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Home » Spettacolo » Pechino Express 2023, è scontro tra “Gli avvocati” e “Le attiviste”

Pechino Express 2023, è scontro tra “Gli avvocati” e “Le attiviste”

Alessandra Demichelis e Lara Picardi: "Inutile battersi per farsi chiamare avvocate o avvocatesse". Giorgia Soleri e Federippi: "Il linguaggio crea la realtà ed è importante dare un nome alle cose"

Barbara Berti
6 Marzo 2023
Il cast di "Pechino Express 2023" (Foto Sky)

Il cast di "Pechino Express 2023" (Foto Sky)

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“Le attiviste” contro “Gli avvocati” a Pechino Express 2023. La decima edizione dell’adventure game condotto da Costantino della Gherardesca, insieme a Enzo Miccio, va in onda dal 9 marzo su Sky Uno (tutti i giovedì alle 21,15) e in streaming su Now. Il programma si articola in dieci puntate lungo “La via delle Indie”: la partenza è nella metropoli Mumbai per andare alla scoperta dell’India, poi verso il Borneo malese e, infine, in direzione Cambogia. In gara ci sono nove coppie di vip.

La coppia "Gli Avvocati" composta da Alessandra Demichelis ( sinistra) e Lara Picardi (Foto: Sky)
La coppia “Gli Avvocati” composta da Alessandra Demichelis (sinistra) e Lara Picardi (Foto: Sky)

Tra queste anche quella formata Alessandra Demichelis e Lara Picardi, entrambe avvocatesse di Torino. Demichelis (36 anni) è nota per creato la pagina Instagram “DC LegalShow”, una sorta di “Sex and the City” in salsa legale in cui coniuga l’attività forense ad aspetti della sua vita privata. Durante la conferenza stampa di presentazione dello show, a chi ha chiesto perché le due donne si chiamano “Gli Avvocati” e non “avvocate” o “avvocatesse”, Demichelis ha risposto così: “Mi sembra inutile nel 2023 iniziare a battersi per farsi chiamare avvocate o avvocatesse. Il termine avvocate esiste da sempre nello Zingarelli, di conseguenza è assurdo che nel 2023 ci sia questa lotta femminista. Con tutti i problemi che ci sono dobbiamo davvero soffermarci su queste battaglie?”. Una risposta che non è piaciuta alla coppia delle attiviste composta da Giorgia Soleri e Federica Fabrizio, in arte Federippi. “No, non siamo d’accordo e lo sanno anche loro. Il linguaggio crea la realtà ed è importante dare un nome alle cose. Non ci sono questioni utili e futili. Avvocate esiste e non capisco perché cambiare la desinenza di genere, dopo di che accetto la determinazione delle avvocate” hanno replicato la fidanzata di Damiano David dei Maneskin e la sua amica.

"Le attiviste" di Pechino Express 2023: Giorgia Soleri e Federippi (Foto: Sky)
“Le attiviste” di Pechino Express 2023: Giorgia Soleri e Federippi (Foto: Sky)

Le due ragazze hanno deciso di partecipare proprio per diffondere ancora di più i loro messaggi femministi. In particolare, Soleri ha ammesso che “il nostro obiettivo era allargare il nostro target, andare oltre i social: io volevo anche ricordare che si può vivere al di là delle malattie”. E alla precisa domanda su come ha affrontato l’esperienza on the road vista la sua patologia (la vulvodinia), la milanese ha detto: “Quando mi hanno invitato a partecipare, il mio primo pensiero è stato: come faccio con le malattie? Ma il secondo è stato che se avessi rinunciato sarebbe stato peggio”. Poi Soleri ha spiegato: “Ovviamente sono stata male. Il brutto di queste malattie croniche e’ anche l’imprevedibilità. La grande sicurezza è stato avere accanto Federica, la mia migliore amica, che sa come supportarmi, ed è stato un gioco della fiducia: ti butti e sai che c’è qualcuno a prenderti”.

