuovi, sono una che si butta molto perché secondo me la chiave è sempre il cambiamento. Cambia il mondo, cambiamo pure noi anche se spesso non ce ne accorgiamo". Ospite del concertone di Gianna Nannini allo Stadio Artemio Franchi di Firenze sabato 28 maggio, con lo Specchio tour vedremo Ariete e la sua band il 27 giugno Firenze all’Anfiteatro delle Cascine, il 30 giugno ai Giardini del Frontone di Perugia, il 14 luglio in Piazza Duomo a Pistoia e l’8 settembre in Piazza dei Cavalieri di Pisa.