Miguel Bosé, cantautore, attore ed ex ballerino spagnolo naturalizzato italiano, si racconta a cuore aperto nella nuova serie biopic “Bosé”, disponibile su Paramount+ dal 3 novembre. Circondato da un alone di mistero e fascino, Bosé (66 anni) è sempre stato una persona molto riservata: per la prima volta l’artista abbatte i muri della sua incredibile vita svelando i suoi punti di forza e le sue debolezze, offrendo così al pubblico uno sguardo intimo sulla sua carriera.
Fin dalla nascita, Miguel Bosé era destinato alla grandezza, nonostante le rigide convenzioni imposte dalla Spagna, suo paese natale, negli anni Sessanta. Suo padre, Luis Miguel Dominguín, era tradizionale e conservatore e una figura di spicco della corrida spagnola, mentre sua madre, Lucia Bosé, era una grande star del cinema italiano, sofisticata e moderna nei modi. Bosé ha preso il carattere forte del padre, la bellezza della madre, la ribellione e l’eleganza di entrambi. Nel 1968 la tumultuosa relazione dei genitori di Bosé giunge al termine dopo 13 anni e decidono di separarsi, uno scandalo all’epoca per la Spagna conservatrice. All’età di 11 anni, la separazione ha un grande impatto su Bosé, segnando l'inizio del cambiamento della sua personalità in un personaggio seducente e dirompente, tratti caratteriali che userà per scuotere il mondo un decennio più tardi.
Bosé, pur avendo avuto in passato relazioni con donne (la più importante con Ana Obregón), è dichiaratamente omosessuale. Suo padre, però, lo voleva “macho e donnaiolo” tanto che pare che sia stato proprio l’uomo a spingerlo a perdere la verginità con una donna, forzandolo ad avere un liaison con un’allora giovane Amanda Lear. Per 26 anni è stato legato allo scultore Nacho Palau e durante la relazione hanno avuto quattro figli, per madre surrogata: Bosé nel 2011 ha annunciato pubblicamente, tramite Facebook e Twitter, di esser diventato papà di due gemelli, Diego e Tadeo, mentre nel 2013 ha rivelato alla rivista spagnola “Shangay” di essere padre di altri due gemelli, Ivo e Telmo. Nel 2018, quando è arrivata la rottura dal compagno, è iniziata una vera e propria battaglia legale per i bambini.
Ad aprile 2021, dopo un silenzio durato alcuni anni, si è raccontato in una lunga intervista al tv spagnola “La Sexta”, suscitando non poche polemiche. “Sono un negazionista del Covid”, ha rivendicato il cantante ammettendo di aver avuto, nel decennio ’80-’90, “anni selvaggi in cui ho scoperto il lato oscuro che abbiamo tutti: droghe, sesso selvaggio, sostanze”. Bosé ha ammesso di aver “pensato che fosse una parte necessaria, legata alla creatività”, fino a quando non si è reso conto che era “diventata una dipendenza quotidiana” e ha iniziato a perdere la sua grazia e a causare seri problemi. “Sono arrivato a consumare quasi due grammi al giorno, più il fumo di erba, l’ecstasy. Ho smesso tutto lo stesso giorno, sette anni fa”.