Matteo Giunta e Federica Pellegrini a "Pechino Express 2023" formano la coppia "I Novelli Sposi" (Foto: Sky)
Matteo Giunta e Federica Pellegrini a “Pechino Express 2023” formano la coppia “I Novelli Sposi” (Foto: Sky)

Oltre a “Gli avvocati” e “Le attiviste”, in gara a Pechino Express 2023 ci sono “Gli Italo Americani”, coppia formata da Joe Bastianich e Andrea Belfiore, “Gli Ipocondriaci” ovvero Dario Vergassola con la figlia Caterina, “Mamma e Figlio”, coppia composta da Martina Colombari e il figlio Achille Costacurta. Per l’ex Miss Italia, “Pechino Express “è stata l’esperienza più difficile della mia vita dopo il parto”.

In gara, ancora, “Gli Istruiti” ovvero Maria Rosa Petolicchio e Andrea Di Piero (entrambi ex volti de Il Collegio), la coppia de “Le Mediterranee” composta dalle modelle Carolina Stramare e Barbara Prezja e “I Siculi” ovvero l’ex calciatore Salvatore Schillaci e la moglie Barbara Lombardo. Infine, in gara ci sono anche Federica Pellegrini e il marito Matteo Giunta. I due sono, ovviamente, la coppia “I Novelli Sposi” visto che hanno coronato il loro amore l’estate scorsa. Se fino a quanto la ‘Divina’ gareggiava, era Giunta (suo allenatore) a dare ordini, ora i ruoli si sono invertiti. “Prima lui dava indicazioni e io seguivo in piscina. Qui io davo indicazioni e lui seguiva” ha detto ironicamente l’ex nuotatrice. “No, seriamente: ero restia a partire, ci eravamo sposati da poco, e invece siamo tornati ancora più forti a livello di coppia” ha ammesso Federica Nazionale.

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
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Le due ragazze hanno deciso di partecipare proprio per diffondere ancora di più i loro messaggi femministi. In particolare, Soleri ha ammesso che “il nostro obiettivo era allargare il nostro target, andare oltre i social: io volevo anche ricordare che si può vivere al di là delle malattie”. E alla precisa domanda su come ha affrontato l’esperienza on the road vista la sua patologia (la vulvodinia), la milanese ha detto: “Quando mi hanno invitato a partecipare, il mio primo pensiero è stato: come faccio con le malattie? Ma il secondo è stato che se avessi rinunciato sarebbe stato peggio”. Poi Soleri ha spiegato: “Ovviamente sono stata male. Il brutto di queste malattie croniche e' anche l'imprevedibilità. La grande sicurezza è stato avere accanto Federica, la mia migliore amica, che sa come supportarmi, ed è stato un gioco della fiducia: ti butti e sai che c’è qualcuno a prenderti”.
Matteo Giunta e Federica Pellegrini a "Pechino Express 2023" formano la coppia "I Novelli Sposi" (Foto: Sky)
Matteo Giunta e Federica Pellegrini a "Pechino Express 2023" formano la coppia "I Novelli Sposi" (Foto: Sky)
Oltre a “Gli avvocati” e “Le attiviste”, in gara a Pechino Express 2023 ci sono “Gli Italo Americani”, coppia formata da Joe Bastianich e Andrea Belfiore, “Gli Ipocondriaci” ovvero Dario Vergassola con la figlia Caterina, “Mamma e Figlio”, coppia composta da Martina Colombari e il figlio Achille Costacurta. Per l’ex Miss Italia, “Pechino Express “è stata l’esperienza più difficile della mia vita dopo il parto”. In gara, ancora, “Gli Istruiti” ovvero Maria Rosa Petolicchio e Andrea Di Piero (entrambi ex volti de Il Collegio), la coppia de “Le Mediterranee” composta dalle modelle Carolina Stramare e Barbara Prezja e “I Siculi” ovvero l’ex calciatore Salvatore Schillaci e la moglie Barbara Lombardo. Infine, in gara ci sono anche Federica Pellegrini e il marito Matteo Giunta. I due sono, ovviamente, la coppia “I Novelli Sposi” visto che hanno coronato il loro amore l’estate scorsa. Se fino a quanto la ‘Divina’ gareggiava, era Giunta (suo allenatore) a dare ordini, ora i ruoli si sono invertiti. “Prima lui dava indicazioni e io seguivo in piscina. Qui io davo indicazioni e lui seguiva” ha detto ironicamente l’ex nuotatrice. “No, seriamente: ero restia a partire, ci eravamo sposati da poco, e invece siamo tornati ancora più forti a livello di coppia” ha ammesso Federica Nazionale.
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