Se è vero che la musica può raccontare i sentimenti più profondi, può raccontare anche i drammi e le tematiche più complesse: ne è un esempio "Migliore", una delle canzoni del nuovo album dei Pinguini Tattici Nucleari "Hello World", uscito oggi.
Ad iniziare il pezzo è il suono di una chitarra, accompagnato dal canto di un coro, come una ninna nanna. Solo dopo il cantante Riccardo Zanotti inizia a scandire le parole del testo, che hanno al centro il dialogo tra un bambino e sua madre. Tra una rima e l'altra il brano prende ritmo, fino ad arrivare alla seconda strofa dove i riferimenti si fanno più chiari, mentre i versi si caricano del dolore della ragazza per non aver dato una vita a suo figlio, che non dirà mai parolacce o che non farà mai tardi la sera con gli amici. "Piccola donna, che cammini tra le stelle. Mostri le ferite che nascondi tra la pelle, sono 37", lo stesso numero di colpi con cui Alessandro Impagnatiello, ora condannato all'ergastolo, uccise Giulia Tramontano, incinta al settimo mese di gravidanza, un anno e mezzo fa.
Nel proseguo della canzone, la donna e il bambino sono "due vittime del senno di poi", decise da un mondo che, ancora, non riesce ad essere sicuro per le donne. Poi, la citazione esplicita al cognome di Giulia e al nome di suo figlio Thiago, uccisi nel maggio 2023: "Tramontano le nuvole, ma resterà il sole, perché tu ti meriti un giorno migliore. Tu dormi, bambino, ti avrei dato il nome di un lungo cammino. Che strano destino, andarsene a maggio come due fragole". Immaginando questo struggente scambio di parole tra Giulia e Thiago in una dimensione non reale, quella del loro finale "non migliore", la canzone termina con un abbraccio: "A un tratto il bambino capì che il buio finiva in una ninna nanna, la madre lo strinse e così finì di esser madre e iniziò a essere mamma".
Il commento dei Pinguini Tattici Nucleari: "Migliore parte da un'ammissione di colpa"
Non è la prima volta che la band affronta il tema della violenza sulle donne. Nelle interviste di presentazione di "Hello World", il gruppo ha chiarito il significato della quattordicesima traccia del nuovo album: "Migliore è una canzone che amiamo particolarmente perché quest’anno ci sono stati quasi cento femminicidi, una statistica vergognosa che quasi ogni giorno riempie le pagine dei giornali. Pensiamo che l’arte, e in particolare noi uomini, non ne parli abbastanza", hanno dichiarato alla Stampa. "Giustamente le artiste sono coalizzate, basti pensare a ‘Una nessuna centomila’ perché sentono sulla pelle un problema enorme, ma gli uomini non hanno mai urlato abbastanza contro questa emergenza. Se con le canzoni aiutiamo a creare un po’ di dibattito avremo fatto qualcosa di meritorio. Anche in un altro pezzo del nuovo disco, che si intitola ‘Piccola volpe’, trattiamo il tema del consenso e del rapporto uomo/donna".
Nella stessa intervista, Zanotti ha spiegato meglio il messaggio della canzone: "Migliore parte anche dall’ammissione di un senso di colpa, che è difficilissimo da tirare fuori per un uomo. Non dei singoli, perché i singoli sono i casi di cronaca, ma di società, di tutti. Bisogna riconoscere la situazione della società, altrimenti non si va oltre. Bisogna partire dall’educazione e dalla consapevolezza, una consapevolezza molto semplice: l’orrore permea ogni momento della giornata. Non è solo il fatto di cronaca truce e assurdo come il femminicidio, ma si parte da cose molto più piccole".
I ringraziamenti dei fratelli Chiara e Mario Tramontano
Via Instagram, Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha ringraziato la band: "La canterò a squarciagola per te! Grazie per averle dato vita attraverso la vostra musica. "Tramontano le nuvole ma resta il sole!", resti tu, Giulia, piccola donna che cammini tra le stelle". Le storie sono state condivise anche dal fratello Mario.