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Il volto giovanile di Sanremo: gara di piegamenti tra Amadeus e Rkomi (ANSA)
Sanremo, dopotutto, è davvero Sanremo. Un motto che negli ultimi anni, proprio come la favola del brutto anatroccolo, ha guidato la trasformazione del celebre Festival della musica italiana nel cigno più bello dello stagno, chiacchierato da tutto e da tutti con giorni e giorni di anticipo. La ricetta segreta? Non è dato saperla, con precisione, ma il successo è davanti agli occhi di tutte e tutti. Milioni di telespettatori ogni sera, lamentele, critiche e risate a bizzeffe, certo, ma l’Italia in quella settimana si ferma, immobile sui divani nei salotti, in streaming su RaiPlay anche dall’estero. Ciò che colpisce, ad ogni modo, è la composizione di coloro che sono stati investiti dalla restaurazione di Sanremo.
Grazie alle numerose conduzioni di Amadeus, infatti, al centro del progetto sono apparsi per la prima volta i più giovani, pronti a costituire di anno in anno il nocciolo sempre più duro degli ascolti. Risultati di una scommessa che, quest’anno, spetterà a Carlo Conti rispettare. Ma quali sono stati i “trucchetti” ideati dal conduttore ravennate, al secolo Amedeo Sebastiani, per avvicinare la famigerata Gen Z ad un programma che sembrava ormai destinato unicamente a conciliare il sonno di milioni di “Over”?
Le interazioni social e la mania “Fantasanremo”
Non è un mistero che la chiave di volta del successo della kermesse ligure risieda nelle interazioni social. Poche clip virali, anzi, viralissime, con i momenti cult delle serate che rimbalzano sui profili di influencer e singoli utenti, i quali riescono, in questo modo, a fruire di un contenuto leggero, adatto ad una soglia dell’attenzione ridotta come quella odierna. È così che, tra un Gianni Morandi che spazza dopo che l’uragano Blanco si era appena abbattuto su delle rose inermi, passando per un John Travolta “costretto” ad un ballo del Qua Qua che non lo ha visto molto felice, tiktok, reels e meme sono diventati il vero e proprio mezzo di diffusione dei momenti clou delle serate. Un terreno sul quale la Generazione Z va veloce, anzi, velocissimo.
![La promessa di Olly per il Fantasanremo: "Ho studiato a memoria il regolamento"](https://luce.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YzRiYjM1ZmMtOTVmZi00/0/la-promessa-di-olly-per-il-fantasanremo-ho-studiato-a-memoria-il-regolamento.webp?f=1%3A1&q=1&w=1280)
Come dimenticare, poi, la vera e propria mania del “Fantasanremo”. Dal Bar Papalina alle collaborazioni con aziende dal fatturato milionario, gli organizzatori del Festival sono stati rapidissimi nel cogliere l’opportunità di far diventare questa challenge un vero e proprio rito. Molti ragazzi e ragazze, infatti, si ritrovano appositamente per seguire assieme le varie serate e tifare per i propri beniamini, molti dei quali studiano con cura le proprie esibizioni per riuscire a donare al pubblico più punti possibile e, conseguentemente, aumentare le interazioni dei propri profili.
PrimaFestival: il ruolo degli influencer
Ma le interazioni sulle piattaforme digitali, almeno nel 2024, non sono passate unicamente dal palco principale del teatro Ariston. Ad animare i minuti antecedenti le numerose esibizioni sono state chiamate, lo scorso anno, non solo le famosissime Paola e Chiara, ma anche i volti noti dei social Mattia Stanga e Daniele Cabras. Un duo inedito che ha ulteriormente aumentato il grado di coinvolgimento del pubblico più giovane, moderando e presentando a misura di teenager un evento il quale, fino a qualche anno fa, rispondeva a codici narrativi ben più seriosi.
Cantanti giovani per i giovani
Ultima ma non meno importante, a far scaturire interesse nei nativi digitali ha contribuito un continuo abbassamento dell’età media della line up in gara. Un fattore che, di anno in anno, ha avvicinato sempre più i brani cantati e performati sul palco ligure a quelli che sono i gusti degli spettatori e delle spettatrici a casa. Un festival di giovani per i giovani, dunque, che tramite anni di conduzione d’avanguardia ha saputo attirare su di sé moltissimi occhi in più rispetto alle edizioni precedenti. Adesso, il testimone passa nelle mani di Carlo Conti. Riuscirà il conduttore fiorentino a tenere viva la fiamma che arde da qualche anno a questa parte nella “Generazione internet”? Stanis La Rochelle avrebbe sicuramente qualcosa da ridire...